Contenuti trattati
Le ortensie, piante comprese nel genere Hydrangea, sono molto apprezzate dal punto di vista ornamentale; ne esistono centinaia di specie e varietà caratterizzate da fioriture esplosive e da un’eleganza che poche piante posseggono. La maggior parte di queste piante, di tipo arbustivo, viene coltivata a formare cespugli singoli, prevalentemente isolati, in piena terra o in vaso. Esistono, tuttavia, alcune specie di ortensia caratterizzate da portamento rampicante. Hydrangea anomala, subspecie petiolaris è una specie meno diffusa di altre, ma costituisce un’ottima scelta per creare una spalliera in vaso sul balcone, dove lo spazio a disposizione non è molto, e solitamente lungo e stretto, addossato a una parete, dotato di griglia. Proprio in questo periodo, a fine inverno, in previsione dell’arrivo della primavera, è possibile acquistare la pianta in vivaio e metterla a dimora.
Infiorescenze a pannocchia e lunghi fusti
È una specie molto vigorosa, con fusto legnoso e a foglia caduca: con l’arrivo del freddo, in autunno inoltrato, la sua chioma cambia colore dal verde al giallo-arancione, e infine si spoglia completamente mettendo a nudo l’intrico dei rami.
Durante la stagione estiva, le foglie fitte di questa specie, ovali e lunghe 10-12 cm in media, andranno a creare una copertura verde di notevole bellezza, completata dalla presenza delle infiorescenze, che iniziano a comparire all’apice dei nuovi fusticini a partire dalla tarda primavera, per aprirsi e sfoggiare la loro bellezza fino a luglio inoltrato.
Si tratta di voluminose infiorescenze a pannocchia (o “corimbo”), larghe 20-25 cm, leggermente appiattite e lasse, composte da singoli fiorellini color bianco-crema: solitamente, quelli più esterni, caratterizzati da petali (o meglio, sepali) aperti più appariscenti, sono sterili, mentre i fiorellini più interni sono fertili.
Dove collocarla
Come tutte le specie appartenenti al genere Hydrangea, H.anomala petiolaris gradisce un’esposizione luminosa e semiombreggiata, adattandosi anche in zone di ombra. Un balcone con parete rivolta a Nord-Est (o anche solo a Nord), dunque, rappresenta la posizione perfetta per questa pianta. Meglio una posizione riparata dal vento, condizione che questa pianta soffre. Si tratta, comunque, di una specie molto rustica, che resiste anche a temperature fredde con valori al di sotto dello zero (fino a -20 °C).
La soluzione migliore consiste nel coltivare una singola pianta in una fioriera rettangolare lunga 60 cm, profonda almeno 40 cm. Al fine di creare una spalliera, è bene predisporre sulla parete del balcone una griglia piuttosto robusta e alta almeno 2 metri, per sostenere i rami semilegnosi di questa pianta. Per creare una parete verde, è necessario legare i rami alla griglia di sostegno man mano che si sviluppano dall’inizio della stagione, anche se questa specie è in grado di emettere radici avventizie lungo i suoi rami, con i quali si aggrappa ai sostegni presenti.
Il terriccio migliore
Le ortensie richiedono un substrato neutro o leggermente acido. Importante è garantire il giusto drenaggio ed evitare assolutamente ristagni idrici o condizioni di asfissìa radicale: sul fondo della fioriera è necessario mettere uno strato di materiale drenante costituito da ghiaia, argilla espansa o cocci.
Il terreno deve essere sempre leggermente umido, tuttavia, l’acqua eventualmente in eccesso troverà sfogo nei fori basali della fioriera: per facilitare lo sgrondo dell’acqua è utile sollevare la fioriera su piedini ed evitare l’utilizzo di sottovasi.
Ricordare la potatura
Hydrangea anomala petiolaris è una specie molto vigorosa che, se lasciata indisturbata, può allungare i suoi fusti per molti metri. Assolutamente necessaria, quindi, una vigorosa potatura, da eseguire subito dopo la fioritura, come per molte piante del genere Hydrangea.