Autunno: bisogna concimare le piante in vaso

Per tutte le piante in vaso, l'autunno è il momento della concimazione che serve per fornire nutrimento, garantire la resistenza al freddo invernale e un'ottimale ripresa primaverile. Ecco come si fa.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 02/10/2020Aggiornato il 02/10/2020
Autunno: bisogna concimare le piante in vaso

Con l’arrivo dell’autunno, le giornate diventano più corte e le temperature più basse, l’attività vegetativa delle piante del balcone rallenta fino a interrompersi per la pausa invernale: andranno in riposo, o “quiescenza”, fino alla prossima primavera, quando riprenderanno a germogliare e fiorire.

Per le piante coltivate in vaso, anche se di grosse dimensioni, le condizioni sono ancora più difficili perché il volume di terreno a disposizione del loro apparato radicale, è limitato e si impoverisce con più facilità e più velocemente rispetto alla terra del giardino. Perché possano resistere bene al freddo e riprendere a vegetare la prossima primavera, è più che mai importante fornire un adeguato apporto di nutrienti con la concimazione.

Serve un prodotto a lenta cessione

È opportuno, ora, somministrare un concime a lento rilascio, cioè un prodotto che, nei mesi a venire, gradualmente, rilascerà elementi nutritivi al terreno, arricchendolo e sopperendo all’impoverimento di cui è stato oggetto nella stagione appena conclusa. I concimi a lento rilascio (o lenta cessione) hanno una durata di circa 4-5 mesi, proprio il periodo che intercorre tra l’inizio della quiescenza e la ripresa primaverile. Fornendo questo concime, quando la pianta si risveglierà avrà a disposizione un substrato ricco di nutrienti e potrà affrontare con più energia la ripresa.

In quali casi si utilizza

Per quanto indispensabile, questo tipo di nutrimento, solitamente in formulazione granulare, non è mai del tutto completo e non basta una concimazione autunnale per fare crescere rigogliosa una pianta.

Il concime a lento rilascio è perfetto per le piante in vasi di dimensioni medio-piccole, sia nel caso di piante appena acquistate che potranno approfittare di terriccio completamente nuovo, sia per quelle che abbiamo da tempo che potranno avere, oltre al concime, il loro terriccio nuovo e fresco grazie al rinvaso, che deve essere eseguito ogni due anni, a fine inverno o inizio primavera.

Nel caso di piante coltivate in grosse fioriere o vasi inamovibili, così come per quelle in piena terra in giardino, è meglio utilizzare una concimazione autunnale più completa, tramite somministrazione di concime di tipo organico (letame o stallatico di solito), utile non solo per arricchire la terra di nutrienti, ma anche per proteggere l’apparato radicale dal freddo in arrivo, andando a costituire una sorta di pacciamatura. Nel contempo, le basse temperature contribuiranno a degradare il concime e a formare humus, migliorando sia la struttura che la composizione del terreno, che sarà sicuramente più fertile.

Come si procede alla distribuzione del concime

1. Il concime va incorporato al terriccio appena sotto la superficie del terreno. L’ideale è eliminare il primo strato (3-4 cm) di terra presente nelle fioriere, utilizzando una paletta. Solitamente, questo primo strato di terra è quello più povero e indurito, che ha formato una sorta di crosta superficiale. Una volta asportato, questo terreno viene eliminato.

1. Il concime va incorporato al terriccio appena sotto la superficie del terreno. L’ideale è eliminare il primo strato (3-4 cm) di terra presente nelle fioriere, utilizzando una paletta. Solitamente, questo primo strato di terra è quello più povero e indurito, che ha formato una sorta di crosta superficiale. Una volta asportato, questo terreno viene eliminato.

2. Si procede, poi, con un rastrellino a denti rigidi, a smuovere leggermente la terra sottostante. Quindi si distribuisce attorno al colletto il giusto quantitativo di concime seguendo scrupolosamente le dosi indicate in etichetta.

2. Si procede, poi, con un rastrellino a denti rigidi, a smuovere leggermente la terra sottostante. Quindi si distribuisce attorno al colletto il giusto quantitativo di concime seguendo scrupolosamente le dosi indicate in etichetta.

3. Infine lo si ricopre con uno strato di 3-4 cm di terriccio nuovo, di tipo universale, acquistato in sacchi, e si annaffia, così da uniformare il tutto e far aderire bene la terra e il concime.

3. Infine lo si ricopre con uno strato di 3-4 cm di terriccio nuovo, di tipo universale, acquistato in sacchi, e si annaffia, così da uniformare il tutto e far aderire bene la terra e il concime.

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