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Un centrotavola di primavera, per portare la stagione dei fiori anche tra commensali, e composizioni floreali originali che trasmettono, con il loro profumo e la loro bellezza, buonumore e serenità: spunti creativi e unici per il periodo più bello dell’anno. Del resto, quando fanno capolino le prime gemme in giardino o nei prati spuntano i primissimi fiorellini, è proprio tempo di portare un pezzetto di natura in casa grazie a decorazioni a tema perfette per rallegrare ogni stanza. Tutto ciò senza dover per forza essere dei maestri del fai da te: ecco come realizzare colorati centrotavola di primavera e bellissime decorazioni a tema floreale.
Centrotavola di primavera nell’alzatina
Con questo centrotavola primaverile fai da te davvero semplice da realizzare, ma molto spettacolare, si può far sbocciare la bella stagione persino in un’alzatina! Questa composizione floreale è perfetta da porre al centro di una tavola nella bella stagione sia per un pranzo in terrazzo, sia per una merenda all’ora del tè.
Occorrente
- alzatina di metallo (a 1 o 2 piani)
- forbici
- scotch
- spugna per fioristi
- fiori tipicamente primaverili, come: varie tipologie di margheritine spontanee, garofanini dei poeti, bacche di iperico, non ti scordar di me, agerato, statice o limonio
Procedimento
Per prima cosa, prendere la spugna per fioristi, tagliarla a cubetti secondo la misura della circonferenza dell’alzatina e distribuire i cubi attorno al perno centrale dell’alzatina stessa, fermandoli con dello scotch. Procurarsi dei fiorellini colorati a piacere (quelli indicati o altri, a seconda di ciò che si riesce a raccogliere) e cominciare a riempire i cubi di spugna, inserendovi i gambi dopo averli accorciati della lunghezza desiderata con un taglio netto e leggermente obliquo (questo faciliterà l’inserimento del fiore nella spugna). Continuare a riempire con delicatezza fino a nascondere completamente le spugne. Si può mantenere idratata la composizione nebulizzandola, in modo da non farla sfiorire in breve tempo.
Si ringrazia Sarah Bocciardi, fiorista de “Il giardino di Sarah” per la realizzazione del centrotavola e l’ospitalità.
Centrotavola di primavera con primule, bulbose e viole
Per dare vita a questa bellissima composizione primaverile, scegliere un cestino, o un altro contenitore fatto di materiale “naturale”, da trasformare in centrotavola e portare così sul balcone o in casa i colori e i profumi della nuova stagione. Le piante ideali dovranno essere a fioritura contemporanea o leggermente scalare.
Occorrente
Per riempire la cesta acquistare in vivaio o nei garden le piante in vasetti di 10-12 cm di diametro, alcune già fiorite altre in prossimità di sbocciare.
- giacinti di colore rosa, viola, bianchi: 8 vasi quadrati di 5 cm di lato
- narcisi “Paper white”: 1 vasetto di Ø 6 cm
- narcisi a tromba gialli: 3 vasetti di Ø 6 cm
- ciclamino rosa: 1 vaso di Ø 12 cm
- primule: 2 vasi di Ø 8 cm
- violetta bianca: 1 vaso di Ø 8 cm
Procedimento
Invece della solita cassetta di terracotta o plastica, scegliere un cesto intrecciato di recupero lungo circa 45 cm e profondo 30 cm, così da poter essere collocato sul davanzale di una finestra. Il cesto andrà foderato con un foglio di materiale plastico integro affinché l’acqua di bagnatura non coli all’esterno. Sul fondo disporre uno strato di circa due centimetri di argilla espansa e sopra questo un foglio di tessuto non tessuto che lasci percolare l’acqua in eccesso e tenga separate le radici dal liquido presente sul fondo, così da scongiurare fenomeni di marcescenza dovuti al ristagno, facile se le annaffiature sono diradate e abbondanti. Sopra il tessuto non tessuto porre un mix di terriccio e sabbia in rapporto di uno a due. Ne andrà collocato un mucchietto al centro, dopo aver coperto il fondo, così che sia possibile posizionarlo con le mani all’interno del contenitore man mano che vengono introdotte le piante.
Per la parte retrostante della cesta scegliere due varietà di narcisi dalle foglie nastriformi, portate erette, di colore verde vivo, alti da formare una barriera, abbastanza folti, non ingombranti, fioriti.
