Bucaneve o campanellino: semina, coltivazione e cure per i fiori invernali

Bucaneve o campanellino: qual è la differenza? Semina, tecniche di coltivazione e cura dei due fiori invernali.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 29/02/2024Aggiornato il 05/09/2024
bucaneve

Il Galanthus nivalis, comunemente noto come bucaneve, rappresenta una delle meraviglie della natura invernale. Questa pianta bulbosa, appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae, è celebre per la sua capacità di fiorire anche sotto la coltre di neve, offrendo uno spettacolo di rara bellezza in un periodo dell’anno dominato dal riposo della natura. Il bucaneve non è solo un ornamento per i giardini, ma un vero e proprio simbolo di speranza e rinascita, che affascina con la sua eleganza e semplicità.

Caratteristiche e varietà del bucaneve

Il bucaneve si distingue per i suoi fiori delicati a forma di campanella pendente, formati da tre tepali esterni di un bianco puro e ceroso e tre tepali interni, più piccoli, contraddistinti da una caratteristica macchia verde a forma di V rovesciata. La pianta, di piccola taglia, non supera i 30 cm di altezza. Le sue foglie, di forma lineare-lanceolata e colore verde-glauco, possono raggiungere una lunghezza di 10-20 centimetri.

Esistono diverse specie di bucaneve, come il Galanthus alpinus, il Galanthus elwesii e, naturalmente, il Galanthus nivalis. Tutte queste varietà si distinguono per il loro grande fiore bianco, facilmente riconoscibile e di grande impatto visivo. La coltivazione in vaso è un’ottima opzione per chi desidera ammirare questi fiori senza disporre di un giardino.

Tra le varietà di Galanthus nivalis presenti in commercio, alcune delle più note includono la Viridapicis, con macchie verdi anche ai tepali esterni, la Flore Pleno, con fiori doppi, e la Sandersii, con macchie gialle sui tepali.

Come coltivare il bucaneve e prendersene cura

Il bucaneve è una pianta che non richiede particolari cure, motivo per cui è molto adatta anche ai giardinieri meno esperti. È fondamentale interrare i bulbi nel periodo autunnale per assicurare una fioritura invernale o precoce primaverile. Il bucaneve si adatta bene sia alla coltivazione in prato che sotto gli arbusti caducifogli, preferendo terreni umidi ma ben drenati e posizioni parzialmente ombreggiate.

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Nonostante sia noto per crescere in ambienti montani fino a 1500 metri di altitudine, il bucaneve può essere facilmente coltivato anche a quote inferiori, inclusi giardini urbani e balconi. Questa versatilità lo rende una scelta popolare tra gli amanti del giardinaggio, che possono godere della sua fioritura anche in vaso.

Differenze tra bucaneve e campanellino

È interessante notare come il bucaneve sia spesso confuso con il campanellino (Leucojum vernum), un altro fiore invernale. Sebbene simili nell’aspetto, possono essere distinti osservando la forma dei fiori: il bucaneve presenta petali appuntiti, mentre il campanellino ha fiori tondeggianti con una punta di colore verde.

Foto di Alessandro Mesini

Come preparare il terreno per il bucaneve

Una delle fasi più cruciali nella coltivazione del bucaneve riguarda la preparazione del terreno. Questo dovrebbe essere un mix ideale di umidità e drenaggio, arricchito con humus per fornire nutrienti essenziali. Prima di piantare, è importante lavorare il terreno per renderlo soffice, rimuovendo eventuali detriti o sassi che potrebbero ostacolare la crescita dei bulbi. Un terreno ben preparato non solo facilita la piantagione, ma assicura anche che i bulbi abbiano tutto il necessario per svilupparsi correttamente.

Tecniche efficaci di piantagione dei bulbi

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Per ottenere un magnifico tappeto di fiori bianchi nel proprio giardino, la scelta del periodo di piantagione dei bulbi di campanellino è fondamentale. L’inizio dell’autunno è il momento ideale.

Piantare i bulbi di bucaneve richiede precisione e cura. Utilizzando strumenti come la paletta o il piantabulbi, si devono preparare buche di almeno 5-6 cm di profondità. È cruciale rispettare questa misura perché una profondità adeguata garantisce che i bulbi siano sufficientemente protetti e ancorati nel terreno.

