Pelargoni per le fioriere più colorate dell’estate

Chiamati comunemente gerani, i Pelargonium sono a tutti gli effetti piante intramontabili, quelle che nemmeno l’avvento delle specie più fiorifere è riuscito a scalzare. Oggi l’offerta è ampia e di pregio e le piante sono coltivate per durare negli anni.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 21/06/2022Aggiornato il 25/07/2024
pelargonium

Sinonimo di estate, Pelargonium, chiamato comunemente “geranio” (perché fa parte della famiglia delle Geraniaceae) o “pelargone”, si trova in commercio in infinite specie e varietà, diverse per portamento, colore e forma dei fiori e delle foglie. Per la maggior parte, i pelargoni sono scelti per il colore acceso delle corolle, ma esistono varietà caratterizzate soprattutto dal profumo e altre con vegetazione colorata a contrasto. È importante riconoscere le caratteristiche delle differenti varietà e sapere come prendersene cura, dall’acquisto alla messa a dimora.

Guida all’acquisto e prime cure

Nel momento in cui ci si trova davanti al bancale pieno di vasetti, non bisogna avere fretta: le piante devono essere selezionate con calma. Sceglierle sempre una a una, anche da diversi espositori, per avere piante uniformi in pieno sviluppo, con molti boccioli e non già in piena fioritura, con fusti vigorosi, internodi corti, vegetazione folta e sana priva di colorazioni anomale, macchie o segni di attacchi parassitari, privi di cicatrici che denuncino tagli a carico della struttura o, ancora, una spogliazione già in atto nella parte basale.

Per ottenere in breve risultati soddisfacenti, all’acquisto è meglio scegliere soggetti con vasi di buona dimensione (10 cm di lato o 12 cm di diametro), anche se il costo può essere maggiore dal 30 al 50% rispetto ai contenitori più piccoli. Per il trasporto, porre le piante in scatole e cassette al posto dei sacchetti di plastica, per rovinarle il meno possibile. In base all’età della pianta, dopo l’acquisto si valuterà se trasferirla subito in un contenitore più grande oppure no.

Spesso, nei vivai di produzione o di crescita, le piante in vendita sono state appena invasate e quindi necessitano di essere lasciate indisturbate per un paio di settimane prima di subire un nuovo trapianto: questo vi verrà sicuramente detto. Se si acquista in un garden o supermercato, questa informazione non può essere disponibile. Occorre quindi valutare da soli se si tratta di un nuovo impianto (terreno pesante, umido, senza radici che escono dai fori di fondo), oppure se la pianta è già in vaso da tempo (il terreno sarà più compatto, chiaro, leggero e dilavato in parte). Nell’attesa di mettere i pelargoni nella loro dimora definitiva, porre le piante in ombra e bagnarle ogni giorno, ma con moderazione. 

 

I più belli dell’estate 2022

Pelargonium-Graziosa-Arlequin

Pelargonium Graziosa Arlequin

I pelargoni della serie Graziosa, selezionati dal tedesco Kühne incrociando pelargoni zonali e P. crispum, offrono fiori molto grandi, specie se paragonati alle dimensioni contenute della pianta. Alti 20 cm e larghi 25 cm, molto uniformi e ben ramificati, queste piante hanno fogliame denso e fiori intensamente colorati. Inoltre, hanno la caratteristica specifica di riprendersi più rapidamente degli altri dopo la pioggia. Sono molto precoci e anticipano le altre varietà di circa due settimane.

Pelargonium-Ardens

Pelargonium Ardens

Vincitore del Award of Garden Merit (prestigioso riconoscimento della British Royal Horticultural Society) è il Pelargonium ardens, che tutti riconoscono dopo averlo visto una volta soltanto, perché il suo colore è unico e irripetibile. I fiori piccoli, venati e impreziositi da particolari più scuri, portati da lunghi steli che si elevano leggeri sopra il cespo basale di foglie, sono rosso vermiglio, intenso e luminoso, dall’aspetto vellutato, delicato e allo stesso tempo di grande carattere. Le foglie grigio argento sono a margine frastagliato e formano un’affollata rosetta basale. Si tratta di un pelargonio davvero particolare, perché è pianta tuberosa ottenuta ibridando P. lobatum x P. fulgidum.