Al centro porre i narcisi Paper white. Ogni scapo fiorale porta un buon numero di fiori, fra loro ravvicinati, ad apertura scalare, così da creare un effetto di mini bouquet. Le corolle hanno petali quasi triangolari, di colore bianco avorio, con una sfumatura gialla all’interno.
A fianco posizionare tre piante di narcisi del tipo a tromba, di altezza paragonabile, con il collare semplice e piano color giallo chiaro e la parte centrale giallo arancio. In questa fase curare bene la verticalità dei cespi di narciso così che sembrino tutti cresciuti insieme e non siano fra loro convergenti o divergenti.
Nella parte centrale, davanti ai narcisi, inserire otto giacinti nei tre colori principali: viola, rosa e bianco, anche perché sono i più facili da trovare, ma in proporzioni diverse. Le infiorescenze allungate consentono di introdurre una gran massa di colore senza appesantire la composizione, grazie anche alle foglie verdi che incorniciano la parte bassa. Dare la priorità ai giacinti rosa per aumentare il carattere primaverile, quasi pasquale, della composizione. Prenderne quattro e disporli davanti al narciso bianco. Su un lato utilizzarne due viola e sull’altro uno viola affiancato a uno bianco. I giacinti devono essere posizionati con estrema delicatezza: hanno, infatti un gran numero di radichette bianche che bisogna cercare di distendere senza rompere.
Davanti alla coppia di giacinti viola porre un piccolo ciclamino scelto fra quelli di colore rosa sfumato di bianco. Il ciclamino, per il portamento diverso e per la fioritura espansa in senso orizzontale, servirà ad alleggerire la sensazione di sviluppo verticale creata da tutti gli elementi fino ad ora utilizzati e fungerà come elemento di raccordo con la prima fila. Le dimensioni piccole regalano freschezza e vivacità al colpo d’occhio finale.
Sul fronte si potrebbero utilizzare dei crochi ma la loro fioritura è più breve di quella dei narcisi e più sensibile ai cambiamenti repentini di temperatura e umidità. Preferire allora primule e viole che sono fiorifere, durature, affidabili ed economiche. Hanno inoltre il vantaggio di poter essere messe a ridosso del bordo del cesto perché prive di bulbi. Davanti al ciclamini, posizionare una primula di colore giallo chiaro con un centro sempre giallo, ma più carico e intenso. Davanti al narciso bianco collocare una primula dal colore deciso: ad esempio rosso con centro giallo, così che contrasti con la grande massa dei giacinti rosa. In posizione centrale sistemare una violetta bianca, tecnicamente una cornuta nella sua forma più classica, specchio dei narcisi a fiore doppio che la sovrastano in alto. A questo punto ripassare la composizione punto per punto aggiungendo terra laddove manca, comprimendola leggermente, e infilando le dita in profondità, fra una zolla rotonda e l’altra, verificando che non siano rimasti spazi vuoti che possano favorire il disseccamento e la morte delle radici.
Per terminare il centrotavola di primavera, inserire nella composizione dei rametti di salice sbiancati: questi si possono recuperare da precedenti composizioni, oppure semplicemente tingerli.
Legare a uno dei due manici un fascio di rafia, che andrà attorcigliato su se stesso alcune volte per conferirgli un volume più definito.
Nello stesso modo fissare anche i rametti d’edera che avrete raccolto in giardino e procedere a intrecciare rafia e edera. Alla fine fissare il tutto sull’altro manico, in modo da ottenere un motivo decorativo “morbido” in grado di impreziosire il cesto. Come ultima operazione, fissare sui manici due fiocchi robusti e voluminosi ottenuti da un corto fascio di rafia, sempre allo scopo di ingentilire la forma eccessivamente rigida del cesto.
I due pratici manici posti sui fianchi della cesta ci consentono di spostare il centrotavola a seconda delle condizioni climatiche: all’esterno durante le belle giornate di primavera, all’interno in caso di notti particolarmente rigide o con rischio elevato di brinate. Per far durare più a lungo la composizione di primavera, bagnate sempre al piede e con moderazione a giorni alterni, tastando il terreno in più punti per capire quanto velocemente secchi. È importante distribuire l’acqua in più punti, con un annaffiatoio a “becco lungo”, e utilizzare un fertilizzante per piante da fiore una volta ogni dieci giorni.
