Come proteggere la pianta di limone e gli agrumi in vaso in inverno

Un posto riparato dal gelo e dal vento e ben esposto ai raggi del sole è l'ideale per la pianta di limoni in vaso in inverno: si tratta infatti di una pianta che teme le temperature rigide, che potrebbero addirittura provocarne la morte.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni, Francesca Scarabelli
Pubblicato il 20/11/2024Aggiornato il 20/11/2024
Come proteggere la pianta di limone e gli agrumi in vaso in inverno

Limone, arancio, mandarino, pompelmo, kumquat e altre decine di ibridi sono piante sempreverdi che si adattano bene anche alla coltivazione in vaso, ma che quando le temperature cominciano a scendere devono essere protette, altrimenti nelle zone più fredde d’Italia potrebbero anche non sopravvivere. Una buona esposizione al sole e un posto riparato da vento e freddo sono quindi essenziali durante l’inverno: questa condizione può essere ottenuta sia spostando i vasi in una zona riparata o in una veranda coperta ma luminosa, sia proteggendo la pianta con teli in tessuto-non-tessuto e completando con una pacciamatura delle radici.

In alcuni casi, poi, questo è il momento dell’anno adatto per il rinvaso delle piante: terriccio nuovo e concime permetteranno loro una ripresa vigorosa in primavera, quando saranno pronte ad affrontare la stagione calda con una sufficiente riserva di energia. Questa cure non bastano: la pianta di limone in inverno ha bisogno di essere costantemente monitorata per cogliere tempestivamente segnali di sofferenza, spesso denunciati dallo stato delle foglie.

Pianta di limone in vaso in inverno

Come tutti gli agrumi, la pianta di limone teme molto il freddo e proprio per questo motivo, a parte nelle regioni del Sud Italia dove le temperature rimangono miti per tutto l’anno, andrebbero sempre coltivate in vaso per poterle spostare o proteggere quando arriva l’inverno. Si può quindi coltivare in piena terra solo dove le temperature non scendano sotto lo zero: indicativamente nel Sud Italia, dalla Riviera Ligure in giù lungo la costa tirrenica e dal basso Abruzzo lungo la costa adriatica.
Se le temperature scendono troppo la pianta comincia a danneggiarsi, a volte in maniera irreparabile:

  • con una temperatura da 4 a 0 gradi per alcuni giorni il limone comincia a perdere le foglie; in questo caso in primavera la pianta può riprendersi;
  • con una temperatura da 0 a -3 gradi anche per pochi giorni, la pianta perde le foglie e subisce danni che la portano a non produrre fiori nella stagione successiva. Il danno non è irreparabile, ma la ripresa potrebbe essere lunga;
  • con una temperatura inferiore a -3 gradi la linfa si ghiaccia e la pianta nel giro di poco tempo muore.

Come proteggere la pianta di limone

Le strategie per proteggere la pianta di limone in inverno, e gli agrumi in generale, sono diverse, ma tutte efficaci. Si può ad esempio spostare in una posizione più riparata oppure coprirla con un telo di tessuto non tessuto per ripararla dal gelo, soprattutto se si hanno difficoltà a spostare la pianta o non si ha un luogo adeguato in cui ripararla dal freddo e dal vento. A seconda delle temperature, si può anche procedere una pacciamatura con corteccia, paglia o foglie secche che protegga le radici, che sono una delle parti più sensibili della pianta. Il vaso può inoltre essere rialzato da terra per non ricevere freddo dal suolo.

Dove metterla e la temperatura ideale in casa

Quando le temperature cominciano a scendere è necessario spostare la pianta di limone in un luogo più riparato. A questo proposito sono ideali una tettoia o una pergola, meglio se addossate ad un muro esposto a sud e in una posizione riparata dal vento in cui la pianta possa ricevere i raggi del sole per molte ore al giorno. Anche un balcone riparato può essere una buona soluzione, soprattutto se la pianta viene posta vicino ad un muro che dà su una stanza della casa, in modo da ricevere un po’ di calore.

