Contro il freddo serve la pacciamatura

Per proteggere dal freddo le piante in vaso la soluzione più pratica ed efficace è la pacciamatura che si può fare con diversi materiali: dalla torba ai teli ai pannelli.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 14/11/2017Aggiornato il 14/11/2017
pacciamatura

Si parla tanto di pacciamatura da applicare nelle aiuole per i numerosi benefici: permette di mantenere una temperatura più uniforme del terreno, protegge le radici dagli eccessi di freddo e di caldo, limita l’evaporazione dell’acqua conservando un suolo fresco e impedisce alle erbacce di crescere. Le stesse motivazioni sono valide per le piante poste in vaso su balconi e terrazzi, tanto più che la quantità di suolo attorno agli apparati radicali è di modeste quantità e quindi non riesce a isolare in modo adeguato le piante dal freddo o dal caldo. Un ottimo sistema per proteggere le piante dal freddo invernale, senza ricoverarle in serre, consiste nel fare la pacciamatura di vasi e fioriere. Ecco i materiali più usati.

Torba e sabbia

La distribuzione di torba e sabbia di fiume in parti uguali sulla superfice dei vasi, consente di proteggere le piante dal freddo ma questi materiali devono essere compattati bene, anche inumidendo un poco la superficie per raggiungere questo scopo. Quando arriverà la primavera, questa miscela potrà essere incorporata con il terriccio sottostante, pratica che determina il parziale rinnovo del substrato più superficiale: è molto utile perché, a causa delle irrigazioni, il primo strato di terriccio si impoverisce di sostanze nutritive e si arricchisce di un eccesso di calcare.

Le ricoperture

Se l’aspetto estetico lo consente, sopra alla miscela di torba e sabbia, è utile aggiungere paglia, foglie secche o semplice carta appallottolata da rimuovere con l’arrivo della primavera. Questi materiali sono molto leggeri e volatili, quindi per evitare che il vento li disperda, è utile coprirli con tessuto non tessuto o teli di plastica da disporre sopra ai vasi o di cannicciati da porre di lato. Ricordiamoci che nel corso dell’inverno, durante le giornate soleggiate e meno fredde, dovremo rimuovere le protezioni per irrigare un poco le piante.

Pannelli di fibra vegetale

Un materiale di recente introduzione nel settore del verde e reperibile nei garden centre e nei consorzi agrari, è la fibra di kenaf, un ibisco da fibra impiegato come materiale tessile da più di 2000 anni. Oggi viene venduto in pannelli rotondi o rettangolari, che si ritagliano con facilità nelle misure che desideriamo, da inserire come pacciamatura sopra ai vasi che desideriamo proteggere. Questi stessi pannelli possono essere utilizzati anche in giardino, da disporre attorno al piede delle piante che vogliamo pacciamare. Per lo stesso uso, esistono anche i pannelli di juta, di fibra di cocco e di altre fibre vegetali.

Unite sotto il TNT

Si dice sempre che “l’unione fa la forza”. Anche per le piante può essere utile avvicinare tra loro tutti i vasi presenti sul balcone, magari inserendoli in cassette di legno così da non lasciare la base del vaso a contatto con il pavimento: in questo modo si proteggeranno a vicenda dal freddo. Poi per pacciamare si può inserire carta ben stropicciata tra i vasi, coprendo poi il tutto con un telo di TNT (tessuto non tessuto).

In più: controllare il drenaggio

Nel corso dei prossimi mesi, l’acqua in eccesso e il ghiaccio potrebbero arrecare alle piante danni di difficile riparazione. La prima può saturare gli spazi di aria presenti nel terriccio e la pianta deperisce per asfissia; il gelo poi trasforma l’acqua in ghiaccio e questo ustiona le radici o, addirittura, le spezza.
Quindi, prima delle piogge autunnali e del freddo intenso, è utile verificare il corretto funzionamento dei fori di drenaggio per lo scolo dell’acqua: è sufficiente un bacchettino di legno, di diametro adeguato, da inserire nei fori di drenaggio e smuovere l’argilla espansa o la ghiaia posti all’interno.

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