Quando il centrotavola comincerà a sfiorire, recidete alla base gli scapi sfioriti e trapiantate in piena terra tutte le piante ad eccezione del ciclamino, che potrete mettere in un vaso singolo. Con l’arrivo dell’estate tutte queste piante seccheranno la parte aerea per ripresentarsi nella primavera successiva. La viola cornuta potrebbe migrare per stoloni o diffondersi per seme. Il ciclamino in vaso può essere ricoverato sotto la chioma di una conifera con i rami fino a terra; va soccorso con bagnature moderate quando mancano le precipitazioni e sempre a bordo del vaso, così da non ristagnare sopra il tubero. In autunno riprenderà la sua normale attività.
Centrotavola di primavera con anemoni e piattoni
Ecco un centrotavola di primavera in cui il colore verde pastello dei fagiolini piattoni, primizie dell’orto, abbinato al rosa tenue dei petali di anemone, forma una composizione fai da te originale e delicata, perfetta anche da posizionare su un tavolo all’aperto durante i pranzi in giardino o in terrazzo.
Occorrente
- 1 mattonella di spugna da fiorista di circa 15×45 cm
- acqua
- un sacchetto di plastica trasparente a tenuta stagna che possa contenere la spugna
- forbici
- 2-3 elastici
- 30 fagiolini piattoni
- 1 coltellino
- 20-30 anemoni coronaria color rosa e sfumature
- 50 cm rafia vegetale color corda
- 1 m di nastro in taffetà con bordo rinforzato con filo metallico, rosa chiaro, alto 2,5 cm
Procedimento
Per prima cosa, disporre sul tavolo di lavoro tutto il materiale necessario. In un contenitore pieno d’acqua appoggiare delicatamente la mattonella di spugna e lasciarla inzuppare: una volta che si sarà depositata sul fondo, sarà pronta. Evitate di spingerla forzatamente sul fondo, per evitare che rimangano punti asciutti (che non daranno acqua ai fiori).
Nel frattempo, con il coltellino, tagliare le punte dei fagiolini facendo in modo che siano tutti più o meno della stessa lunghezza. Poi togliere la mattonella dall’acqua, farla scolare e tagliarla a un’altezza inferiore di 3-4 cm rispetto ai piattoni. Quindi porla nel sacchetto di plastica.
Con le forbici tagliare il sacchetto un centimetro più in basso rispetto alla mattonella.
Prendere 2 o 3 elastici e disporli all’esterno del sacchetto: serviranno a tenere ben fermi i piattoni durante lo step successivo.
Cominciare a disporre i fagiolini attorno alla mattonella, inserendoli all’interno degli elastici con le estremità tagliate rivolte verso il basso; i piattoni vanno distribuiti ordinatamente, uno a fianco all’altro, in modo da coprire completamente alla vista la spugna.
Con il coltellino tagliare gli steli degli anemoni a una lunghezza di circa 6-7 cm. Poi introdurre delicatamente nella spugna i fiori, iniziando dagli angoli e lasciandoli sporgere leggermente. L’operazione va effettuata con molta attenzione per evitare che i gambi dei fiori si spezzino.
Completare la composizione alternando fiori aperti a fiori chiusi e distribuendo le sfumature di colore e le altezze in modo che la composizione risulti uniforme da tutti
i lati. Infine, legare i fagiolini con un paio di giri di rafia e chiudere con un nodo ben fermo. Eliminare gli elastici.
Terminare il fai da te avvolgendo il nastro dai bordi rinforzati sopra la rafia, realizzare un fiocco e dargli “forma” con le mani. Il colore scelto è rosa tenue, come gli anemoni; anche un color avorio o verde (come le foglie) sono opzioni altrettanto azzeccate.
Si ringrazia Lombarda Flor (www.lombardaflor.it) per la cortese ospitalità, i fiori e i complementi utilizzati per il fai da te di primavera. Foto di: Dario Fusaro.
Centrotavola di primavera con tulipani rosa
Per portare in casa una vera e propria ventata di primavera, questa composizione semplice e veloce da preparare è la soluzione ideale. Serve solo un bel mazzo di tulipani rosa e qualche fiore di viburno. Un filo d’acqua nel contenitore di vetro consentirà alla composizione primaverile di durare nel tempo.
