Contenuti trattati
Il clerodendro
Clerodendrum trichotomum, conosciuto come clerodendro giapponese, è un alberello caducifoglie originario dell’Estremo oriente che in vaso arriva a 150 cm di altezza (mentre in piena terra anche 5 m) e si sviluppa molto in larghezza, arrivando fino a 4 metri. Tra la fine dell’estate e il protrarsi dell’autunno la pianta fiorisce e fruttifica. I fiori sono molto profumati e piccoli con il calice di un tenue bianco rosato, ma sono i frutti ad essere delle vere curiosità: le bacche centrali sono tonde, di colore blu-nero, e spiccano al centro del calice che predomina per la sua colorazione brillante rosso-fucsia. Di tutte le specie di Clorodendro, questa è quella che resiste maggiormente alle rigide temperature invernali. Ben sopporta temperature che scendono al di sotto dei 10, 15°C.
La nandina
Vicino al Clerodendro, ma non alla sua ombra, si può mettere a dimora Nandina domestica, una pianta che ha uno sviluppo molto simile al bambù; questa caratteristica in Cina e Giappone le è valsa il nome di Bambù sacro, viene infatti considerata una pianta che porta fortuna e la si trova con frequenza nei pressi dei templi. Il suo fogliame verde chiaro vira in un caratteristico rosso brunastro così come fanno le bacche nel periodo della fruttificazione; inizialmente verdi diventano di un intenso rosso brillante e permangono sulla pianta per gran parte dell’inverno, conferendole un elevato potere ornamentale.
L’ardisia
Come completamento dell’angolo si suggerisce un vaso di Ardisia crispa, un arbusto dal portamento eretto e dalla chioma tonda sempreverde che equilibrerà la composizione. Gli esemplari adulti di taglia media sono alti circa un metro e larghi dai 30 ai 40 cm. Le foglie verde lucido esaltano dopo la comparsa dei fiori i frutti, bacche sferiche rosso lucide che accompagnandoci fino a Natale risalteranno come ottime decorazioni natalizie. Più luminoso è il luogo dove poniamo l’Ardisia, più le bacche dureranno a lungo.