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Ottobre è il periodo in cui sbocciano gli anemoni, fiori di delicata bellezza, con cui ornare il giardino. Appartenenti alla famiglia delle Ranunculaceae, questi piccoli cespugli erbacei alla fine dell’estate si ricoprono di numerosi fiori a coppa, o a piattino, prevalentemente semplici o anche semidoppi, con petali (o, più correttamente, sepali) delicati la cui colorazione varia dal bianco, al rosa, al porpora fino al viola, ad attorniare un folto gruppo di stami centrali di colore giallo vivace.
Le piante hanno portamento e dimensioni che li rendono perfetti per la crescita in vaso, per la realizzazione di cassette fiorite in balcone, per la creazione di bordure e anche come cespugli isolati dalla chioma fitta di foglie e una fioritura elegante e duratura. Proprio per questo, sono stati oggetto di innumerevoli selezioni che hanno portato alla creazione di varietà e ibridi in grado di garantire fioriture continue e scalari da agosto a ottobre, quando la maggior parte delle specie ornamentali ha ormai terminato la sua fioritura
Due specie e tante varietà
Per avere anemoni sempre in fiore da agosto a ottobre l’ideale è coltivare un mix delle diverse varietà di Anemone hupehensis e Anemone x hybrida, così da ottenere macchie diffuse di colore variabile dal bianco al rosa in differenti tonalità.
Anemone hupehensis
Sono diverse le varietà di questa specie che fioriscono tra la metà e la fine dell’estate, ovvero tra agosto e settembre. Si tratta di piccoli cespugli che possono raggiungere l’altezza di 60-90 cm: i loro steli ramificati portano in media 10-15 fiori con sepali di colore variabile dal bianco al rosa, attorno agli stami di colore giallo. Tra le più conosciute:
‘Bressingham Glow’ e ‘Prinz Heinrich’ caratterizzate da fiori semidoppi con sepali di colore rosa scuro;
‘Hadspen Abundance’ e ‘Pink Shell’ (o ‘Rosenschale’) con fiori semplici di colore rosa scuro;
‘Bowle’s Pink’ dai fiori semplici, rosa tendenti al viola.
Anemone x hybrida
Le piante del gruppo Anemone x hybrida (chiamato anche Anemone japonica o Anemone x elegans) è composto da ibridi cespitosi più vigorosi e di dimensioni maggiori rispetto ad Anemone hupehensis, che possono raggiungere un’altezza di 120 cm o poco più. Gli steli ramificati di queste piante portano gruppi di fiori semplici o semidoppi, con sepali di colore variabile dal bianco al rosa tenue o rosa scuro, e stami giallo oro. Tra le varietà da segnalare:
‘Honorine Jobert’, molto diffusa, caratterizzata da fiori semplici con sepali bianchi tendenti al rosa;
‘White Queen’, con fiori semidoppi composti da sepali bianchi più grossi; ‘September Charm’, ‘Elegans’ (o ‘Max Vogel’) e ‘Robustissima’ hanno invece fiori semplici con sepali rosa;
‘Lorelei’ ha fiori semidoppi con sepali leggermente arricciati di colore rosa;
‘Queen Charlotte’ ha fiori semidoppi con sepali di colore rosa.
La messa a dimora dopo l’acquisto
Gli anemoni sono piante da porre in pieno sole, proteggendoli nelle ore più calde, o in ombra parziale. Evitare le posizioni ventose. Se acquistati ora e messi a dimora fioriranno poco, ma dal secondo anno il ritmo di crescita aumenta e anche l’importanza della fioritura che raggiungerà l’apice l’autunno successivo. Il terreno che accoglierà gli anemoni soffice e sciolto, con una buona capacità di ritenzione idrica ma privo di ristagni. Le piante devono essere irrigate con regolarità, bagnando a fondo il terreno, solo se mancano le precipitazioni. Le carenze idriche non si verificano soltanto in estate, ma si dovrà intervenire in caso di siccità da inizio primavera fino a quando le piante avvizziscono.
Che cosa fare una volta sfioriti
Dopo la fioritura, a fine ottobre, la pianta si presta ad andare a riposo e l’anemone, che è perenne, perderà le foglie ormai ingiallite o seccate. Le irrigazioni dovranno essere diradate, fino a interromperle del tutto: ormai, infatti, le richieste idriche della pianta sono praticamente nulle e può accontentarsi dell’umidità ambientale. In questo periodo sarà consigliabile impugnare una forbice da potare e tagliare i fusti a livello del terreno. La pianta così ridotta sarà più pronta ad affrontare il freddo. Per proteggerla dalle basse temperature, è anche consigliabile ricoprire la zona del colletto con una pacciamatura, costituita da frammenti di corteccia di conifere, ad esempio, oppure con altro materiale inerte, quale paglia o foglie secche. La pianta riprenderà a germogliare e a svilupparsi con il ritorno del caldo primaverile, per offrire una nuova fioritura a partire dall’estate inoltrata.