Come ottenere un balcone fiorito subito

L’estate è cominciata e per mille motivi non siamo ancora riusciti ad allestire il terrazzo? La soluzione c’è: si tratta di scegliere le piante giuste per avere risultati immediati.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 27/06/2020Aggiornato il 13/08/2024
Come ottenere un balcone fiorito subito

Chi non ha fatto in tempo ad acquistare ad aprile o maggio le piante di piccole dimensioni da far crescere in vaso oppure chi si è accorto troppo tardi che le piante ricoverate lo scorso anno non sono riuscite a riprendersi, ora avrà un balcone o un terrazzo deludente, spoglio e poco accogliente. Ma c’è ancora modo di rimediare: basta acquistare le piante fiorite che ci permettano di ottenere un effetto rigoglioso fino all’arrivo del freddo. Vi suggeriamo le piante più adatte e come coltivarle bene perché in poco tempo non entrino in crisi.

Petunie & co

Nei balconi di piccole dimensioni o sui davanzali, tra le piante ricadenti migliori vi suggeriamo le mini petunie o ancor meglio le calibrachoe che deborderanno oltre il margine del vaso senza mai allungarsi fino a formare il “tendone” delle surfinie che oggi in pochi desiderano. Fra le nuove varietà dell’anno vi segnaliamo ‘Blue’ della serie “1000 baci”. Sono piante facili ma devono essere bagnate con maggiore cura delle altre perché una volta che per mancanza d’acqua arrestano il loro sviluppo.  È bene fertilizzarle con continuità, una volta la settimana ma con dosaggi ridotti a un quarto di quelli indicati dal produttore, sempre e solo con un prodotto per piante fiorite per mantenerle, sane, raccolte e con colori decisi. Si utilizzano sia sui vasi di ringhiera sia a terra. Chi desidera piante ricadenti consideri le varietà ‘Cabernet bicolor’ e ‘Coral Moon’, entrambe giocate sui colori bianco e rosa, allegra e ben visibile la prima, romantica e discreta la seconda.

Le verbene da fiore

Le verbene da fiore in vendita sono tutte forme ibride. Sono piante di grande successo negli altri Paesi europei, meno in Italia, perché resistenti, di buona capacità di ripresa dopo un periodo di crisi, fiorifere, leggere e capaci di “riempire” un vasto spazio ma anche semplici cassette fiorite, resistenti fino all’arrivo del freddo vero. Fra le nuove proposte ‘Liga Atletic’, bicolore, è interessante perché il contrasto non è fra il bianco ed il rosso ma fra questo ed una tonalità di rosa chiaro che conferisce al fiore un aspetto delicato.

I bidens

I bidens sono la prima pianta ricadente proposta, insieme ai gerani, perché leggeri, resistenti al caldo estivo e molto mente fioriferi, e perché di colore giallo, uno dei meno diffusi. Nel tempo il classico Bidens a fiore giallo è stato sostituito da altri a fiori bicolori e dal portamento più compatto e meno disordinato. I Bidens triplinervia tipo ‘Hawaiian’ formano un cespuglio quasi sferico alto 30 centimetri e poco più largo, con fiori che alternano giallo e arancione.

Dipladenie, mandeville e sundevilee

Sono ormai un’affermata realtà sui nostri balconi grazie anche all’ampliarsi della gamma di colori e alla possibilità di accostarle ad altre piante per creare allegre cassette fiorite.  Amano il caldo, ma sopportano senza problemi il fresco delle prime notti autunnali senza riportare danni fino a 5-8°C. A questo punto è bene ricoverarle in un luogo luminoso e non troppo freddo bagnandole con parsimonia. Resistono al caldo, alla pioggia, al vento che non le strappa, non sporcano perché i fiori appassiscono sulla pianta, non perdono le foglie, tollerano un’ombreggiatura parziale riuscendo lo stesso a fiorire: per tutte queste ragioni si sono conquistate uno spazio proprio nei gusti degli italiani.