Occorrente
- 14 tulipani rosa ‘Foxtrot’ (o altra cultivar a fiori rosa)
- 4 infiorescenze di Viburnum tinus non completamente aperte
- 1 ciotola in vetro trasparente di forma cilindrica, diametro 30 cm e altezza 9 cm
- 1 coltellino dalla lama affilata
- 1 rotolino di scotch trasparente
- acqua
Procedimento
Staccare delicatamente, con le mani, tutte le foglie dei tulipani, facendo attenzione a non rompere lo stelo e a non fessurare le foglie stesse.
Con il coltellino eliminare 1-2 centimetri dal bordo inferiore di ogni foglia, in modo da raddrizzarlo, senza creare sfilacciature. Se le foglie sono sporche di terra, pulirle con un foglio di carta da cucina imbevuto con un po’ d’acqua.
Avvolgere la foglia di tulipano intorno a pollice e indice, partendo dalla parte inferiore appena tagliata, e farla arrotolare su se stessa, fino a formare un piccolo cilindro che terminerà con la parte appuntita della foglia. Fare aderire bene i lembi per assicurarsi che, una volta fissati, il rotolino ottenuto possa rimanere in posizione eretta.
Chiudere il cilindro ottenuto con un pezzetto di scotch trasparente. Procedere ad arrotolare in questo modo tutte le foglie dei tulipani.
Versare un velo d’acqua nella ciotola ben pulita e introdurvi i rotolini di foglie, posizionando i cilindri più bassi (quelli ottenuti con le foglie più strette e piccole), nella parte anteriore e procedere via via con quelli più alti, verso la parte posteriore.
Così facendo, affiancando cilindri di altezza diversa, la composizione non risulterà completamente piatta.
Con il coltellino, tenendo un’inclinazione a 45°, tagliare gli steli dei tulipani alla medesima altezza dei cilindri prescelti per ospitarli, in modo che la parte inferiore dello stelo arrivi all’acqua e possa assorbirla. Disporre i tulipani a gruppetti di 3-4 in una zona delimitata del contenitore, facendo attenzione a lasciare abbastanza spazio tra un gruppo e l’altro per inserire i viburni.
Recidere gli steli dei capolini di viburno alla stessa lunghezza dei cilindri di foglie e inserirli accanto a ogni gruppetto di tulipani, cercando di rendere equilibrata la composizione.
I tulipani e il viburno sono fiori di stagione che si trovano facilmente nei nostri giardini. La composizione, tuttavia, può essere riproposta in qualunque momento dell’anno, usando altri fiori e foglie con i quali si riesca a ricreare lo stesso gioco di altezze.
Si ringrazia Euroflora s.r.l. per l’ospitalità, i fiori, i materiali e i complementi utilizzati per il servizio fotografico. Foto di: Dario Fusaro
Composizione di primavera per giardino e terrazzo
Blu-viola, bianco e verde sono i colori di questa scenografica composizione di primavera che gioca con le forme e con le altezze delle piante protagoniste. Svettano le campanule e l’aquilegia, mentre alla base si crea un morbido cuscino con il Chaenorhinum. Altra particolarità è il catino di zinco d’epoca, dalla superficie anticata, che accentua e sottolinea l’effetto rustico e un po’ retrò di questo bellissimo fai da te primaverile, equilibrato nell’elegante e poetico connubio di colori. Al centro del grande catino l’occhio viene catturato dalla rosa ‘Eustacia Vye’, creazione di David Austin, attorno a cui danza un mix di piante dalle texture vaporose e dai petali colorati.
Occorrente
- 1 catino di zinco ovale, circa 50 cm x 30 cm, forato alla base (o da forare prima di riempirlo)
- argilla espansa di piccola pezzatura
- substrato per piante da giardino
- 3 vasetti di 14 cm ø di Campanula persicifolia ‘Takion Blue’ (o altra cultivar con alti steli fioriti)
- 2 vasetti di 14 cm ø di Aquilegia caerulea ‘Crystal Star’ (o altra cultivar con fiori bianchi)
- 2 vasetti di Chaenorhinum origanifolium, vaso 14 cm ø
Versare sul fondo del catino pochi centimetri di argilla espansa, quindi aggiungere del substrato per piante da giardino, senza pressarlo o schiacciarlo, fino a circa 8 cm dal bordo.
Togliere dal vaso le tre piante di campanula. Se le piante sono di buona qualità e coltivate bene l’operazione sarà piuttosto semplice, diversamente bisognerà prestare attenzione a non spaccare il pane di terra, né a non rompere le radici.
