Tutti i gerani, genere Pelargonium, se ben curati e concimati regolarmente, adesso sono ancora fioriti nelle cassette sul balcone, nel pieno della loro bellezza.
È il momento di approfittare per riprodurre le piante più belle per via vegetativa, tramite talea. La pianta, infatti, ora è nel massimo della sua vigorìa: ha immagazzinato tutte le sostanze nutritive necessarie per affrontare il periodo di riposo invernale; i suoi fusti sono vigorosi e nelle condizioni perfette per costituire il materiale di partenza per ottenere una nuova piantina. I vantaggi della propagazione per talea sono molteplici: oltre alla facilità di esecuzione, alla elevata percentuale di riuscita e ai tempi brevi necessari per ottenere una pianta nuova, questo tipo di propagazione permette di ottenere esemplari identici a quelli di partenza, in particolar modo con fiori di uguali dimensioni e colore.
1. Una volta individuata la pianta che si vuole riprodurre, è necessario prelevare il materiale di propagazione. Con una forbice dalle lame ben pulite e affilate, si prelevano una o più porzioni di fusticino. Bisogna scegliere fusti ben turgidi e sani, privi di imperfezioni e segni di malattia. Una talea è costituita da una porzione di fusto lunga circa 10-12 cm e dotata di 3-4 nodi. Meglio scegliere una porzione apicale di fusto, priva di fiori.
2. Le foglie inserite sui nodi basali vengono asportate, mentre viene lasciato solo il germoglio apicale con il paio di foglioline più alte. Il taglio basale della talea viene eseguito in maniera obliqua, subito al di sotto del nodo più basso, così da avere una maggiore superficie radicante. Per stimolare e facilitare la radicazione delle talee, è consigliabile ricorrere all’utilizzo di un prodotto radicante (può essere in forma di polvere o liquido), reperibile presso un centro giardinaggio: si tratta di ormoni rizogeni che hanno la funzione di accelerare e facilitare lo sviluppo di radici nella porzione basale delle talee. Si procede seguendo le dosi e le indicazioni consigliate sull’etichetta del prodotto. Nel caso di ormone rizogeno in polvere (simile nell’aspetto al borotalco), è sufficiente immergervi la base della talea, così che la polvere aderisca bene. Nel caso di prodotto liquido, invece, questo dovrà essere diluito in acqua alle dosi indicate in etichetta; la porzione basale della talea verrà quindi mantenuta immersa in questa soluzione per circa un giorno, tempo necessario perché venga assorbita dai tessuti della talea.
3. Quindi ogni talea viene interrata per i due nodi più bassi in un singolo vasetto, del diametro di 6-8 cm. Come substrato si utilizza terriccio di tipo universale miscelato a sabbia grossolana (in ragione di un quarto del volume), così da renderlo più morbido e drenante. La terra attorno alla talea viene premuta bene, per farla aderire ai suoi tessuti. Infine si bagna, in modo da mantenere il terriccio leggermente umido. I vasetti con le talee vengono riposti e conservati in una posizione semiluminosa e calda, mantenendo il terreno sempre leggermente umido, ma non zuppo di acqua, per evitare che si sviluppino marciumi a livello basale che potrebbero impedire il corretto attecchimento e lo sviluppo delle radici.
4. Lo sviluppo del germoglio apicale e l’emissione di nuove foglioline indicano che la talea è attecchita e ha radicato; in genere questo avviene dopo circa 4 settimane. Ora le nuove piantine, ottenute tramite talea, sono avviate verso il loro sviluppo: i mesi che seguono sono l’anticamera dell’inverno e, entro novembre, le nuove piantine dovranno essere poste al riparo dal freddo. A primavera potranno essere trasferite in vasetti un pochino più grandi, dove proseguiranno il loro sviluppo e dare origine a piante rigogliose.