Pelargonium-Prince-of-orange

Pelargonium Prince of Orange

‘Prince of Orange’ è uno fra i pelargoni profumati più conosciuti. Spesso utilizzato sui davanzali come pianta barriera per scoraggiare l’ingresso di insetti fastidiosi come le zanzare, è un pelargonio di media taglia, ben fogliato e vigoroso, dai fiori di colore rosa chiaro. Il profumo che emanano le piccole foglie a margine seghettato ricorda l’arancio. Porre la pianta anche in un punto di passaggio o su un tavolino e strofinarne le foglie fra le dita diventerà presto un’abitudine; per profumare un ambiente si può ritirare in casa per qualche ora.

Pelargonium-Sweet-Mimosa

Pelargonium ‘Sweet Mimosa’

Chi desidera un pelargonio profumato di grande taglia potrà scegliere ‘Sweet Mimosa’, pianta di incredibile vigoria, capace di superare con facilità il metro di altezza e raggiungere i 150 centimetri. Il profumo delle foglie, di difficile definizione, è dolce e piacevole. I fiori, in forma classica, sono semplici, grandi e di colore rosa confetto con particolari più scuri in risalto. La crescita è cespugliosa, le foglie sono di colore verde con evidente tomentosità che gli conferisce un riflesso grigio. Sono pentalobate, piuttosto incise, con margine riccamente seghettato.

Pelargonium-Torento

Pelargonium ‘Torento’

Profumano di zenzero le foglie del Pelargonium ‘Torento’ che, dalla primavera, fiorisce in colore malva chiaro, posto in risalto dal reticolo di venature color vinaccia intenso che compaiono nella parte prossimale di ogni petalo. Pianta compatta, ma non serrata, forma cespugli quasi sferici con altezza e diametro paragonabili, intorno ai 50 centimetri. Si utilizza con successo tanto in vaso quanto in piena terra, perché vigorosa e poco esigente. Le foglie di colore verde scuro sono reniformi con margine seghettato.

Pelargonium-Brunswich

Pelargonium ‘Brunswich’

Pianta adatta per grandi cassette da porre a terra sul terrazzo, ma anche intorno casa, Pelargonium ‘Brunswick’ forma grandi cespugli vigorosi, che portano foglie trilobate di colore verde intenso. Il profumo rilasciato dalle foglie è speziato e intrigante, con una nota dominante di cedro. I fiori, che si aprono fino all’arrivo dei primi freddi, sono di colore fucsia con marcature scure, più evidenti nei due petali superiori. L’altezza varia molto, spaziando dai 50 ai 120 centimetri.

Pelargonium-Purple-Stripe

Pelargonium ‘Purple Stripe’

Di grande impatto visivo è Pelargonium Aristo® ‘Purple Stripes’ con fiori bianco ghiaccio caratterizzati da linee, “stripes” appunto, di colore porpora marcato, a volte così scuro da virare al viola e tendere quasi al nero. La serie Aristo® offre piante compatte, fiorifere e precoci, molto affidabili, con fiori grandi ma non grandissimi. La forma del fiore è semplice e romantica e, per chi è ancorato al vecchio modello del fiore dei gerani zonali, può essere confuso con altro. Ha foglie che ricordano quelle delle viti. Tollera il caldo meglio dei classici gerani imperiali.

Pelargonium-Elegante

Pelargonium ‘Elegante’

‘L’Elegante’ è un pelargonio del tipo “geranio edera”, ibrido di P. peltatum, introdotto intorno al 1860. Ha due particolarità che ne fanno un vero e proprio soggetto da collezione: le foglie variegate sui toni del bianco crema e del rosa sono perenni sempreverdi, mentre i fiori sono singoli, di colore bianco. Adatto a essere coltivato in basket appesi e in posizione luminose, evitando il pieno sole, raggiunge un’altezza di poco superiore ai 10 centimetri per poi decombere elegantemente oltre il bordo del contenitore. Le foglie simili a quelle dell’edera e sono cerose, piacevoli al tatto e sempre consistenti.

Pelargonium-Misty-Morning

Pelargonium ‘Misty Morning’

‘Misty Morning’ è un Pelargonium grandiflorum, dalle corolle bianche soffuse di rosa e arancione, con petali grandi e arrotondati, molto decorativi. Ha foglie coriacee e frastagliate. Resiste meglio degli altri al freddo e, per questa ragione, inizia a fiorire con circa un mese di anticipo. Raggiunge un’altezza e una larghezza di 40 cm e mostra una buona capacità di rifiorire anche dopo il picco (tra aprile e giugno). Può essere utilizzato con successo anche in posizioni che ricevono il sole diretto poche ore al giorno, perché fiorisce comunque.

