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Chi ama i vasi fioriti a febbraio non si deve scoraggiare: esistono proposte valide per ogni tipo di esposizione e risultato cercato. Noi vi proponiamo tre cassette, da scegliere tra le più capienti, lunghe 60 cm, da riempire con un buon volume di terriccio così che sia possibile lasciare un bordo vuoto di 5 cm di profondità da riempire con corteccia o cippato per proteggere le piante dal freddo.
Davanzale esposto a NORD: edera variegata e cavoli ornamentali
Le piante scelte
I cavoli ornamentali sono piante resistenti al freddo capaci di durare a lungo se le temperature restano fredde, quindi perfetti per i vasi fioriti a febbraio. A fronte di ritorni di caldo protratti per più giorni possono andare incontro a fenomeni di prefiorienza, il fusto inizia ad allungarsi, la pianta cresce in altezza e formerà un pennacchio di piccoli fiori bianco-giallini a forma di croce portati da lunghi steli innestati su un asse piuttosto sviluppato. Non c’è modo di arrestare questo processo una volta iniziato con pratiche colturali, solo un ritorno di freddo rallenterà il processo. I cavoli ornamentali sono economici se il costo è ragionato in termini di realizzazione totale perché in una cassetta per davanzale ne andrà posto uno ogni 20 cm di lunghezza. La scelta del colore è puramente soggettiva e potrà essere unica o alternata. Nulla vieta di ricorrere ai prodotti colorati artificialmente che propongono tinte fluo intense, visibili da lontano. Il colore potrebbe essere pensato in relazione a quello delle pareti esterne della casa e del vaso scelto.
Per aggiungere un tocco d’eleganza ai nostri vasi fioriti a febbraio, consigliamo di porre fra una pianta e l’altra un’edera variegata da far ricadere. La varietà più adatta è Hedera ‘New ripple’.
Davanzale esposto a Est o Ovest: bergenie e ciclamini
Le piante scelte
I ciclamini sono fra gli indiscussi protagonisti dell’inverno. Non sopportano il gelo più intenso ma hanno una buona resistenza al freddo e possono trovare riparo durante la notte se si accostano le imposte o si ritirano quando le temperature sono previste al di sotto dello zero. I ciclamini con i loro fiori svettanti sopra i cuscino di foglie possono trovare una piena valorizzazione se spiccano su un fondo colorato che metta in risalto il colore dei fiori specie se si preferiscono quelli chiari come il bianco, il rosa, o le variegature, e le varietà a fiore piccolo, meno appariscenti ma più eleganti e più resistenti al freddo. Fra i diversi ciclamini prendete in considerazione anche varietà dai fiori dalla forma e dal portamento diversi come quelli della serie Merengue con i petali diversamente arricciati.
Quando i ciclamini cominciano a sfiorire, ecco che spuntano le bergenie con le loro grandi foglie succulente, ricche, di un colore verde brillante che già da solo risalta nella stagione fredda, spesso impreziosito da sfumature lungo il bordi rossastre. Le giovani bergenie hanno ancora una forma piuttosto definita e non sviluppata in tutte le possibili direzioni come succede nei cespi vecchi. Durante l’inverno cresceranno ancora un poco ma resteranno negli spazi assegnati. Fioriranno più avanti nella stagione se al momento dell’acquisto non hanno già in fase di sviluppo gli scapi fiorali.
Davanzale esposto a Sud: ardisia ed heuchera
Le piante scelte
L’ardisia è una pianta tipicamente natalizia per via delle sue bacche rosse. Bacche che però possono avere anche colori diversi. La nuova Ardisia bospremium presentata sotto il nome di Collection, prodotto della floricoltura olandese, è proposta con frutti in quattro colori diversi, il classico rosso, l’alternativa tradizionale bianco, il rosa e il salmone. Quest’ultimo è forse il colore con maggiore appeale sull’appassionato, non solo perché nuovo, ma anche perché insolito e poco diffuso in altre specie. L’ardisia per il portamento eretto con la vegetazione organizzata a palchi, i frutti a grappoli decombenti presenti per molti mesi l’anno può diventare un elemento decorativo importante se ben tenuta e valorizzata. Longeva, di facile coltivazione, a crescita lenta merita maggiori attenzioni. Originaria dell’India orientale e della Cina può essere spostata all’esterno a fine primavera e ritirata a metà settembre. Le foglie hanno margini ondulati su una forma allungata ed appuntita. Il colore intenso e lucido, la consistenza cuoiosa le rendono particolari, insolite, e molto decorative. I fiori sono bianchi, profumati, a forma di stella e riuniti in pannocchie. A questi fanno seguito le bacche che si mantengono turgide e lucide per molto tempo.
Tra le Heuchera, sono molte le varietà che si possono prestare a questa realizzazione, in particolare vi segnaliamo Honey rose e Sugar plum per il bel colore delle foglie, luminoso e vivido, mai troppo scuro nel primo caso, poco chiassoso ed elegante nel secondo.
Grandi astuzie per riuscire
Per collocare i vasi fioriti a febbraio scegliete sempre le posizioni meglio esposte così che le piante nelle ore centrali della giornata siano ben soleggiate e possano godere di temperature miti. Queste consentiranno al terreno di sgelarsi consentendo alle piante di assorbire acqua. Il gelo intenso protratto molto a lungo può portare le piante in vaso a morte non solo per le temperature rigide ma anche per mancanza d’acqua che trovandosi allo stato solido nel terreno è indisponibile.
Non fertilizzate anche se le temperature sono miti per non stimolare la crescita di nuovi tessuti, giovani e ricchi di succhi cellulari, facili preda del gelo in caso di gelate successive.
Non rimuovete la neve caduta sui vasi fioriti a febbraio anche se abbondante perché il danno per compressione può già essere fatto ma verreste a privare le piante da una protezione naturale dal freddo. La neve tende a gelare in superficie e a fare da isolante negli strati sottostanti. Senza considerare che sciogliendosi lentamente bagnerà nel migliore dei modi il terreno, gradualmente e in maniera uniforme.
Documentatevi sulla temperatura minima sopportata dalle piante scelte e a fronti di temperature previste sotto ai limiti inferiori, oggi le previsioni sono piuttosto precise in proposito, ritirate la cassetta ponendola non in casa ma in una stanza non riscaldata, sulle scale vetrate o in veranda fredda.