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Le piante rampicanti sono una delle scelte migliori per rendere un terrazzo sfarzoso in vari periodi dell’anno e per rivestire muri e ringhiere che non piacciono. Se poi si aggiungono strutture portanti o graticci su cui fare crescere le piante rampicanti, possiamo anche creare quinte naturali e assicurarci una certa privacy.
Qui vi proponiamo tre graticci originali da realizzare facilmente con oggetti di recupero e un po’ di manualità: si tratta di strutture portanti per fare crescere i rampicanti e regalare così un fascino e un’originalità diversi sia allo spazio a disposizione che a chi lo vive.
Le tipologie di graticci
La prima realizzazione, la più semplice, è un graticcio da appoggiare alla parete, la cui struttura è infissa dentro il vaso in cui crescono le piante.
La seconda è una struttura mobile da spostare dove occorre, che può avere forme diverse ed è gradevole anche vuota.
La terza è un graticcio che non si appoggia alla parete ma ne è tenuto distante da opportuni tasselli: serve se non si vuole rovinare il muro.
Semplice con canne di bambù
A muro
Mobile, dentro il vaso
Anche da acquistare
Chi ha la possibilità di ancorare i graticci alla parete o al vaso può acquistare le strutture già pronte nei garden center: la scelta è molto ampia, si trova una vasta gamma di forme, dimensioni e prezzi.
Due rampicanti facili in balcone
Le piante rampicanti fiorite sono molto numerose e sul mercato se ne possono scegliere parecchie. In questo caso ve ne proponiamo due particolarmente adatte alla crescita in contenitori da poter tenere sul balcone, senza problemi di peso e di spostamenti.
Lathyrus odoratus
Il pisello odoroso è una pianta erbacea annuale rampicante, appartenente alla famiglia dei piselli; può conferire al terrazzo in periodo primaverile una fioritura eterea capace di creare nuvole di petali rosa, viola e gialli che somigliano per il loro aspetto a leggiadre farfalle. I fusti sono eretti e possono raggiungere con facilità anche i due metri di altezza.
Originari del Mediterraneo orientale, i piselli odorosi possono essere messi a dimora anche in primavera, ma il vigore e il rigoglio nella crescita non sarà il medesimo che si raggiunge con la semina autunnale.
Nelle regioni del Nord sarebbe meglio collocarli in esposizione pienamente soleggiata, mentre al Sud Italia sono consigliate esposizioni a est o a ovest, ricordando di proteggere sempre il piede della pianta con ombreggiatura o pacciamatura.
Il substrato deve essere fresco, molto drenante; per prolungare la fioritura si mondi la pianta dai fiori appassiti con regolarità.
Pandorea jasminoides
Un altro buon esemplare per arricchire superfici verticali è la Pandorea jasminoides che, avendo un apparato radicale contenuto, si può coltivare con facilità in vaso. L’esposizione diretta ai raggi del sole favorirà un’abbondante fioritura capace di arricchire i fusti verde brillante e le foglie verde scuro di campanule con corolle allargate a cinque lobi. Il fiore rosa chiaro o bianco ha la gola di colore fucsia ed è lievemente profumato. Perché la Pandorea prosperi, la si deve bagnare con costanza in primavera ed in estate avendo cura di lasciar asciugare il terreno tra una bagnatura e l’altra.