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Avere un balcone variopinto e curato anche nella stagione fredda è possibile: basterà scegliere le piante più adatte, fare attenzione alle loro esigenze e dedicare loro le cure necessarie. In molti casi si tratta comunque di piante abbastanza rustiche e resistenti, che richiedono poche cure, soprattutto nel periodo invernale quando le annaffiature in genere devono essere ridotte.
Tra le piante più adatte a creare macchie di colore sul balcone con i loro fiori, le loro bacche o il loro fogliame variopinto ci sono ad esempio l’osmanto, la skimmia, la nandina, il bosso, gli ellebori, le bergenie, l’agrifoglio, l’erica e il cavolo ornamentale.
Glicine
Per quanto possa sembrare insolito, il consiglio è quello di acquistare un glicine da far crescere su una pergola leggera di metallo.
Un glicine così coltivato, nei mesi caldi darà una fioritura ricca e profumata e garantirà alle piante un riparo dal sole nelle ore più calde delle giornate estive. In inverno conserverà la sua funzione decorativa grazie ai rami attorcigliati e nodosi che non solo sono belli da vedere, ma possono anche offrire un supporto a cui appendere decori natalizi fatti con pigne, agrumi, palline e fiori essiccati.
Il glicine andrà posto in un contenitore grande e profondo, almeno 60 cm di lato, con un’altezza utile di 80 cm. Ponete fin da subito un sottovaso grande e profondo che possa contenere l’acqua che il terreno non trattiene immediatamente ma che sarà riassorbita in breve tempo.
Osmanto
Come il glicine, anche l’osmanto deve essere posto in un vaso capiente.
Gli Osmanthus sono apprezzati per il loro habitus sempreverde, per la bassa manutenzione e per la crescita lenta che permette alla pianta di restare per molto tempo entro gli spazi progettuali assegnati ricorrendo a semplici spuntature. Fioriferi, discretamente resistenti al freddo, molto resistenti al caldo e di poche pretese, trovano spazio nei giardini ma si prestano a essere coltivati in vasi di grandi dimensioni per l’arredamento verde di terrazze e balconi.
Per il balcone fiorito in invernoè perfetto Osmanthus fragrans, originario di Cina e Giappone, che ha una doppia fioritura, primaverile e autunnale. I piccoli fiori bianco crema, molto profumati, come il nome suggerisce, contrastano con le foglie lucide, di forma ovale e cuoiose al tatto.
Skimmia
Si tratta di un arbusto a foglia sempreverde, caratterizzato da dimensioni contenute, da una crescita molto lenta e da una elevata rusticità: è quindi perfetto per il balcone fiorito.
Grazie al suo folto fogliame, contribuisce a dare un senso “di pieno”, non semplice da ottenere sul balcone fiorito d’inverno. L’unica attenzione è quella di spostare i vasi all’ombra a partire dalla primavera inoltrata perché il troppo sole, unito ad acqua dura, può causare una clorosi delle foglie difficile da recuperare.
Le piante in vaso sono meno resistenti al freddo di quelle poste in piena terra; a soffrirne non saranno tanto le foglie quanto gli apparati radicali. Per questa ragione i vasi posti all’esterno devono essere protetti dal gelo introducendoli in portavasi ampi in cui porre un’intercapedine isolante, ad esempio paglia o cartone non pressato.
Nonostante le temperature basse, la pianta mantiene il suo metabolismo, seppure ridotto, e consuma acqua, ragione per cui è necessario bagnarla anche durante l’inverno. La crescita lenta consente alle piante di mantenere per molto tempo il disegno originario senza ricorrere a drastiche potature.
Nandina domestica
La nandina è un arbusto perenne sempreverde originario di Cina e Giappone, adatto a vivere in regioni a clima temperato perché teme il freddo dell’inverno. La sua resistenza sul balcone fiorito non è da sottovalutare, perché in Pianura Padana ha dimostrato di sopportare senza morire gli inverni degli ultimi anni, pur riportando danni alle foglie.
Il portamento eretto è simile a quello di un bambù, ma le foglie sono foglie composte: ognuna si compone di due o tre foglioline di forma lanceolata (bi o tripennate), appuntite all’apice, con margine liscio. Una fogliolina può raggiungere gli 8 cm di lunghezza. Si muovono a ogni minimo soffio di vento creando un piacevole effetto.