Un altro aspetto fondamentale è l’orientamento dei bulbi: la parte superiore, o la punta, deve essere rivolta verso l’alto mentre le radici verso il basso. Questo aiuta il bulbo a orientarsi correttamente per la crescita. Mantenere uno spazio di circa 10 cm tra un bulbo e l’altro permette a ciascuna pianta di svilupparsi senza interferenze, garantendo un’adeguata circolazione dell’aria e prevenendo la diffusione di malattie. Una corretta annaffiatura moderata è cruciale per stimolare la radicazione iniziale.

Quando piantare i bulbi

Un aspetto chiave nella coltivazione dei bulbi è la loro conservazione prima della piantagione. È vitale piantare i bulbi immediatamente dopo l’acquisto, dato che tendono a disidratarsi e asciugarsi rapidamente. Una volta che i bulbi perdono la loro umidità, la loro capacità di radicarsi e crescere si riduce drasticamente, compromettendo la fioritura futura.

Come scegliere il luogo ideale per la coltivazione

I bucaneve fioriscono meglio in ambienti che simulano il loro habitat naturale. Luoghi luminosi ma protetti dai raggi diretti del sole, come sotto alberi o lungo i bordi dei prati, sono ideali. Queste condizioni offrono una combinazione di luce e ombra che i bucaneve trovano ideale. È importante anche considerare il microclima del proprio giardino: zone con brezze leggere e protezione da venti forti favoriscono la salute e la longevità dei bucaneve.

Come coltivare il bucaneve in vaso

Per chi non ha un giardino, la coltivazione in vaso rappresenta un’ottima soluzione. Quando si sceglie il vaso, occorre considerare sia la profondità che la larghezza. Un vaso troppo piccolo potrebbe limitare la crescita della pianta, mentre uno troppo grande potrebbe trattenere l’umidità in eccesso, danneggiando il bulbo. Dopo aver piantato i bulbi, bisogna coprirli con uno strato di terriccio di qualità e innaffiarli delicatamente. Questo aiuta le radici a stabilizzarsi rapidamente e previene il loro disseccamento.

Un buon drenaggio è essenziale nella coltivazione in vaso, specialmente in inverno. Si consiglia di stendere sul fondo del contenitore uno strato di biglie d’argilla per favorire il deflusso dell’acqua. Durante i mesi invernali, il terriccio deve essere innaffiato con moderazione, solo se il vaso è esposto al sole pieno e il terreno risulta completamente asciutto.

Per accentuare il fascino visivo del bucaneve, si può considerare la combinazione con altri fiori primaverili come l’eranto o il croco, creando così un’affascinante sinfonia di colori e profumi nella stagione primaverile.

Manutenzione e cura dei bucaneve

Una volta piantati, i bucaneve richiedono relativamente poca manutenzione. Tuttavia, per garantire una fioritura sana e abbondante anno dopo anno, è importante lasciare che le foglie appassiscano naturalmente. Questo processo permette al bulbo di riassorbire nutrienti essenziali dalla pianta. Inoltre, è fondamentale evitare di tagliare le foglie subito dopo la fioritura, in quanto questo potrebbe privare il bulbo di importanti risorse energetiche.

Come stimolare la fioritura

Una irrigazione regolare, soprattutto durante i periodi di crescita attiva in primavera, è vitale per il bucaneve. È importante assicurarsi che il terreno sia ben drenato tra un’irrigazione e l’altra per evitare il marciume radicale. Durante la fioritura, una concimazione leggera può essere benefica. Meglio utilizzare un concime granulare a lenta cessione per fornire sostanze nutritive nel corso della stagione. Di contro, si raccomanda di evitare i concimi ad alto contenuto di azoto, poiché possono stimolare una crescita eccessiva delle foglie a scapito dei fiori.

La fioritura del bucaneve non è solo un evento visivamente affascinante, ma anche un segnale naturale che annuncia la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera.

Illuminazione e irrigazione

La coltivazione del bucaneve richiede un’attenzione particolare alla esposizione e alla irrigazione. Queste piante prosperano sia in pieno sole che in mezz’ombra, purché la zona scelta sia molto luminosa e protetta dai venti forti.

