Roselline mignon, fiorite da maggio a ottobre

Maggio è il mese delle rose. Tra le numerose varietà proposte, per ornare un vaso sul terrazzo l'ideale sono le roselline mignon. Si tratta di piante selezionate per restare di dimensioni ridotte, infatti non superano i 30-35 cm di altezza. Ma di grande bellezza e fioritura prolungata.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 14/05/2020Aggiornato il 14/05/2020
Roselline mignon, fiorite da maggio a ottobre

Maggio è il mese della fioritura delle rose: giardini, terrazzi e balconi si colorano e profumano con questi splendidi fiori. La rosa è, tra le piante fiorite, quella che più di ogni altra è stata oggetto di lavori di selezione e ibridazioni. Per la coltivazione in vaso sono state selezionate roselline mignon, a portamento arbustivo ma di dimensioni ridotte che non superano i 30-35 cm. Si tratta di  varietà rifiorenti, che iniziano a fiorire ad aprile-maggio e continuano ininterrottamente fino all’autunno: l’ideale per abbellire il terrazzo. Oltre ad occupare poco spazio, generalmente le rose mignon richiedono anche poche cure.

Il rinvaso è indispensabile 

Le roselline mignon si acquistano in vasi minuscoli, di 5-7 cm di diametro, contenenti generalmente 2-3 talee radicate. Quindi è indispensabile  rinvasarle subito in vasi poco più grandi (del diametro di 10-12 cm), o in fioriere rettangolari, preferibilmente in terracotta, con terriccio fertile e ben drenante, ricordando di porre uno strato di 3-4 cm di argilla espansa sul fondo del vaso. Si svilupperanno velocemente e fioriranno per tutta l’estate.

Concimazione delle roselline

La fioritura richiede un grande dispendio energetico: non sempre, soprattutto nel caso di coltivazione in vaso, il terreno è in grado di fornire il quantitativo sufficiente alla pianta per affrontare al meglio queste attività. L’apporto di nutrienti tramite concimazione è, quindi, importantissimo in questo periodo, anche nel caso che si abbia rinvasato la pianta, sostituendo il terriccio.

Al momento del rinvaso è consigliabile arricchire il substrato con concime granulare (scegliere un prodotto specifico per rose; ne esistono di molte marche), a lenta cessione e bagnare subito dopo.  Poi, fino al termine della fioritura, nutrire la pianta con un fertilizzante liquido specifico per rose o piante fiorite, da diluire nell’innaffiatoio secondo le dosi consigliate in etichetta e tenendo conto delle dimensioni del vaso: andrà somministrato ogni 10-15 giorni circa.

Al momento del rinvaso è consigliabile arricchire il substrato con concime granulare (scegliere un prodotto specifico per rose; ne esistono di molte marche), a lenta cessione e bagnare subito dopo.  Poi, fino al termine della fioritura, nutrire la pianta con un fertilizzante liquido specifico per rose o piante fiorite, da diluire nell’innaffiatoio secondo le dosi consigliate in etichetta e tenendo conto delle dimensioni del vaso: andrà somministrato ogni 10-15 giorni circa.

 

Le malattie più comuni

Le rose in vaso sono molto suscettibili alle malattie e subiscono diversi attacchi da parte di insetti e parassiti.  Le malattie fungine che maggiormente colpiscono la rosa sono il “malbianco” (o “oidio”), la “ticchiolatura” e la “ruggine”. Gli insetti che maggiormente la frequentano, e la danneggiano, sono i “pidocchi”, ovvero gli afidi, le cocciniglie e le larve di lepidottero. Inoltre, possono essere attaccate dagli acari (principalmente dal ragnetto rosso).

La cura migliore è la prevenzione: meglio, cioè, intervenire con gli opportuni trattamenti prima di ritrovarsi le piantine danneggiate, soprattutto ora che le piante sono tutte in bocciolo. In genere i trattamenti preventivi per le rose vengono eseguiti appena prima della ripresa vegetativa, a marzo, ma in caso di piante acquistate adesso, si può procedere come indicato. 

In caso di piante appena acquistate, eseguire un trattamento fungicida e uno insetticida (utilizzando prodotti per piante ornamentali, PPO, per uso non professionale, ammessi in agricoltura biologica) ogni 20-30 giorni circa.

In caso di piante appena acquistate, eseguire un trattamento fungicida e uno insetticida (utilizzando prodotti per piante ornamentali, PPO, per uso non professionale, ammessi in agricoltura biologica) ogni 20-30 giorni circa.

 

Le forbici occorrono

Per mantenere le piantine sempre ordinate e sane, è bene eliminare, man mano che si formano, foglioline o rametti secchi e fiori appassiti, con l’utilizzo di una forbice dalle lame ben pulite ed affilate. A fine estate, invece, quando le piantine avranno fiorito e rifiorito più volte, sarà opportuno eseguire tagliare i rametti a circa 10-15 cm da terra. I più sani potranno essere usati per fare le talee. 

Per saperne di più

Le cure estive 

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