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L’inizio della primavera coincide molto spesso con la voglia di predisporre nuovi vasi e cassette sul balcone con piante in grado di creare angoli fioriti che durino a lungo. La scelta, generalmente, ricade o sull’acquisto di piante adulte già accestite, in vaso, che devono essere trapiantate, oppure sulla coltivazione di piantine partendo dal seme. Prima di scegliere a quale tecnica affidarsi è importante conoscere i vantaggi e gli svantaggi dei due differenti sistemi.
La semina
È una tecnica di riproduzione che prevede l’utilizzo del seme che si sviluppa sulla pianta madre e se ne distacca a seguito di maturazione. Nella riproduzione da seme (chiamata anche gamica) si verifica il rimescolamento dei caratteri ereditari del polline (parte maschile) con la cellula uovo (parte femminile); in questo modo si ottengono piante leggermente diverse dalle caratteristiche dei genitori. Generalmente si seminano le erbacee annuali e quelle perenni (comprese le piante aromatiche) che possono avere anche portamento arbustivo. Anche se è possibile, di norma, a livello hobbistico, non si seminano alberi e arbusti perché occorrono molti anni prima di vederli crescere e per averne i benefici come per esempio ombra e bellezza del portamento.
PRO: Tra gli aspetti favorevoli alla semina troviamo il risparmio notevole sulla spesa di acquisto e la soddisfazione nel vedere crescere una nuova piantina che si trasformerà anche in un piccolo cespuglio.
CONTRO: il tempo necessario per avere piantine fiorite è maggiore rispetto alla scelta di una pianta adulta; inoltre le giovani piantine nei primi tempi sono più deboli e fragili rispetto a quelle acquistate nei vivai. Infine, è necessario dedicare più tempo per la buona riuscita di coltivazione, tempo necessario per esempio per l’irrigazione, per la protezione in caso di freddo e di caldo eccessivo accortezze che evitano di fare seccare e morire le giovani piante.
Le piante adulte
Se si decide di acquistare una piantina già adulta, e quindi già accestita, è possibile scegliere tra erbacee annuali, perenni, arbusti e piccoli alberelli e si avrà la garanzia di una pianta più resistente e in grado di fiorire e fruttificare nell’anno della messa a dimora.
PRO: Risparmio di tempo per avere una pianta sviluppata e fiorita rispetto a quella ottenuta dal seme. In più con la pianta acquistata già fiorita è possibile avere un “pronto effetto”. Inoltre queste piante già accestite sono più robuste e resistenti al freddo, al caldo e alle malattie.
CONTRO: Le piante adulte sono però molto più costose del seme; il prezzo varia dalle dimensioni e dalla specie che si acquista.
Adesso si può seminare
Dalla seconda metà del mese di marzo è possibile seminare zinnia, dalia, cosmea, bocca di leone, nasturzio e impatiens. Per evitare che i cali termici ne compromettano lo sviluppo, occorre mantenere i contenitori di semina (vasetti di cartone o di torba, oppure vassoi) in luogo protetto fino allo sviluppo delle piantine.
Come si fa
Quando metterli in posizione definitiva
Le piante raggiungeranno l’altezza di 15 cm dopo circa 60 giorni, quando potranno essere trapiantate in vaso o in piena terra. In aiuola il substrato deve essere vangato, concimato e sminuzzato; se si trapianta in vaso scegliere un buon terriccio universale alleggerito con aggiunta di sabbia o perlite.
La zinnia preferisce un’esposizione in pieno sole ma tollera alcune ore di ombra al giorno;
la dalia per fiorire abbondantemente necessita di una buona insolazione per alcune ore ogni giorno, evitare l’ombra completa che inibisce la fioritura. La cosmea deve essere collocata in posizioni soleggiate, ma si sviluppa bene anche in luoghi parzialmente ombreggiati; l’ombra completa inibisce la produzione di fiori.
La bocca di leone necessita di pieno sole per poter ottenere una buona fioritura; il nasturzio necessita di una posizione luminosa e soleggiata, l’ombra causa scarse fioriture.
Impatiens preferisce posizioni semi-ombreggiate o anche ombra completa poiché il sole diretto ne causa un rapido appassimento; la coltivazione in zone molto soleggiate dà origine a piante poco sviluppate, che necessitano in estate di annaffiature molto frequenti.