Specie in estate, quando si apprezza maggiormente il fresco, c’è un luogo privato dove non soffrire l’arsura e che non richiede spostamenti in viali e parchi cittadini o il fuori porta, troppo scomodi da raggiungere tutte le sere. È il balcone all’ombra, uno spazio da rivalutare per vivere all’aperto, arredandolo con un tavolino e qualche sedia, oppure una sdraio e una lampada da lettura, perfetto per godere della frescura notturna.
Una volta trovati gli elementi di arredo giusti, trasformarlo in una sorta di giardino d’ombra non è difficile, basta osservare tre regole:
✓ le piante utilizzate saranno diverse da quelle del balcone al sole;
✓ i risultati in termini di fioriture saranno meno eclatanti, ma non per questo dovranno mancare anzi, saranno compensati da una maggiore attenzione ai colori delle foglie;
✓ le cure sono comunque necessarie e anche se le bagnature non saranno quotidiane dovranno essere routinarie e non estemporanee.
Quali piante scegliere
Parlare di ombra senza determinarne le caratteristiche, impedisce di acquistare le piante giuste, quelle che ci consentono di ottenere un effetto gradevole e, soprattutto, duraturo. Balcone all’ombra non sempre significa buio, magari riceve solo qualche raggio di sole al mattino o alla sera. Se, invece, è rivolto completamente a Nord, avrà comunque luce sufficiente e diffusa. Nel caso in cui il nostro spazio sia in ombra cupa, le scelte possibili esistono, ma si riducono di molto. La ricerca del colore, a questo punto, si gioca in gran parte sulla variegatura delle foglie. In ognuno di questi casi, occorre orientarsi sulle piante definite “da ombra”, che sono vocate per la luce diffusa e al sole stentano. Le piante da pieno sole poste in ombra, dopo un primo periodo in cui non danno segni di sofferenza, vanno incontro a un destino infausto: non fioriscono e, poco alla volta, si spogliano e riducono la loro massa fino a doverle eliminare.
Le piante da ombra adatte per il balcone sono in gran parte originarie di zone geografiche costantemente fresche, se non addirittura umide. Per questa ragione le bagnature, a dispetto della scarsa esposizione al sole, dovranno essere costanti e generose, per mantenere un’umidità elevata nel substrato. Chi ha tempo frazioni l’acqua in due interventi, sera e mattino, sempre saggiando il terreno per non rischiare di infradiciarlo. Utilizzare fertilizzanti liquidi specifici, a metà del dosaggio consigliato. Somministrare troppo azoto comporta crescite importanti ma poco mature, che potrebbero poi essere preda del freddo, degli afidi e non avere il portamento atteso, perché dotate di pochi elementi di sostegno.
A fianco delle solite edere, le pareti poste in ombra possono essere valorizzate da Hydrangea anomala petiolaris ‘Silver Lining’, perfetta per chi ama le foglie variegate. Questa ortensia di recente introduzione (selezionata nel 2010), è un rampicante spogliante con foglie piccole, a margine seghettato, di colore verde vivo, con variegature argento all’interno e marginatura più chiara all’esterno. Molto resistente al freddo, è capace di una bella fioritura bianca e leggera. Una volta che si aggrappa al muro diventa autonoma e non ha bisogno di sostegni. Come tutte le ortensie ama contenitori grandi con terriccio acido che va mantenuto tale evitando di utilizzare acqua dura.
Le hosta coltivate in vaso sono una bella soluzione anche per il balcone con ombra luminosa. Piante vigorose, resistenti, molto longeve, capaci di una fioritura profumata e di lunga durata, col tempo riempiono i vasi che le ospitano. All’acquisto possono sembrare costose, ma nel tempo ripagano ampiamente il loro prezzo. Ci sono infatti solo due modi per distruggerle: smetterle di bagnarle per lungo tempo, o lasciarle in pasto alle lumache (chiocciole e limacce) che ne divorano le lamine fino al colletto. In balcone si suggerisce di affiancare varietà diverse a foglia variegata. Le proposte sono tantissime, ma una delle più belle è Hosta ‘Brim Cup’, con grandi foglie di colore verde tenero a marginatura bianca, fiori lilla chiaro e portamento slanciato (arriva a 45 cm d’altezza).
Le begonie sorprendono sempre per la quantità di forme, disegni e colori che le foglie possono mettere in campo. Come Begonia ‘Silver Jewel’, con foglie compatte dalla forma sinuosa, con chiazze verdi su fondo argento che al tocco si rivelano in rilievo. Le begonie hanno bisogno di abbondante luce diffusa, ma rifuggono il sole diretto, specie nei mesi estivi. Le piante in vaso si distinguono in resistenti al freddo (che possono restare all’aperto) e quelle che devono essere ritirate a fine stagione. Entrambe, se tenute a temperature superiori ai 10 °C, non entrano in fase di riposo.
Chi non può fare a meno dei fiori potrà iniziare dalle instancabili oxalis, in particolare le varietà a fiore bianco come Oxalis floribunda ‘Alba’ o quelle a fiore rosa chiarissimo. Piante bulbose, a fronte di una siccità prolungata e di temperature avverse (troppo caldo o troppo freddo), sospendono prima le fioriture e poi disseccano la parte aerea in attesa di tempi migliori. Per farle crescere bene basterà bagnarle con continuità per mantenere il terriccio umido, metterle in posizione dove ricevano luce, seppur diffusa e aggiungere in primavera e fine stagione terricciato organico.
I coleus iniziano a essere proposti come varietà a colori definiti e non come massa indistinta. Coleus ‘Versa Green Halo’ è la scelta giusta per portare colore nei balconi con luce diffusa, grazie alla loro splendida livrea che passa dal cuore giallo dorato al bordo delle foglie verde brillante e luminoso. Pianta vigorosa, ma non fra le varietà più alte, va dai 40 ai 60 cm, ben accestita, può essere coltivata a partire da seme, oppure riprodotta per talea erbacea con facilità. Si conserva per più anni se la si ritira all’interno davanti a una finestra nei mesi invernali per compensare la luminosità calante.
Le tradescantie sono piante generose, facili da coltivare e moltiplicare, colorate anche quando non sono fiorite, che si possono appendere, mettere in fioriere a sbalzo o nel terreno, dove formano morbidi cuscini. Per tutte vale l’avvertenza che più la luce sarà intensa e più la variegatura andrà perduta. Tradescantia ‘Blushing Bride’ è una delle scelte più classiche e affidabili. Le foglie sono verde intenso con una caratteristica macchia bianca e rosa e terminano a punta. Il fiore a tre petali triangolari è bianco con stami gialli.
Pianta poco diffusa, Aegopodium podagraria ‘Variegatum’ si utilizza in piena terra o in vaso per ottenere in breve tempo cespi densi, capaci di portare una nota di colore insolita in ombra. Le foglie variegate mescolano grigio e bianco crema. Raggiunge un’altezza di 30-40 cm e ha una spiccata resistenza al freddo, tanto da poter restare all’esterno anche durante l’inverno.
Indistruttibili, caparbie, poco esigenti. Sono così le aspidistre: solo una mancanza totale di acqua per lungo tempo e l’esposizione al sole diretto possono distruggerle. Richiedono ombra luminosa e bagnature regolari. Interessanti le varietà variegate, striate o macchiate per portare luce.