Se le temperature scendono stabilmente sotto i -3 gradi sarebbe preferibile spostare la pianta in una serra vetrata oppure in un luogo chiuso e riparato, ad esempio l’atrio di casa o una stanza fredda. Anche in questa situazione, la pianta dovrebbe ricevere tanta luce naturale, ma stando attenti ad evitare qualsiasi tipo di riscaldamento, che causerebbe la perdita delle foglie: la temperatura ideale è intorno ai 10/12 gradi.

Bisogna però prestare attenzione agli sbalzi termici improvvisi, soprattutto se la pianta viene spostata dall’esterno all’interno: meglio effettuare questo trasferimento in maniera graduale, in modo che la pianta possa adattarsi senza stress e senza subire danni.

Come coprirla

Una delle soluzioni più efficaci per riparare la pianta di limone dal freddo è quella di coprirla con un telo traspirante, possibilmente di colore chiaro e di grammatura pesante. Questo tipo di protezione ripara dall’impatto con il gelo e con il vento, ma al tempo stesso permette alla pianta di respirare senza però trattenere l’umidità, che potrebbe causare marciumi e muffe.

Uno strato di pacciamatura sulle radici aumenterà l’effetto della copertura. Un’alternativa per le piante in vaso che non possono essere spostate è l’uso di una serra portatile, che fungerà di riparo temporaneo che mantiene una temperatura adeguata al suo interno, proteggendo la pianta da gelo e vento. Durante le giornate più calde, la serra si può arieggiare per evitare che si accumuli umidità in eccesso.

Cura

Le cure da dedicare alla pianta di limone in vaso in inverno non si riducono alla protezione, ma comprendono anche altre operazioni come ad esempio l’irrigazione, la concimazione e il rinvaso. Non deve poi mancare un costante monitoraggio delle sue condizioni di salute, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di problemi ed evitare così che la pianta si danneggi.

Quando procedere con il rinvaso degli agrumi

Il rinvaso degli agrumi dovrebbe essere effettuato a inizio primavera, al termine delle gelate. Tuttavia in alcuni casi è necessario rinvasare al più presto per poter dare nuove energie alla pianta in vista dei mesi di ripresa vegetativa.
Per esempio, è opportuno il rinvaso anticipato se le piante hanno avuto uno sviluppo notevole, sproporzionato al contenitore che le ospita, oppure se il terriccio è molto impoverito e deve essere rinnovato (operazione da eseguire in media ogni 2-3 anni).

Il nuovo contenitore

Il vaso più indicato per gli agrumi è in coccio, sufficientemente pesante per mantenere stabile la pianta e, allo stesso tempo, in grado di consentire una buona traspirazione dell’acqua in eccesso (a differenza dei vasi in materiale plastico).

Le dimensioni del nuovo vaso devono essere scelte in base allo sviluppo della pianta: non deve essere né troppo piccolo né eccessivamente grande. Finché la pianta non ha raggiunto la taglia limite, oltre la quale è impossibile tenere un vaso in terrazzo, è necessario sostituire ogni 2 anni circa il contenitore con uno di diametro poco più grande.

Rinnovare il terriccio

Una volta raggiunta la crescita massima della pianta, sarà sufficiente sostituire il terriccio. Ogni 1-2 anni può essere sufficiente sostituire solo lo strato in superficie (i primi 10 cm circa) con terriccio nuovo. Ogni 3 anni in media è però consigliabile ricorrere al rinvaso nello stesso contenitore dopo avere sostituito tutto il terriccio. Esistono terricci prodotti specificatamente per gli agrumi, arricchiti dei nutrienti necessari a questo tipo di piante per crescere sane e vigorose: sono venduti in sacchi di diverso volume presso vivaisti o centri giardinaggio. In alternativa è sufficiente utilizzare terriccio di tipo universale, addizionato di concime granulare specifico per agrumi.

Come fare

 

1. Come prima cosa si estrae la pianta dal vaso. Quest’operazione può risultare abbastanza faticosa; richiede forza e pazienza. Meglio eseguirla con la terra asciutta; in queste condizioni la terra si stacca più facilmente dal vaso. Una volta svasata la pianta, si ripulisce la zolla radicale dalla terra vecchia, inoltre è possibile ridurre l’apparato radicale se troppo sviluppato, spuntando le radici sul fondo.