Eliminare i tutori in legno e gli elastici con molta delicatezza, in modo da evitare di rompere lo stelo delle piante. Iniziare a inserire le piante nel catino, esercitando una leggera pressione per farle quasi affondare nel substrato.
Disporre le tre campanule a triangolo, con la prima e l’ultima in linea, vicino ai bordi laterali larghi del catino e la terza in posizione arretrata ma centrale rispetto alle altre due. Le piante devono essere ben dritte, con i fiori rivolti frontalmente e lateralmente.
Inserire le due aquilegie, sempre dopo averle private del vaso, dei tutori e degli elastici, tra le due campanule in linea orizzontale, ma leggermente sfalsate tra loro, per creare un po’ di movimento.
Svasare e inserire nella parte frontale del contenitore i due Chaenorhinum, inclinando il pane di terra leggermente in avanti in modo da coprire i bordi del recipiente e contemporaneamente gli steli nudi delle altre piante, creando un cuscino morbido. Al termine, premere leggermente il substrato. Riempire con manciate di terriccio i vuoti tra una pianta e l’altra. Fare attenzione a non mettere il terriccio sopra il colletto delle piante (perché impedirà alle radici di respirare) e infine annaffiare.
Sia campanula persicifolia ‘Takion Blue’ sia Chaenorhinum origanifolium fioriranno profusamente durante l’estate, mentre aquilegia ‘Crystal Star’ fino a primavera inoltrata. Dopo si potrà sostituire le piante sfiorite di aquilegia con esemplari di dahlia a fiore bianco, semplice o pompon, per mantenere inalterato lo schema cromatico.
Si ringraziano: per le piante Vivai Pozzo, Il Peccato Vegetale e Angelo Paolo Ratto; per l’ospitalità l’Associazione Culturale Asilo Bianco. Foto di: Dario Fusaro.
Fai da te di primavera con fiori di stagione
Fiori profumati e colori pastello, come il rosa e il verde, sono le star di una composizione primaverile fai da te romantica ed ecologica (perché senza spugna), perfetta per ingentilire un angolo della casa, ma anche da regalare a una persona speciale.
Occorrente
- 1 cestino portavaso in cotone, con diametro di circa 30 cm, foderato di pellicola impermeabile
- 1 vaschetta ovale di latta circa 22 cm x 13 cm
- annaffiatoio
- acqua
- rettangolo 20 x 30 cm di rete metallica a maglie esagonali di circa 5 – 8 cm, zincata
- 10 rami di Syringa vulgaris ‘Madame Florent Stepman’ (lillà a fiori bianchi)
- 10 rami di Viburnum opulus ‘Roseum’ a fiori verdi
- 4 rose ‘Wild Eclair’ a mazzetti con fiori bianco verde
- 13 steli di rosa ‘Quicksand’
- 7 fiori di Helleborus niger (ellebori)
- coltellino dalla lama affilata
- tronchesino per tagliare la rete
- cesoie
Arrotolare la rete metallica e schiacciarla un po’ per accomodarla e riempire tutta la vaschetta di latta, rivolgendo le estremità verso il basso, in modo che non danneggino il contenitore e non fuoriescano. L’utilizzo delle rete sostituisce la spugna da fioristi: è più ecologica e riesce altrettanto bene a sostenere gli steli dei fiori.
Introdurre la vaschetta di latta con la rete nel portavaso e riempirla d’acqua fino a metà altezza.
Tagliare il primo ramo di lillà con le cesoie a 40 cm, incidendo a croce l’estremità per facilitare l’assorbimento dell’acqua. Inserirlo a un’estremità della vaschetta facendo entrare obliquamente lo stelo nella rete. Inserire un altro ramo, alto circa la metà, all’estremità opposta, sempre obliquamente, facendo appoggiare i fiori sul bordo del portavaso. Questi due rami saranno rispettivamente il più lungo e il più corto della composizione; gli altri steli saranno tagliati ad altezze mediane e inseriti, in obliquo o in verticale, per riempire lo spazio tra i due estremi.
Distribuire i rami di viburno con lo stesso criterio, recidendoli ogni volta con il coltellino e incidendo a croce l’estremità. Lasciare cadere verso il basso alcuni fiori, come indicato nella foto. Ruotare spesso la composizione, per verificare l’uniformità della distribuzione dei fiori.
