Il progetto: terrazza con vista sul parco

Un appartamento con una grande vetrata che si apre su un terrazzo di 35 mq affacciato direttamente sul verde. Per questo, la disposizione delle piante in grosse fioriere fa da cornice al paesaggio e ne valorizza la vista. L'arredo esterno renderà ancora più piacevole la permanenza sul balcone.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 24/11/2021Aggiornato il 12/07/2024
Il progetto: terrazza con vista sul parco

Se una casa gode di un affaccio pregevole, qualsiasi elemento si aggiunga, siano piante o arredi, deve essere ben ponderato, perché non risulti di disturbo ma riesca, se possibile, a valorizzare ulteriormente la vista. “Un panorama e un giardino abbinati si rubano l’attenzione vicendevolmente. (…) È importante evitare qualsiasi design o colore di fiore che possa distrarre dal tema principale che, in questo caso, deve essere la vista”. Così scriveva il paesaggista inglese Russell Page ne “L’educazione di un giardiniere”, un testo storico, pubblicato nel 1962.

Il progetto che presentiamo riguarda la terrazza di 35 mq affacciata su un viale con un filare di grandi platani a delimitazione di un parco pubblico. Appartiene a un appartamento ubicato all’ultimo piano di una dimora di recente costruzione nel centro di Novara. La forma della terrazza è rettangolare e la profondità sufficiente per la disposizione di piante, tavoli e arredi, senza impedire un agevole passaggio. Dall’interno dell’appartamento la sensazione è quella di vivere sempre all’aperto. Grazie alle vetrate scorrevoli lo spazio si dilata e la terrazza risulta più grande.

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L’esposizione

Per la scelta dell’arredo e del verde sul terrazzo, si deve tenere conto dell’esposizione a Nord-Est, con il sole diretto in mattinata. Ma anche degli elementi strutturali presenti, come la grande parete vetrata che divide l’interno dall’esterno e che garantisce una continuità visiva tra i due ambienti. Ma soprattutto non si può prescindere dal motivo architettonico a torciglione, in tubi di acciaio satinato, che caratterizza l’edificio a partire dal marciapiede e si sviluppa in altezza raggiungendo tutte le terrazze, dove si diffonde orizzontalmente per trasformarsi in una balaustra (progetto dell’architetto Paolo Guaita).

Le piante all’insegna della semplicità

Il progetto della terrazza ha origine dal disegno delle fioriere, studiate proprio per abbinarsi, per forma e per materiale, alla balaustra. Sono, infatti, in acciaio inox satinato, leggere, componibili e durevoli.

Nei contenitori posti davanti alla balaustra è stata posizionata una siepe di bosso nano (Buxus pumila) in forma geometrica, che ha la funzione di incorniciare le chiome dei platani del parco antistante la casa, quasi fosse un passepartout vegetale.

Sui lati corti della terrazza le fioriere sono più capienti, per accogliere sulla sinistra un melograno da fiore (Punica granatum) ramificato fin dal basso, disposto sul lato più soleggiato per favorirne la fioritura, e sulla destra un acero giapponese (Acer palmatum) con una macchia di quattro azalee (Azalea japonica ‘Amoena’) alla base. Le fronde riducono l’impatto visivo dei muri perimetrali, senza nascondere la visuale sul parco con grandi alberi le cui chiome si accendono in autunno, di giallo e di rosso.

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Pavimentazione 

Prima dell’arredo della terrazza, si è pensato alla pavimentazione, che doveva essere pratica e visivamente gradevole. I materiali scelti per i pavimenti da esterno devono rispondere a elevati standard di rugosità superficiale perché non risultino scivolosi, se bagnati.

Non solo: per gli spazi esposti in pieno sole, un colore troppo chiaro e vicino al bianco può rimandare un fastidioso riverbero, talvolta accecante, mentre colori troppo scuri in estate si surriscaldano eccessivamente. La terrazza di questo progetto ha un irraggiamento solare limitato, per cui sono state scelte lastre di grès in tinta grafite, eleganti e discrete, che non sortiscono controindicazioni.

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Equilibri cromatici e di stile

L’assenza di colori squillanti e di elementi accessori risponde all’esigenza di realizzare una terrazza minimalista, aspetto che richiede uno sforzo progettuale non indifferente. I pochi elementi disposti con equilibrio devono appagare il colpo d’occhio, ma anche continuare a convincere nel tempo. La palette cromatica limitata, la scelta di arredi e materiali di pregio, le piante dal portamento elegante, tutto concorre a valorizzare lo spazio con stile e discrezione.

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Manutenzione ridotta 

La manutenzione delle piante è facile e ridotta al minimo: il bosso deve essere potato due volte all’anno perché sia sempre in forma perfetta, mentre i due alberi e la macchia di azalee richiedono solo la pulizia delle parti  secche.

Per favorire l’isolamento termico, sia in estate che in inverno, il fondo e le pareti delle fioriere sono stati rivestiti all’interno con un tappetino drenante e tutti i contenitori sono collegati con l’impianto di irrigazione, attraverso il quale passa anche la fertilizzazione.

La terrazza è stata dotata di telecamere affinché i proprietari abbiano la possibilità di monitorare a distanza lo stato di salute delle piante: grazie a questa tecnologia è stato possibile intervenire in tempi rapidi ai primi accenni di attacco della piralide del bosso, salvando così le piante.

Si ricorda che per la realizzazione e la manutenzione della terrazza con vasi e fioriere, è possibile usufruire del Bonus Verde

Progetto di Massimo Semola, architetto paesaggista, http://www.massimosemola.it, http://www.progettazione-giardini-milano.it

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