La fuchsia, se ben curata, regala abbondanti e copiose fioriture da giugno fino a ottobre. Proveniente dalla Nuova Zelanda e dal Sud America, il genere appartiene alla famiglia delle Onagraceae e comprende un centinaio di specie a portamento sia arbustivo che arboreo, a foglie decidue o sempreverdi, erette o prostrate. Provenendo da zone prevalentemente montane umide e fresche, nelle aree più calde la pianta prospera se esposta a nord, mentre nei climi più miti le condizioni ottimali di sviluppo si hanno quando sono esposte a nord est o nord ovest.
Le varietà di fucsia più adatte al vaso
I delicati e complessi fiori sono la caratteristica di spicco di questa pianta che può essere abbinata in terrazzo all’edera e alle impatiens o semplicemente accostata ad altre Fuchsie. Per il terrazzo, le varietà che suggeriamo sono due: Lady Thumb e Tom Thumb che presentano fiori doppi. Nel caso della Lady Thumb i sepali sono rosa rossi e i petali bianchi, mentre la Tom Thumb ha sepali rosa rossi e petali viola. Entrambe sono resistenti alle basse temperature in inverno, quindi, opportunamente riparate durante la brutta stagione, potranno regalare nuove copiose fioriture l’estate successiva. La Fuchsia Tom Thumb ha portamento eretto, fogliame verde brillante e può crescere in vaso fino a 25 cm di altezza; la F. Lady Thumb raggiunge invece i quasi 40 cm di altezza.

Se il vaso è molto poroso potrebbe verificarsi una repentina essicazione del terreno, ragione per cui si suggerisce di utilizzare all’interno del vaso in coccio uno di plastica. Per poter bagnare con costanza i vasi senza creare fenomeni di ristagno idrico, quando ci si appresta alla piantumazione della fuchsia si devono creare diversi fori sul fondo tamponati con cocci, e sistemare nel doppio fondo della ghiaia o dell’argilla espansa.

Durante le prime ore della giornata non si faccia mancare alla fuchsia una copiosa nebulizzazione intorno alla chioma per mantenerle un elevato tasso di umidità.

Durante il periodo di fioritura delle fuchsia per stimolare un’elevata produzione di nuovi fiori si recidano subito quelli sfioriti e si aggiunga all’acqua di annaffiatura ogni due settimane del concime liquido che oltre ad azoto, fosforo e potassio, contenga microelementi come ferro, manganese, rame, zinco, boro e molibdeno.