Proteggere dal freddo le piante in vaso

Con l'avvicinarsi della stagione invernale è necessario proteggere le piante in vaso presenti sui terrazzi, sui balconi e in giardino.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 13/12/2014Aggiornato il 13/12/2014
protezione piante in inverno

Per valutare la resistenza al freddo dell’inverno delle nostre piante bisogna prendere in considerazione diversi fattori:

  • la provenienza geografica originaria della specie (le tropicali devono essere riparate in ambienti protetti).
  • Il tipo di freddo comune nella nostra zona: il freddo secco, cioè con bassa percentuale di umidità, di norma è meglio sopportato dai vegetali; invece un freddo anche non intenso ma con alti gradi di umidità dell’aria può produrre maggiori danni.
  • La presenza di acqua nel terreno, infatti gelate o periodi di freddo che seguono piogge e quindi con terreni intrisi d’acqua creano maggiori danni rispetto a gelate con terreni asciutti. La presenza di copertura nevosa in alcuni casi attenua gli effetti del rigore del clima, mentre in altri può causare danni meccanici alle fronde, specie se bagnata e pesante.
  • Lo stato fisiologico in cui si trovano le piante quando arriva il freddo. Una pianta che subisce un freddo intenso nel pieno dell’inverno lo supera indenne; molto meglio di quando subisce un freddo anticipato perché i tessuti non sono completamente lignificati, oppure un freddo tardivo (all’inizio della primavera) momento nel quale la pianta ha già cominciato la sua attività vegetativa e quindi la linfa ha già ripreso a circolare nei tessuti.

Le dimensioni del vaso

Le piante in vaso soffrono il freddo molto di più rispetto alle piante in piena terra perché il suolo profondo ha una notevole inerzia termica, rimane più tiepido rispetto all’aria e rilascia lentamente il calore assorbito. Nei vasi invece, soprattutto se il contenitore è piccolo e il volume della terra è ridotto, l’apparato radicale (la parte della pianta più sensibile) subisce forti e dannose escursioni termiche.

Se potete, spostatele all’interno

Le piante più delicate vanno portate all’interno dell’appartamento, sulle scale o in locali minimamente riscaldati, ma con buona illuminazione e con temperature costanti e senza correnti d’aria. Un ricovero ideale dovrebbe avere una temperatura compresa tra 5 e 10°C. Tenete presente che quanto più è luminoso il locale quanto maggiore deve essere la temperatura e viceversa.

Prima di ritirarle, potatele riducendo la vegetazione di circa la metà, eliminando tutti i rami deboli, o attaccati da parassiti. Questa operazione ha lo scopo di far circolare al meglio l’aria all’interno della chioma per evitare l’insorgenza di malattie fungine. Tuttavia non esagerate sia per non stimolare la vegetazione a un risveglio anticipato, sia perché una chioma fitta garantisce una maggiore protezione dal freddo.

Sette consigli per le piante che rimangono all’aperto

  1. Se potete spostate le piante sul lato sud del balcone, collocando al di sotto del vaso, una lastra di polistirolo che funge da isolante.
  2. Disponete i vasi contro un muro, piuttosto che vicino alla ringhiera. In questo modo si sfrutta il calore accumulato durante il giorno, che il muro cede durante la notte. Inoltre le piante sono più riparate nei confronti delle piogge.
  3. Mantenete il terreno asciutto e controllate molto le innaffiature, che dovranno essere limitate al massimo, ricordatevi che l’acqua crea maggiori danni quando è in eccesso, piuttosto che quando è in carenza.
  4. Se le piante sono esposte all’acqua piovana, togliete il sottovaso per evitare pericolosi ristagni.
  5. In caso di piante particolarmente delicate, sistemate il vaso all’interno di un contenitore più grande e riempite l’intercapedine con materiali coibentanti quali paglia, foglie secche, polistirolo in granuli.
  6. Preferite una collocazione a terra dei vasi piuttosto che su mensole per evitare un’esposizione maggiore al freddo.
  7. Mettete un telo protettivo del tipo ‘tessuto non tessuto’ attorno alle piante e fermatelo al di sotto del vaso stesso per evitare che venga strappato dal vento. Non utilizzate, se potete, teli in polietilene perché non consente la traspirazione delle foglie e si forma all’interno la condensa, molto dannosa per le piante in genere.

Attenzione agli attacchi parassitari

Se potete ricoverare le piante in un luogo protetto, prima di trasferirle controllate il loro stato sanitario. Fate particolare attenzione ai gerani che non presentino attacchi di nottue; in caso di presenza di queste larve defogliatrici occorre rimuoverle per evitare di trovarsi con le piante defogliate in breve tempo, una volta portate nei ricoveri invernali. Stessa cosa per gli agrumi e le lantane che possono avere in corso attacchi di aleurodidi, nota anche come mosca bianca. In questo casi potate le parti infette prima di ricoverarle.

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