Pelargonium-Eileen-Posten

Pelargonium ‘Eileen Postle’

Altro pelargonio che ha ottenuto il prezioso riconoscimento della RHS è ‘Eileen Postle’, varietà molto fiorifera con corolle arrotondate sui toni del ciliegia, caratterizzato da venature più scure nei petali superiori. Pianta compatta e di dimensioni modeste, in genere 30 cm di altezza, ha crescita lenta e resta facilmente negli spazi assegnati, qualità che nelle località con climi caldi la fa inserire nelle bordure di perenni. I fiori sono insolitamente grandi, se rapportati alla dimensione della pianta e ne basta anche un unico vaso su una mensola per ottenere un colpo di colore intenso. È un ibrido ottenuto da incroci ripetuti. 

Preparare una fioriera con i “gerani”

Per mettere più piante in un solo grande contenitore occorre considerare lo spazio che occuperanno a pieno sviluppo, così da creare un effetto ricco e pieno, senza raggiungere un eccessivo affollamento che porterebbe alla sopravvivenza solo dei soggetti più vigorosi. Se si usano pelargoni ricadenti del tipo parigini, basta distanziarli di 30 cm e porli in linea. Per i zonali e altri pelargoni a portamento eretto e cespuglioso, perché le piante non si ombreggino una con l’altra e si spoglino, occorre una distanza pari a quella del massimo sviluppo o del 10-20% inferiore. Un buon accorgimento, utilizzando cassette larghe 30 centimetri, è non porre le piante tutte sulla stessa linea, ma sfalsate, una più avanti l’altra più indietro, così da aumentare le distanze. Per esempio, in una vasca di 80 cm, si pongono tre piante: una sul fronte a metà, due dietro negli angoli, creando anche un contrasto di colori, se scelti in due tonalità diverse.

Preparare il vaso singolo

Scegliere un vaso doppio rispetto a quello di acquisto, preparare una buona miscela utilizzando un terriccio specifico per piante da fiore a cui aggiungere fertilizzanti a lento rilascio, così da assicurare alle piante stesse tutto il necessario per i primi tre mesi di coltivazione. Se le radici hanno già avvolto tutta la zolla e formano una tela così fitta da far pensare che anche nel nuovo contenitore non si espanderanno, occorre adesso aprirle delicatamente. Posizionare la zolla in modo che fra questa e il bordo del vaso resti uno spazio libero di 3-4 cm. Al momento della bagnatura, allagare tutto il terriccio e non un punto soltanto. Considerare sempre il rapporto fra chioma sviluppata e contenitore: questo dovrà essere in grado per volume, peso e base di appoggio, di garantire stabilità, anche in caso di pioggia e di vento.

Le cure per i pelargoni

Acqua e concime

Pur avendo esigenze diverse da specie a specie, i pelargoni devono essere bagnati con moderazione ma in modo regolare, per garantire un’umidità costante, sempre senza ristagni. I pelargoni devono essere sostenuti con fertilizzanti specifici, quando l’effetto dei prodotti utilizzati all’inizio e mescolati al terriccio si esaurisce.

Terriccio 

Il terriccio ideale per i pelargoni deve avere due caratteristiche inderogabili: drenaggio efficiente e struttura soffice. Per ottenerle, a un substrato generico per fiori, aggiungere sabbia a granulometria grossa, così da ridurre il rischio di ristagno. Sul fondo del contenitore, porre uno strato di 2 cm di argilla espansa, che impedisce alle radici di toccare l’acqua, anche in caso di ristagno.

Pulizia e controllo sanitario

Occorre anche ripulirli dal secco (foglie e fiori) e gradiscono il terriccio smosso, per evitare che, a causa delle continue bagnature, si compatti. In più, a metà della stagione estiva, quando il piede si scopre, hanno bisogno di almeno un’aggiunta di nuovo terriccio.  Fare attenzione ad eventuali attacchi della temibile farfallina del geranio, Cacyreus marshalli, che depone le uova all’interno dei fusti poi le larve si nutrono scavando gallerie e in poco tempo la pianta soffre e dissecca. 

In autunno bisogna ritirarli

Prima che le temperature si avvicinino troppo allo zero, occorre valutare se tenere o buttare le piante. Le più preziose e belle devono essere spostate in luogo luminoso e ventilato, continuando a bagnarle con moderazione. 

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