1. Come prima cosa si estrae la pianta di agrumi dal vaso. Quest’operazione può risultare abbastanza faticosa; richiede forza e pazienza. Meglio eseguirla con la terra asciutta; in queste condizioni la terra si stacca più facilmente dal vaso. Una volta svasata la pianta, si ripulisce la zolla radicale dalla terra vecchia, inoltre è possibile ridurre l’apparato radicale se troppo sviluppato, spuntando le radici sul fondo.

2. Sul fondo del vaso si dispone uno strato di 3-4 cm di materiale drenante: ciottoli o cocci di vasi rotti e argilla espansa. Quindi uno strato di terriccio nuovo con una manciata di concime granulare a lenta cessione, quanto basta per tenere il colletto della pianta alla giusta altezza in superficie: la zona del colletto, infatti, deve essere posta né troppo profonda e sommersa dalla terra, né troppo al di sopra della superficie del terreno con le radici scoperte. Una volta posizionata la pianta nel vaso, ben dritta e al centro, si riempie lo spazio circostante con ulteriore terriccio nuovo, premendolo bene. Infine si innaffia abbondantemente, così da far aderire bene zolla radicale e terra nuova e permettere l’assestamento della pianta.

2. Sul fondo del vaso si dispone uno strato di 3-4 cm di materiale drenante: ciottoli o cocci di vasi rotti e argilla espansa. Quindi uno strato di terriccio nuovo con una manciata di concime granulare a lenta cessione, quanto basta per tenere il colletto della pianta alla giusta altezza in superficie: la zona del colletto, infatti, deve essere posta né troppo profonda e sommersa dalla terra, né troppo al di sopra della superficie del terreno con le radici scoperte. Una volta posizionata la pianta di agrumi nel vaso, ben dritta e al centro, si riempie lo spazio circostante con ulteriore terriccio nuovo, premendolo bene. Infine si innaffia abbondantemente, così da far aderire bene zolla radicale e terra nuova e permettere l’assestamento della pianta.

Concimazione delle piante di agrumi

L’inverno è un buon periodo per concimare la pianta di limone, in modo che abbia le energie necessarie per riprendere a vegetare in primavera. In questo periodo la scelta può ricadere su un concime organico che arricchisca il terreno di sali minerali, azoto, fosforo e potassio, oppure su un concime granulare a lento rilascio specifico per agrumi.

Annaffiatura

Rispetto ai mesi più caldi, le annaffiature devono essere ridotte: in inverno la pianta ha bisogno di meno acqua, ma il terreno non deve mai risultare completamente asciutto. Lo stress idrico dovuto alla carenza di acqua potrebbe indebolire la pianta e renderla più vulnerabile alle basse temperature. Si può quindi annaffiare in maniera moderata, prediligendo le ore più calde della giornata ed evitando che l’acqua in eccesso ristagni, rischiando di gelare.

Problemi

Le piante di limone e gli agrumi in generale possono essere soggette ad alcuni problemi; per questo motivo è bene osservarle spesso per cogliere tempestivamente gli eventuali segnali di sofferenza. In particolare, si possono controllare le condizioni delle foglie:

  • le foglie accartocciate del limone sono spesso sintomo di una carenza d’acqua: il terreno dovrebbe sempre essere umido ma non inzuppato;
  • foglie ingiallite e che cadono possono invece essere il sintomo di un eccesso di acqua, ma anche di una carenza di elementi nutritivi come magnesio e zinco, a cui si può rimediare con del concime specifico per agrumi;
  • foglie arrotolate o arricciate possono essere provocate da punture di piccoli insetti, come ad esempio gli afidi. In questo caso si può intervenire con insetticidi biologici, ma anche con olio di soia;
  • una polverina bianca sulla superficie delle foglie può essere sintomo dell’oidio, cioè la muffa bianca del limone, chiamata anche mal bianco. In questo caso le foglie successivamente ingialliscono, si seccano e cadono; un rimedio naturale consiste nel nebulizzarle con una soluzione di acqua e bicarbonato.
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