Ficus, melograno, limone, olivo sono alcune tra le piante che possono essere moltiplicate facilmente con la tecnica della margotta. Riesce facilmente anche ai principianti, ma bisogna conoscere la tecnica.
La margotta è una tecnica di riproduzione utilizzata per ottenere nuove piante identiche alla madre e si ottiene facendo radicare un ramo ancora attaccato alla pianta. È un sistema che può essere messo in pratica anche dai principianti vista l’alta percentuale di attecchimento. La margotta si utilizza su piante adulte, molto spesso con un’età fisiologica avanzata, ed è indicata per riprodurre soprattutto ficus,melograno, limone e olivo, anche bonsai.
Se c’è caldo e umidità
I mesi migliori per eseguire la margotta sono luglio e agosto: questo perché è un periodo in cui si registrano alti valori di temperatura e di umidità, i fattori principali per la buona riuscita dell’operazione. Lo scopo è determinare la radicazione di un ramo lasciandolo attaccato alla pianta madre fino all’emissione delle nuove radici; tale legame garantisce il rifornimento d’acqua e di sostanze nutritive, facilitando la formazione e lo sviluppo del nuovo apparato radicale alla parte interessata. Prima di procedere procurarsi un coltellino da innesto ben affilato, un paio di forbici da giardinaggio, un foglio di plastica, sfagno (o in alternativa torba e sabbia in parti uguali) e nastro adesivo.
Come riprodurre piante con tecnica della margotta
1. Scegliere una porzione di stelo apicale oppure laterale, staccare le foglie e fare scivolare un manicotto di plastica sul fusto, chiuderlo alla base con po’ di nastro adesivo.
2. Ripiegare il manicotto verso il basso. Su un lembo di fusto eseguire un’incisione obliqua verso l’alto profonda 5 mm e lunga 5 cm.
3. Inserire un fiammifero al di sotto della parte superiore dell’incisione per tenerla sollevata, applicare sulla ferita polvere radicante.
4. Applicare un po’ di sfagno inumidito tra le pareti incise.
5. Togliere il fiammifero in modo che la parte superiore dello stelo incisa si richiuda sullo sfagno.
6. Mettere altro sfagno umido intorno alla zona incisa, tirare su il manicotto di plastica.
7. Riempire completamente il manicotto con sfagno umido in modo da formare una palla e chiudere con nastro adesivo l’estremità superiore.
8. Avvolgere un foglio d’alluminio attorno alla margotta, modellarlo in modo da farlo aderire per bene. Controllare con periodicità l’umidità dello sfagno e se necessario inumidirlo attraverso la parte superiore dopo avere tolto il nastro adesivo. La radicazione avviene in circa due mesi.
9. Quando saranno spuntate le nuove radici, tagliare il fusto alla base del manicotto con le cesoie e rimuovere la plastica.
10. La nuova pianta deve essere messa in un vaso di 13 cm di diametro contenente terriccio universale. Compattare per bene il terriccio attorno alla radici. Annaffiare e collocare il vaso in un luogo ombroso. Mantenere la pianta, per qualche settimana, in penombra bagnandola spesso. Una volta irrobustita, sistemarla nel luogo definitivo.