Proteggere le piante rampicanti del terrazzo

Molte piante rampicanti presenti sul terrazzo non sono in grado di resistere al vento e al freddo dell'inverno. Ma poiché sono legate ai tralicci non possono essere spostate al riparo, in serra o all'interno dell’abitazione. Diventa quindi fondamentale provvedere alla loro protezione sul terrazzo.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 05/10/2019Aggiornato il 05/10/2019
Proteggere le piante rampicanti del terrazzo

Molte delle piante rampicanti che in estate regalano colori e profumi al terrazzo, con l’arrivo dell’inverno non sono in grado di resistere al vento e al freddo. Essendo questi esemplari legati, per loro natura, a sostegni ancorati ai muri o a tralicci più o meno mobili, non possono essere spostati al riparo, in serra o all’interno dell’abitazione. Diventa quindi fondamentale provvedere alla loro protezione sul terrazzo, in particolare a quella del vaso che racchiude il complesso apparato radicale.

Piante rampicanti più resistenti

Alcune piante rampicanti non temono eccessivamente il freddo, per esempio il gelsomino, la Clematis e alcune tipologie di passiflora. Per queste piante bastano due semplici accorgimenti per superare senza problemi l’inverno.

Il primo è non trascurare il drenaggio del vaso: le piante rampicanti in questione vanno bagnate pochissimo nella brutta stagione e si deve fare molta attenzione che la poca acqua non corra mai il rischio di gelare nel vaso danneggiando inevitabilmente le radici.

La seconda è quella di proteggere il vaso dalla pavimentazione fredda, di isolarne le pareti e pacciamare la superficie del terreno in modo da preservare l’apparato radicale il più possibile dagli sbalzi di temperatura.

Si provveda a interporre uno strato isolante tra il pavimento e il fondo del contenitore con un foglio di polistirolo di 2,5-3 cm di spessore. Quindi si rivestano le pareti del vaso con un telo plastico o con un sacco di juta, più ornamentale. Per la pacciamatura si può scegliere della corteccia, della carta da giornale o della paglia. Se il freddo fosse particolarmente acuto, si aggiunga nello spazio tra il vaso e il rivestimento esterno un po' di paglia pressata.

Si provveda a interporre uno strato isolante tra il pavimento e il fondo del contenitore delle piante rampicanti con un foglio di polistirolo di 2,5-3 cm di spessore. Quindi si rivestano le pareti del vaso con un telo plastico o con un sacco di juta, più ornamentale. Per la pacciamatura si può scegliere della corteccia, della carta da giornale o della paglia. Se il freddo fosse particolarmente acuto, si aggiunga nello spazio tra il vaso e il rivestimento esterno un po’ di paglia pressata.

Il caso della Gloriosa

Un caso a parte è rappresentato dalla Gloriosa: come le piante rampicanti citate in precedenza non teme il freddo ma, a differenza delle altre, non appena le temperature si abbassano, perde la parte aerea, perché secca, lasciando sopravvivere solo il tubero. Questo può essere conservato semplicemente in un vaso adeguatamente protetto fino alla primavera successiva.

Le piante rampicanti sensibili al freddo

Esistono piante rampicanti molto sensibili alle basse temperature. Per esempio Bougainvillea che, prima di essere attanagliata da gelo, viene indebolita dall’aria fredda. L’aria battente abbassa notevolmente le temperature e già prima delle gelate, soprattutto al Nord, il termometro può indicare i 10 °C se non i 5 °C. In questi casi sarà necessario provvedere a proteggere non solo il vaso, ma anche la chioma della pianta.

È consigliabile per le piante rampicanti più delicate, come la Bougainvillea, o per quelle più rustici che vivono però in zone esposte a venti freddi, coprire anche la parte aerea della pianta con due teli di tessuto non tessuto, così da aumentare l'effetto camera d'aria e aumentare di qualche grado la temperatura intorno alla chioma.

È consigliabile per le piante rampicanti più delicate, come la Bougainvillea, o per quelle più rustici che vivono però in zone esposte a venti freddi, coprire anche la parte aerea della pianta con due teli di tessuto non tessuto, così da aumentare l’effetto camera d’aria e aumentare di qualche grado la temperatura intorno alla chioma.

Piante rampicanti da spostare all’interno

Non tutte le piante in vaso possono trascorrere l’inverno sul terrazzo, soprattutto al Nord dove già in autunno è opportuno ritirare i vasi più delicati in casa.

Hoya

Tra le piante più diffuse, le Hoye soffrono il freddo e la temperatura a cui sono esposte non dovrebbe mai abbassarsi sotto i 10 °C. La pianta in casa deve essere collocata in una posizione luminosa ma non irraggiata direttamente dal sole.

Ficus & Co

Anche altre piante in vaso come i Ficus, le Dracene, le Calathea, le Kentie e le orchidee sono poco avvezze alle basse temperature. Andranno collocate tutte vicine alle finestre avendo cura di schermare i vetri con delle tende leggere, così da evitare danni al fogliame. Perché le piante siano esposte correttamente, i vasi andranno girati di un quarto una volta a settimana, così da consentire un irraggiamento indiretto regolare che non crei sbilanciamenti alla chioma. Sarà possibile nel cambio di posizione dei vasi notare la caduta di qualche foglia; questo non dovrà preoccupare perché è fisiologico che il cambio di sistemazione provochi un po’ di stress alle beniamine verdi.

Cactus

Le cactacee devono sempre essere protette dal freddo. Se però si vuole che entrino in riposo, non si dovranno collocare all’interno di caldo appartamento ma sulle scale, in un luogo protetto ma luminoso in cui la temperatura si aggiri tra i 5 °C e i 10 °C e non di più. Attenzione a non lasciarle seccare: un’annaffiatura mensile sarà sufficiente a far loro superare l’inverno.

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