I pelargoni

I pelargoni sono piante da fiore economiche e resistenti che possono anche essere ricoverate all’arrivo per tentare di riproporle in balcone il prossimo anno. Per un effetto subito fiorito le più indicate sono le varietà di pelargoni zonali classici e in particolare il gruppo indicato con il termine “Angel”. Hanno forme più arrotondate e vegetazione ricca che forma una massa compatta. I fiori in forma di viola sono apprezzati da chi si avvicina al verde per la prima volta perché svecchiano l’immagine del classico geranio. Fioriscono a lungo sulla superficie esterna del cespuglio e al culmine lo ricoprono quasi per intero. Sui balconi si preferiscono per il loro aspetto ordinato e per la gestione facile, anche se è più difficile conservarli da un anno all’altro. Bicolori giocati su toni scuri come il classico ‘Bluberry’ o più leggeri e luminosi come ‘Candy Peach’. Fra i nuovi zonali molto interessante lo screziato ‘Red Spark’ dai colori decisi senza essere troppo vistoso.

I tagete

Sono sempre una scelta vincente ma provate le nuove tipologie di piante, non più solo di taglia ridotta, ma quelle di taglia media, alte da 30 a 50 centimetri, capaci di formare nel vaso un bel cespo di vegetazione seppur leggera con fiori dal colore deciso, molto durevoli, come accade con la varietà ‘Estragon du Mexique’. Pianta di origini esotiche ma frugale, il tagete deve solo essere sorretto se il vostro balcone si trova esposto al vento. Infilate in un vaso di venti centimetri di diametro tre piccoli tutori, come potrebbero essere i bastoncini recuperati da orchidee sfiorite, sul bordo, e tendete fra loro un cordino di materiale plastico, a due terzi dell’altezza dei fusti. Sarà discreto e aiuterà a che non si allettino.

La gerbera

Non ancora molto conosciute, le gerbere come piante da balcone meritano maggiori attenzioni grazie alle nuove proposte selezionate dalla floricoltura olandese. In particolare la serie ‘Patio’ con piante vigorose, ricca vegetazione, grandi fiori (da 10 a 13 centimetri di diametro) portato da steli robusti alti 50 centimetri, disponibili in colori intensi e brillanti. Facili da coltivare purché le si nutra e le si irrighi con generosità, possono regalare una buona fioritura dalla tarda primavera, secondo l’andamento delle temperature, fino all’inizio dell’autunno. ‘Coral Reef’ è ben visibile da lontano per il tono squillante, il contrasto con il centro più chiaro, ma anche piacevole ad un’osservazione ravvicinata per la struttura articolata del capolino e i particolari chiari.

Alstromeria

Altra pianta in grado di dare una fioritura copiosa da subito, è l’alstromeria, in particolare la linea a marchio registrato Inticancha. Si tratta di piante ibride selezionate per la coltivazione in vaso formano cespugli folti ed eretti, compatti e ordinati, con steli robusti, di altezza e diametro paragonabili con grappoli di fiori di lunga durata. La varietà ‘White Pink blush’ ha fiori bianchi con disegno rosa malva accesso capaci di catturare per il loro disegno che somiglia ad un arazzo liberty. Piante sensibili al freddo, con radici tuberose, andranno ricoverate all’interno al sopraggiungere del freddo quando disseccheranno la parte aerea, tenendole in un luogo non riscaldato. Si bagnano con generosità facendo in modo di mantenere sempre il terreno fresco. 

Le rose 

Per chi ha un davanzale piccolo e non vuole rinunciare a coltivare una rosa consideri la serie di Kordes RosAroma®. Il lavoro di selezione durato lungo tempo, ed ora mirato ad ampliare la gamma di colori disponibili, aveva come obiettivo la durata dei fiori e il loro profumo. Rose di forma classica, di struttura semplice ed equilibrata, hanno una profumazione intensa che i fiori conservano nell’arco della loro lunga fioritura, indicata da 16 a 21 giorni.

‘Babylon Eyesè stato uno fra i primi ibridi di Rosa Ultemia persica comparsi sul mercato e oggi la serie si è arricchita di molte proposte. Sono tutte rose rifiorenti, a fiore semplice ma grande, caratterizzate dal mutare del colore delle corolle durante la fioritura così che su ogni pianta potremo apprezzare un caleidoscopio di rosso, giallo, rosa e arancione. Colori che sono posti ancor più in risalto dalla presenza di una gola di colore più scuro capace di creare un netto contrasto. Compatti e resistenti alle malattie sono particolarmente indicate per la coltivazione in vaso. Per la loro elevata rifiorenza spiccano sui balconi specialmente durante l’autunno quando le altre specie giungono a fine ciclo.

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