Anche le rose ‘Quicksand’ dovranno essere inserite nella rete. Iniziare con una prima rosa, lasciando lo stelo più lungo e posizionarla accanto al primo ramo di lillà. Distribuire le altre, anche a gruppi di 2-3 rose, recise ad altezze differenti, cercando di ottenere un effetto naturale.
A questo punto si possono posizionare i quattro mazzetti di rose verdi ‘Wild Eclair’: uno tra le ‘Quicksand’ per sottolinearne ed esaltarne il colore rosa antico; un secondo mazzetto accanto al primo ramo di lillà, gli altri due accanto al viburno, per riprenderne la tonalità verde pastello.
Il tocco finale è dato dai fiori di elleboro, ricordo dell’inverno che sta finendo, che punteggiano qua e là l’insieme. Inserirli nella rete lasciandoli poco più in alto delle rose in modo che il fiore sia ben visibile e non si confonda con il resto.
Lavorare con la rete può sembrare complicato all’inizio, perché bisogna acquisire una certa abilità nell’inserimento dei fiori che devono rimanere stabili nell’alveolo. Si può tuttavia sempre togliere il fiore e reinserirlo, senza fare danni, fino a che non si raggiunge l’effetto desiderato.
Si ringrazia Lombarda Flor (www.lombardaflor.it) per i fiori, i materiali, i complementi utilizzati e per l’ospitalità durante il servizio fotografico.
Composizione primaverile elegante con tulipani
Facile da realizzare, questa composizione primaverile elegante si distingue per la disposizione geometrica dei tulipani bianchi e verdi, nella varietà Super Parrot. I tulipani ‘Super Parrot’ si fanno notare proprio per la grande corolla arricciata, di colore verde sfumato di bianco, che si accentua a mano a mano che il fiore si apre e sembra fluttuare nell’aria.
Dal tocco un po’ barocco, questo fai da te di primavera cattura senza dubbio l’attenzione: i tulipani bianchi dai petali arricciati, ritorti, ondulati, sono perfetti per accentuare il contrasto con la linearità minimale del vaso geometrico trasparente. Per riuscire bene la corolla dei tulipani deve sempre superare il bordo del vaso di almeno un terzo, per non risultare appiattita e scomparire. Il tulipano ha uno stelo rigido che ben si presta a tale scopo; chi però volesse usare altri fiori (tulipani di tipo diverso, oppure mini calle o ranuncoli), dovrà avvolgere la parte finale dello stelo con un po’ di scotch per evitare che, nell’acqua, il gambo si allarghi e rovini l’effetto.
Occorrente
- vaso di vetro rettangolare
- metro
- cesoia
- coltellino affilato
- tulipani varietà ‘Super Parrot’
- scotch
Procedimento
Versare l’acqua nel vaso rettangolare per circa un terzo della sua altezza, dopodiché realizzare una griglia con lo scotch trasparente di circa 4×4 cm. Con un centimetro, misurare la larghezza utile del vaso (il nostro è di 15 cm) e anche quella dello scotch (circa 1,5 cm). Sottrarre dal calcolo per due volte lo scotch (15 – 3 = 12 cm). Dividere lo spazio residuo in tre (12 : 3 = 4) e fissare due nastri di scotch ogni 4 cm che colleghino un lato corto al quello opposto.
Ripetere l’operazione nel senso della lunghezza: il nostro vaso misura 45 cm, per cui si occorreranno 8 strisce di scotch. Se il vaso fosse più largo di quello da noi usato, la griglia dovrà avere un maggior numero di righe e colonne o essere un po’ più larga.
Eliminare tutte le foglie dai tulipani con delicatezza per non rompere gli steli. Misurare l’altezza alla quale recidere gli steli, ricordando che non dovranno affondare nell’acqua ma restare sospesi. Con un coltellino affilato e tenuto a 45 gradi, recidere, uno per uno, tutti gli steli.
Distribuire i fiori nella griglia, cercando di armonizzare le sfumature e bilanciare i colori in modo che il “peso ottico” del verde e del bianco sia ben distribuito. Allontanarsi dalla composizione per valutare l’effetto finale ed eventualmente apportare le correzioni necessarie, spostando qualche fiore o inclinandolo, magari aggiungendone uno se si nota un vuoto nella griglia.
Foto di: Dario Fusaro