Si è soliti pensare all’inverno come a una stagione priva di vivacità e profumi, invece i balconi possono essere decorati con fioriere ricche di colore. La proposta è quella di creare un piccolo e armonioso insieme composto da cassette opportunamente riparate dai venti più freddi e dalle maggiori intemperie, che possano ravvivare il balcone fino al mese di aprile. Nei garden center si possono trovare i primi fiori da trapiantare: viole, primule ed ellebori.
Gli ellebori non sono spettacolari nelle fioriture, ma hanno un apparato fogliare molto rigoglioso che integrerà perfettamente le viole, molto resistenti, ed eventualmente le primule, se coltivate nello stesso vaso. Stiamo parlando di fioriere di transizione che facciano in modo da garantire un terrazzo fiorito dagli ultimi periodi invernali fino alla primavera inoltrata.
I fiori scelti
Le viole sono piante che hanno una coltivazione annuale o al massimo biennale, un buon investimento quindi se si considera che, se ben curate, possono fiorire più volte da novembre fino a maggio. Per non farle deperire le piante non devono essere troppo concimate né essere lasciate in zone d’ombra continua. Questo le porterebbe ad essere vittime di malattie fungine, e una buona fonte di nutrimento per afidi in cerca di linfa da succhiare. Le Viole cornute sono gli esemplari che maggiormente si adattano alla vita in terrazzo in questi mesi: sono infatti caratterizzate da una grande rusticità, non solo perché si adattano alle basse temperature, ma anche perché non patiscono eventuali substrati impoveriti; inoltre fenomeni di ristagno idrico non sono fatali come ad altri esemplari in vaso. Tuttavia sono adatte anche le viole del pensiero a patto di ripararle la notte con teli di plastica.
Gli ellebori certo non hanno il delizioso profumo dei giacinti ma fioriscono molto prima dell’arrivo della primavera e hanno foglie sontuose capaci di riempire alla perfezione le fioriere. Preferiscono posizioni più riparate dal sole e climi umidi e freschi; non è però il caso di ripararle, perché l’intensità solare dei mesi invernali non è deleteria. Non servono grandi cure per mantenerle, solo un buon drenaggio e annaffiature in caso di periodi molto siccitosi.
La primula è una pianta caratterizzata dalla fioritura precoce e colorata però, nelle località più esposte, può risentire delle basse temperature di febbraio più delle altre piante proposte, con il rischio che i fiori ne rimangano danneggiati. In questo caso sarà opportuno metterle a dimora in una fioriera a parte, così da poterle lasciare in un angolo più riparato del terrazzo e poterle coprire, alla peggio, con un foglio di giornale in caso di gelate tardive.
In alternativa: le bulbose
Per avere fioriture colorate sul terrazzo in questo periodo si possono prendere in considerazione anche giacinti, crochi e narcisi, perfetti da accostare nello stesso vaso.
Giacinti
Benché rustici e discretamente resistenti al freddo, amano i climi temperati e le posizioni soleggiate o a mezz’ombra; fioriscono precocemente sfoggiando un’apertura a stella molto colorata, rossa o sfumata di blu, estremamente profumata. Sul terrazzo vanno annaffiati quando l’umidità nel vaso non è garantita da un’atmosfera sufficientemente piovosa, quindi, a meno che non sia una stagione molto siccitosa, si può fare a meno di bagnare costantemente il vaso. In vaso questa pianta ha necessità di una buona quantità di torba che renda il substrato molto ricettivo alla raccolta dell’acqua senza il rischio del ristagno idrico.
Crochi
Altre piccole bulbose perenni sono i Crochi; le piante che si sviluppano dai bulbi sono alte non più di 15 cm ma sono estremamente resistenti. Il bulbo è in grado di fiorire anche se non è interrato, ha una grande attitudine al freddo e colori variopinti: dal bianco al giallo all’arancione per arrivare al viola scuro. I Crochi amano le posizioni soleggiate, o a mezz’ombra; il terreno dev’essere leggermente calcareo.
Narcisi
Sono bulbi di origine europea e appartengono alla famiglia delle Amaryllidaceae; quando vengono coltivati in vaso vanno riparati dalla luce diretta durante il periodo di riposo vegetativo mentre vanno esposti al sole in fase di vegetazione. Il terreno di impianto deve essere soffice ma drenante: non amano i terreni che trattengono l’umidità e in particolar modo le torbe.