Contenuti trattati
Al genere Clematis, clematide, della famiglia delle Ranuncolacee, appartengono circa 250 specie originarie della Cina, Europa e Siberia. In Italia è molto apprezzata per gli splendidi fiori colorati dalle corolle grandi anche 20 cm. Chi ha una pianta può moltiplicarla adesso attraverso la talea di fusto per avere a disposizione nuove piante da mettere a dimora in vaso o in piena terra. Attraverso la talea è possibile ottenere una pianta identica a quella madre che arriverà a fiorire non prima di quattro anni.
Quale clematis scegliere?
La maggior parte delle Clematis sono piante rampicanti i cui fusti possiedono viticci che permettono alla pianta di attaccarsi ai muri o ai graticci. Sono quasi tutte a foglia caduca, escluse alcune specie sempreverdi come per esempio Clematis armandii. In commercio si possono scegliere le specie preferite in base all’epoca di fioritura: in primavera Clematis alpina e C. armandii, d’estate Clematis chrysocoma e in autunno Clematis fargesii e C. flammula. Tutte si moltiplicano ora per talea.
Riprodurre clematis per talea
E dopo aver piantato la clematis?
Il prossimo inverno collocare i vasi in un luogo dove non ci sia pericolo di gelate. In primavera rinvasare utilizzando un vaso più largo di almeno 3-4 cm; riempire con una miscela di torba e sabbia in parti uguali. In estate collocare le piante in posizione ombreggiata e fresca; una soluzione per mantenere le radici fresche potrebbe essere quella di interrare il vaso in un luogo fresco. Trascorso l’autunno togliere i vasi dal terreno e trasferirli al riparo. Solo una volta che avranno trascorso il secondo inverno in posizione riparata le piante potranno essere trattate come piante adulte: in primavera possono essere messa a dimora in piena terra nel luogo definitivo oppure in vaso.
Le esigenze per farla crescere bene
Le clematidi devono essere messe a dimora preferibilmente in posizioni ben soleggiate, dove possano ricevere il sole diretto per almeno alcune ore al giorno; se poste in luogo eccessivamente ombreggiato in genere non producono fiori. Per uno sviluppo rigoglioso è consigliabile mantenere il piede e le radici in luogo protetto dal sole e dal vento, in modo che l’apparato radicale si mantenga sempre fresco. Le piante non temono il freddo. A partire dalla primavera, e per tutti i mesi estivi, occorre garantire al terreno un buon grado di umidità, annaffiare regolarmente in modo da mantenere umido il terriccio (ma non fradicio). Ogni 15 giorni aggiungere concime liquido per piante fiorite all’acqua delle annaffiature. La pianta è rustica e viene sempre coltivata all’aperto. La maggior parte delle specie sparisce durante l’inverno e rinasce in primavera, quando fiorisce contemporaneamente alle rose.