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Foto di Alessandro Mesini

Durante l’inverno, prediligono posizioni soleggiate, mentre in estate è preferibile un’area all’ombra, come quella fornita da un albero a foglie caduche. L’irrigazione gioca un ruolo cruciale nella cura dei bucaneve. Va eseguita regolarmente, ma senza eccessi, con particolare attenzione durante gli inverni asciutti, irrigando ogni 15 giorni.

Per i bucaneve coltivati in vaso, si consiglia di utilizzare un terriccio specifico per piante da fiore e di posizionare uno strato di argilla espansa sul fondo del vaso per assicurare un buon drenaggio.

Profondità e alimentazione

Per una crescita efficace, i bulbi di bucaneve dovrebbero essere piantati a una profondità doppia rispetto al loro diametro, con l’apice rivolto verso l’alto, come abbiamo già anticipato in un paragrafo precedente. Questo assicura che i bulbi siano sufficientemente protetti e abbiano lo spazio necessario per svilupparsi.

Anche se i bulbi contengono già le sostanze nutritive necessarie per la fioritura, apprezzano una dose aggiuntiva di concime granulare per piante da fiore alla fine dell’inverno o dopo la fioritura. Nel caso della coltivazione in vaso, è utile integrare con un fertilizzante liquido specifico per piante da fiore per sostenere ulteriormente la fioritura.

Manutenzione post-fioritura e ricollocazione annuale dei bulbi

Dopo la fioritura, è consigliabile rimuovere gli steli fioriferi e lasciare che le foglie si asciughino completamente, terminando il loro ciclo vegetativo. Questo processo permette ai bulbi di immagazzinare le sostanze nutritive necessarie per la prossima stagione di fioritura. È importante rimuovere i bulbi dal terreno annualmente o ogni due-tre anni per una manutenzione ottimale. Durante questo processo, bisogna eliminare i bulbi ammuffiti, pulire quelli in buono stato e conservarli in un ambiente fresco e asciutto fino alla successiva piantagione.

Moltiplicazione del bucaneve

La moltiplicazione del bucaneve avviene in modo spontaneo per divisione dei bulbi già interrati. Questa può essere facilitata dall’uomo attraverso la divisione manuale dei bulbi e la loro successiva piantagione.

Infatti, i bucaneve, se lasciati nel terreno, tendono a formare colonie e si espandono lateralmente nel tempo. Questi fiori sono perfetti per adornare angoli semiombreggiati e meno frequentati del giardino. Ribadiamo che per favorire la diffusione e l’ingrossamento dei bulbi, si consiglia di estrarli dal terreno ogni 2-3 anni dopo la fioritura e il disseccamento delle foglie. I bulbi estratti vanno quindi selezionati, eliminando quelli troppo piccoli o danneggiati e conservando quelli sani e robusti in un luogo fresco e asciutto fino al loro reinserimento in terra in autunno.

La propagazione del bucaneve può avvenire comunque in diversi modi. Uno dei metodi più semplici, come spiegato, è attraverso la semina spontanea: non recidendo i fiori appassiti, si permette loro di aprire e disperdere i semi. Un altro metodo consiste nel prelevare i bulbilli dal bulbo madre dopo la fioritura o separare i gruppi di bulbi troppo grandi e trapiantarli altrove. La propagazione, sia attraverso la semina spontanea che i bulbilli, richiede pazienza, ma è una pratica gratificante che permette di arricchire il giardino con nuove generazioni di bucaneve.

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Creare un giardino invernale sul terrazzo

La coltivazione in vaso durante l’inverno può trasformare qualsiasi terrazzo in un’oasi fiorita, a patto di selezionare le specie giuste. Tra le piante ornamentali che fioriscono in pieno inverno, gli ellebori e i bucaneve si distinguono per la loro eleganza. Queste due specie erbacee perenni, spesso incontrate allo stato spontaneo in ambienti boschivi, fioriscono anche sotto la neve. Avendo simili esigenze di coltivazione e fioritura contemporanea, possono essere coltivate insieme in un vaso capiente per creare un accattivante punto focale bianco sul vostro balcone o terrazzo.

Non dimentichiamoci i campanellini, i gemelli diversi dei bucaneve. Piantando i bulbi in vasi o ciotole, si può facilmente abbellire un balcone o un terrazzo alla fine dell’inverno. Combinando i campanellini con altre piante stagionali come bucaneve e crochi, che generalmente fioriscono da febbraio a marzo, si creano composizioni affascinanti. Aggiungendo piante come viole, primule o giacinti, si ottengono sorprese floreali che sfidano il freddo invernale.