Interessante è la gamma di colori che la stessa pianta offre durante l’anno: in primavera le nuove foglie sono macchiate di rosso, in estate diventano verdi, mentre in autunno virano al porpora. I fiori bianchi che si aprono a luglio sono seguiti al termine dell’estate da una cascata di frutti di colore rosso acceso che restano sui rami per molto tempo, spesso per tutto l’inverno.
Buxus sempervirens Globosa
Si tratta di una varietà di bosso dalle foglie di forma allungata color verde scuro brillante e con una forma già naturalmente sferica. Come tutti i bossi ha in rusticità, adattabilità e resistenza alle potature ripetute i suoi punti di forza.
Le foglie sono opposte e soggette a un lento rinnovo, così che è normale trovarne di secche ai piedi della pianta. I fiori gialli e poco appariscenti ma capaci di richiamare numerosissimi insetti, compaiono in aprile.
Per mantenerlo ordinato occorrerà potarlo a sfera: è più facile di quanto si possa pensare perché la nuova vegetazione, di colore chiaro, tenera e fresca al tatto, si distingue facilmente da quella vecchia, scura e di consistenza coriacea. Questo viraggio di colore rappresenta il limite sotto al quale è bene non scendere. Bisogna quindi eseguire tagli leggeri, senza avere la pretesa con il primo passaggio di arrivare al livello definitivo; meglio ripassare sulla stessa superficie più volte, così da armonizzare la superficie e la profondità di tutta la sfera.
Ellebori
Tra le molte scelte possibili per avere un balcone fiorito in pieno inverno, gli ellebori (o Rose di Natale) offrono molte varietà di colori e forme diverse, accomunate da una rifiorenza elevata, da lunga durata dei singoli capolini e da una buona rusticità, in particolare per la serie a marchio registrato HGG, Helleborus Gold Collection.
Al momento dell’acquisto bisognerebbe avere l’accortezza di travasare subito le piante in un vaso di dimensioni almeno doppie, utilizzando un terriccio il più possibile simile a quello di bosco, quindi ricco di sostanza organica in parte indecomposta, capace di trattenere umidità. Si possono mescolare in parti uguali terriccio per piante acide, compost o suo terricciato, e terriccio con componente argillosa.
Pink Frost è un elleboro ibrido interspecifico ottenuto dall’incrocio con Ballardiae, caratterizzato da elevata vigoria che si adatta alla coltivazione in vaso purché si utilizzino grandi contenitori. Le foglie sono di colore scuro, lobate e con apice acuminato. La consistenza coriacea le rende adatte a sopportare i danni da freddo, inoltre restano vive anche dopo una lunga permanenza sotto la neve. I fiori sono grandi e dalla corolla semplice, da 4 a 8 cm di diametro, con boccioli chiari che all’apertura si presentano rosa per virare a maturità verso il granata. Iniziano a fiorire nel mese di gennaio.
Bergenie
L’inverno regala a queste piante un ruolo da protagoniste sul balcone fiorito perché, mentre le altre piante sono quiescenti, queste ritrovano splendore e salgono a fiore.
Le grandi foglie lucide e coriacee, che il freddo ha orlato di toni rossastri, riempiono i vasi fin quasi a traboccare, regalando, anche grazie alla loro carnosità, un’immagine di ricchezza. Si adattano a tutti i tipi di terreno e durante l’estate preferiscono posizioni ombreggiate o parzialmente ombreggiate. Si tratta di piante resistenti che non richiedono grandi cure: tra queste ci sono la rimozione dello scapo al termine della fioritura, la pulizia dei cespi dalle foglie morte senza strapparle ma tagliandole alla base, la divisione dei cespi in ottobre quando iniziano a forzare i vasi, bagnature moderate e in autunno un poco di terricciato di letame maturo per apportare nutrimento in modo equilibrato e a lento rilascio.
Agrifoglio
L’agrifoglio (Ilex aquifolium) è una pianta molto amata in inverno grazie alle sue foglie lucide e coriacee, spesso bordate di spine, e alle bacche rosse vivaci che maturano proprio durante la stagione fredda. Questa specie è ideale per balconi invernali poiché è resistente al gelo e richiede poche cure. Preferisce un’esposizione luminosa ma non troppo diretta, specialmente in estate quando il sole può bruciare le foglie.
