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Plumeria, anche chiamata “pomelia”, o “frangipane” è una pianta di origine tropicale dai fiori grossi e vivacemente colorati. Le condizioni climatiche del Sud Italia sono particolarmente favorevoli alla coltivazione di questa pianta: sono soleggiate e calde (la pianta sopporta temperature minime di 10°C), proprio come quelle dei Paesi d’origine. In particolare, la “pomelia” è uno dei simboli della città di Palermo, dove viene coltivata in vaso sui balconi per la bellezza dei suoi fiori, carnosi, profumatissimi e dai colori delicati.
Fiori inaspettati
Le specie di Plumeria (genere appartenente alla famiglia delle Apocynaceae) esistenti non sono molte: una decina in tutto, differenti principalmente per il colore del fiore. Due sono quelle maggiormente diffuse da noi: Plumeria alba e Plumeria rubra.
Si tratta di grossi arbusti decidui, che possono raggiungere l’altezza di 6 m (non oltre i 2 m se coltivate in vaso), con fusti di consistenza carnosa. Le loro foglie sono semplici, ovali a margine liscio, di un brillante colore verde scuro, molto lunghe (fino a 50 cm).
Ma l’aspetto più apprezzato sono i fiori, imbutiformi e leggermente appiattiti, composti da 5 petali vistosi di consistenza carnosa e molto profumati (con l’eccezione di quelli di Plumeria inodora e Plumeria pudica). I colori variano dal classico bianco-crema, al giallo, arancione, rosa o rosso porpora. Nella parte centrale presentano una macchia sfumata gialla. Il diametro dei fiori varia dai 6 ai 10 cm; si aprono durante l’estate, fino all’inizio dell’autunno, riuniti numerosi (fino a 30 fiori) in mazzetti terminali.
La posizione giusta della plumeria in vaso
Il vaso della plumeria deve essere esposto al sole, anche se, in questo periodo di piena estate, è preferibile un pochino di ombra almeno nelle ore più calde del giorno. La pianta si adatta bene anche nelle località con aria salmastra, ma è importante che sia sempre riparata dal vento, poiché i suoi rami sono abbastanza delicati e si potrebbero rompere con facilità.
Per proteggere i giovani apici vegetativi delle piante tenute all’aperto, anticamente a Palermo si usava coprirli con i gusci delle uova.
Esigenze modeste
La Plumeria gradisce terreni moderatamente fertili e soprattutto ben drenanti, poiché soffre i ristagni idrici. Sono quindi perfetti terreni sciolti, anche leggermente sassosi.
Interventi irrigui sono necessari durante tutto il periodo vegetativo, lasciando asciugare il terreno tra una bagnatura e la successiva. In questo periodo, inoltre, per tutta l’estate, è bene concimare la pianta, in media ogni 15 giorni, con un prodotto specifico per piante fiorite (ricco in potassio), seguendo le dosi indicate nell’etichetta: in questo modo si stimola e intensifica la formazione dei fiori.
Si riproduce facilmente
La riproduzione della Plumeria può essere eseguita con notevole facilità per talea, utilizzando una porzione di fusto o ramo semilegnoso, da inserire in terra a primavera: l’attecchimento e lo sviluppo della giovane pianta, identica a quella d’origine, avverrà nel corso dell’estate.
Attenzione a maneggiarla
Un’accortezza è necessaria quando si maneggia una pianta di Plumeria: è sempre meglio indossare un paio di guanti, poiché i suoi tessuti contengono un lattice colloso, velenoso per ingestione e irritante al tatto, emesso dalle ferite quando, ad esempio, si stacca una foglia o un fiore!