L’elleboro e il bucaneve: due gioielli invernali

Appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, l’elleboro, noto anche come rosa di Natale, è rinomato per i suoi fiori a forma di coppa. I petali, di consistenza quasi cerosa e di colore bianco-crema con sfumature di rosa o verde, si aprono nel periodo più freddo dell’anno, solitamente a febbraio. L’Elleboro è una specie perenne di dimensioni ridotte, non superando i 40 cm di altezza, ed è caratterizzato da un ciuffo di foglie palmate di colore verde scuro che rimangono visibili tutto l’anno.

Consigli pratici per la coltivazione in vaso

Per la coltivazione in vaso di ellebori e bucaneve, si raccomanda l’utilizzo di grossi vasi in terracotta o fioriere in cemento. È importante evitare i contenitori in plastica, che non offrono una traspirazione adeguata. I vasi devono essere abbastanza profondi, specialmente per l’elleboro, che possiede un apparato radicale molto sviluppato. Le piante vanno posizionate in un angolo ombreggiato, utilizzando un terriccio fresco e sciolto con buona capacità drenante, ideale per queste specie.

Durante la fioritura, le due specie richiedono poca manutenzione. Non sono necessarie concimazioni o irrigazioni regolari, tranne in casi di siccità estrema. È importante, tuttavia, rimuovere i fiori appassiti alla base dello stelo e, nel caso dell’elleboro, asportare anche le foglie esterne più vecchie e danneggiate. In periodi piovosi, per prevenire malattie fungine, è consigliato applicare un trattamento fungicida a base di rame.

Post-fioritura, l’elleboro preferisce essere trapiantato in piena terra in un’area ombreggiata come un sottobosco, dove può fiorire indisturbato negli anni a venire. Per i bucaneve, è meglio lasciare le foglie verdi finché non iniziano ad appassire prima di procedere alla divisione dei bulbi. I bulbi estratti devono essere ripiantati in terriccio fresco, mantenendoli separati e distanziati.

Cura del campanellino

Il campanellino richiede una irrigazione moderata. È preferibile innaffiare solo quando il terreno è completamente asciutto, tipicamente verso la fine dell’estate o l’inizio dell’autunno. Di solito, l’umidità autunnale e le piogge invernali sono sufficienti, evitando di innaffiare se la terra è gelata. Dopo la fioritura, le piogge primaverili forniranno l’acqua necessaria. In estate, è importante mantenere il terreno leggermente umido, ma non fradicio, sia in vaso che in giardino.

Per la concimazione, si raccomanda di evitare un eccesso di nutrienti, che può promuovere la crescita delle foglie a scapito dei fiori. Se in vaso, si può usare un po’ di concime liquido ogni 20 giorni in primavera e non concimare in estate quando il bulbo è in riposo.

Il campanellino post-fioritura

Il campanellino, dopo la sua breve fioritura, gioca un ruolo importante nell’ecosistema attirando i primi insetti. Le foglie rimangono verdi per alcune settimane e poi appassiscono verso metà primavera. È cruciale non tagliare le foglie in questo periodo, in quanto forniscono nutrimento al bulbo. Si deve prestare attenzione all’irrigazione per prevenire la marciume del bulbo.

Come proteggere il bucaneve da malattie e parassiti

Sebbene il bucaneve sia generalmente resistente a malattie e parassiti, può talvolta essere colpito da muffa grigia o attacchi di funghi che causano marciume radicale. È fondamentale garantire un buon drenaggio del terreno per prevenire questi problemi. In caso di infezioni fungine, è necessario rimuovere le parti colpite e trattare la pianta con un fungicida adeguato. La muffa grigia, in particolare, può essere un problema durante la germinazione e richiede un intervento tempestivo.

Tossicità del bucaneve e del campanellino

Nonostante l’uso storico del bucaneve in alcune cure medicinali, si è dimostrato essere tossico se ingerito. Il principio attivo, la galantamina, è ora utilizzato in alcuni farmaci per trattare l’Alzheimer e altre condizioni. Il campanellino, della stessa famiglia, contiene alcaloidi come la galanthamina e la lycorina che possono provocare gravi avvelenamenti se ingeriti e causare vomito, capogiri e, in casi gravi, avvelenamento.

 

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