Coltivare l’agrifoglio in vaso è semplice: è sufficiente scegliere un contenitore profondo con terriccio ben drenato e ricco di sostanza organica. Innaffiate moderatamente durante l’inverno, aumentando la frequenza nei periodi più caldi. In estate, proteggete la pianta dal sole diretto e mantenete il terreno leggermente umido. Potete anche usare l’agrifoglio come base per piccole decorazioni natalizie.
Erica
L’erica (Calluna vulgaris) è una delle regine del balcone invernale grazie alla sua fioritura abbondante e ai colori che spaziano dal bianco al rosa intenso fino al viola.
Questa pianta perenne ama il clima fresco e prospera in terreni acidi, ben drenati e ricchi di torba. Sul balcone, l’erica si adatta bene sia a zone di mezz’ombra sia a esposizioni più soleggiate, purché i raggi solari non siano troppo intensi nei mesi estivi. In inverno le annaffiature devono essere limitate, giusto per evitare che il terreno si asciughi completamente. In estate, invece, è fondamentale innaffiare con maggiore regolarità e posizionare la pianta in una zona fresca e ventilata per evitare stress da calore. L’erica può essere utilizzata anche come elemento decorativo in composizioni con altre piante invernali.
Cavolo ornamentale
Il cavolo ornamentale (Brassica oleracea) è una scelta originale per un balcone fiorito in inverno. Le sue foglie arricciate colorate di verde, bianco, rosa o viola, creano un bell’effetto scenografico anche nei mesi più freddi.
Si tratta di una pianta che non teme il freddo e che, anzi, migliora la vivacità dei colori con l’abbassarsi delle temperature. Per coltivarlo in vaso bisogna scegliere un terriccio universale ben drenato e posizionare il vaso in una zona luminosa, anche in pieno sole. Le annaffiature devono essere regolari ma non eccessive, evitando ristagni idrici che possono danneggiare le radici. Durante l’estate il cavolo ornamentale può soffrire il caldo intenso, quindi è consigliabile spostarlo in una posizione ombreggiata e ventilata.
Cure delle piante in inverno
Se acquistate piante per il balcone fiorito d’inverno, la prima cosa da fare è provvedere subito al rinvaso, lavorando all’interno o nelle ore più calde della giornata per non esporre le radici all’aria gelida. In questo modo si potrà risolvere lo squilibrio che spesso esiste fra il volume della chioma e la grandezza della zolla di terra, intesa come spazio all’interno del quale le radici non possono svilupparsi oltre il limite imposto.
Pacciamate anche il terriccio in modo da incrementare ulteriormente la resistenza al freddo. Se si tratta di vasi piccoli, fasciateli con almeno tre strati di cartone con anima ondulata e poneteli in un portavasi.
Bagnate sempre con parsimonia, nelle ore più calde della giornata, eliminando sempre l’acqua che si accumula nei sottovasi subito dopo la bagnatura. Prima di farlo saggiate il terriccio, che non deve mai essere asciutto ma leggermente fresco.
In previsione di un’ondata di gelo, con temperature al di sotto dei –5/-8°C, togliete i vasi dalla ringhiera, avvicinateli alla parete e copriteli con tessuto non tessuto.
Le piante private di luce possono resistere due giorni senza riportare danni, mentre basta un’esposizione di un’ora a temperature al di sotto del limite di sopravvivenza per riportare danni talvolta irreparabili, se non letali.
La giusta esposizione
Posizionare le piante in maniera accorta le aiuterà a resistere meglio sia al gelo invernale sia al caldo estivo. Piante come glicine e osmanto, ad esempio, possono essere collocate a ovest, il lato in cui il sole tramonta, in modo da ombreggiare le altre piante durante il periodo estivo.
Sul lato est, quello da cui sorge il sole, si possono invece collocare piante che non siano in grado di schermare il sole, ma che lascino filtrare i suoi raggi. Questo è particolarmente importante in inverno, periodo in cui le piante hanno bisogno di ricevere tutta la luce possibile perché le giornate sono più brevi e la radiazione solare è meno intensa. Si possono porre in questa posizione, ad esempio, le skimmie, che nella stagione invernale portano bacche e boccioli, che si possono intervallare con vasi di edera variegata.
A sud si possono invece collocare le piante sulle balconette, nei vasi lungo la ringhiera si possono posizionare la nandina, sfere di bosso, eriche di diversi colori, vasi di elleboro e bergenie dalle grandi foglie decorative, che poi fioriranno a marzo.