Cure di stagione per le piante acquatiche e gli animali

Le piante acquatiche coltivate nei mastelli e nelle vasche che si è soliti allestire sul balcone o in terrazzo, non possono sopravvivere all’inverno e, quando le temperature notturne scendono al di sotto dei 10 °C è ora di ritirarle.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 10/11/2019 Aggiornato il 10/11/2019
Cure di stagione per le piante acquatiche e gli animali

Le piante acquatiche, in particolare ninfee e loti di origine tropicale e i loro ibridi, che sono presenti in una vasca o in un mastello sul terrazzo, in questa stagione devono essere spostate, perché non potrebbero resistere a temperature inferiori ai 10 °C.  L’ideale è collocarle nella loro vasca in una serra o in un ambiente protetto, locali luminosi e con temperature stabili, mai inferiori ai 10°C.

Se nella serra è già presente un ninfeo di dimensioni adeguate, basterà semplicemente trasferire le piante da una vasca all’altra, con i loro vasi forati che consentono alle radici di espandersi e all’acqua di circolare.

Se nella serra non è presente la vasca per accogliere le piante acquatiche durante l’inverno, allora bisogna spostare il mastello del terrazzo, con tutte le piante dentro. Per farlo senza troppa fatica occorre abbassare il livello dell’acqua, per poi trasferirlo con poco sforzo all’interno, senza estrarre le piante. Quindi occorre ripristinare il livello originario dell’acqua.

E per chi non avesse un locale adeguato o una serra per conservare le piante acquatiche in acqua, esiste anche una terza soluzione. 

Estrarre e conservare i rizomi

Chi non possiede un locale idoneo per accogliere le piante acquatiche può conservare loti e ninfee rizomi da ripiantare a primavera. Per procedere occorre utilizzare la tecnica della stratificazione in sabbia o terra messa a punto secoli or sono, quando queste piante furono importate dall’Oriente per coltivarle nei giardini botanici. Unica avvertenza: i rizomi dei loti sono piuttosto delicati e facili a rompersi e occorre maneggiarli con cura.

Si raccolgono i rizomi (la parte perennante), si eliminano eventuali foglie e la parte secca. Il loto ha il rizoma spesso e scuro: è la parte da conservare.

Si raccolgono i rizomi (la parte perennante), si eliminano eventuali foglie e la parte secca. Il loto ha il rizoma spesso e scuro: è la parte da conservare.

Il rizoma del loto si pone in una cassetta a rete con sabbia mantenuta umida a una temperatura costante di circa 10 °C. Il rizoma delle ninfee va tenuto in terriccio umido alla stessa temperatura. Per la conservazione è ideale una cantina asciutta ma aerata (come quella per la stagionatura dei salumi).

Il rizoma del loto si pone in una cassetta a rete con sabbia mantenuta umida a una temperatura costante di circa 10 °C. Il rizoma delle ninfee va tenuto in terriccio umido alla stessa temperatura. Per la conservazione è ideale una cantina asciutta ma aerata (come quella per la stagionatura dei salumi).

La pulizia delle vasche

Una volta liberi, pulite subito mastelli e vasche in vetroresina. Lavateli con acqua corrente per eliminare i residui di limo e vegetazione presenti sul fondo, raschiate i residui con una spazzola per non danneggiarne l’interno e, da ultimo, utilizzate un anticalcare per pulire la linea di galleggiamento dove si sarà depositato formando un’incrostazione ruvida difficile da rimuovere. Controllatene la tenuta, provvedete a eventuali riparazioni, scaravoltateli perché asciughino e portateli all’interno o copriteli così che sul fondo non si accumuli pioggia sporcizia.

Pesci e tartarughe

Se la vasca in terrazzo contiene anche qualche pesce (in genere pesci rossi o gambusie) o tartaruga, occorre ritirare gli animali perché la quantità d’acqua che può essere contenuta nel mastello in genere non è sufficiente a formare una barriera protettiva e potrebbe causarne la morte.

Catturateli con un retino senza doverli toccare con le mani e poneteli all’interno di una vasca che avrete riempito prelevando l’acqua dal mastello originario. Nutriteli con parsimonia perché i pesci mantenuti in acqua fredda riducono di molto il loro metabolismo, ma non dimenticate di farlo. Cambiate l’acqua quando tende ad intorbidirsi preparando quella nuova all’interno di un contenitore pulito un paio di giorni prima così che si liberi da cloro e inizi ad acidificare. Evitate di ospitare le vasche in un garage perché i gas di scarico si diffondono anche in acqua e non basta l’arieggiamento per eliminarli velocemente.

Per le tartarughe sarà necessario ospitarle in un’apposita vasca mantenuta a temperature intorno ai 18-20 °C, nutrendole con continuità, accertandosi periodicamente del loro stato di salute valutando la consistenza del carapace e la vitalità degli animali.

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