Contenuti trattati
Maggio è il mese della fioritura delle rose: giardini, terrazzi e balconi si colorano e profumano con questi splendidi fiori. La rosa è, tra le piante fiorite, quella che più di ogni altra è stata oggetto di lavori di selezione e ibridazioni. Per la coltivazione in vaso sono state selezionate roselline mignon, a portamento arbustivo ma di dimensioni ridotte che non superano i 30-35 cm. Si tratta di varietà rifiorenti, che iniziano a fiorire ad aprile-maggio e continuano ininterrottamente fino all’autunno: l’ideale per abbellire il terrazzo. Oltre ad occupare poco spazio, generalmente le rose mignon richiedono anche poche cure.
Il rinvaso è indispensabile
Le roselline mignon si acquistano in vasi minuscoli, di 5-7 cm di diametro, contenenti generalmente 2-3 talee radicate. Quindi è indispensabile rinvasarle subito in vasi poco più grandi (del diametro di 10-12 cm), o in fioriere rettangolari, preferibilmente in terracotta, con terriccio fertile e ben drenante, ricordando di porre uno strato di 3-4 cm di argilla espansa sul fondo del vaso. Si svilupperanno velocemente e fioriranno per tutta l’estate.
Concimazione delle roselline
La fioritura richiede un grande dispendio energetico: non sempre, soprattutto nel caso di coltivazione in vaso, il terreno è in grado di fornire il quantitativo sufficiente alla pianta per affrontare al meglio queste attività. L’apporto di nutrienti tramite concimazione è, quindi, importantissimo in questo periodo, anche nel caso che si abbia rinvasato la pianta, sostituendo il terriccio.
Le malattie più comuni
Le rose in vaso sono molto suscettibili alle malattie e subiscono diversi attacchi da parte di insetti e parassiti. Le malattie fungine che maggiormente colpiscono la rosa sono il “malbianco” (o “oidio”), la “ticchiolatura” e la “ruggine”. Gli insetti che maggiormente la frequentano, e la danneggiano, sono i “pidocchi”, ovvero gli afidi, le cocciniglie e le larve di lepidottero. Inoltre, possono essere attaccate dagli acari (principalmente dal ragnetto rosso).
La cura migliore è la prevenzione: meglio, cioè, intervenire con gli opportuni trattamenti prima di ritrovarsi le piantine danneggiate, soprattutto ora che le piante sono tutte in bocciolo. In genere i trattamenti preventivi per le rose vengono eseguiti appena prima della ripresa vegetativa, a marzo, ma in caso di piante acquistate adesso, si può procedere come indicato.
Le forbici occorrono
Per mantenere le piantine sempre ordinate e sane, è bene eliminare, man mano che si formano, foglioline o rametti secchi e fiori appassiti, con l’utilizzo di una forbice dalle lame ben pulite ed affilate. A fine estate, invece, quando le piantine avranno fiorito e rifiorito più volte, sarà opportuno eseguire tagliare i rametti a circa 10-15 cm da terra. I più sani potranno essere usati per fare le talee.