Contenuti trattati
Euphorbia pulcherrima, Poinsettia, o stella di Natale, è una pianta della famiglia delle Euphorbiaceae che ha origine in Messico e si sviluppa come grande arbusto, o piccolo albero, arrivando a superare i tre metri di altezza (mentre nel nostro Paese, in contenitore, non supera i 50-80 cm).
Le sue foglie, ovali o ellittiche, hanno una consistenza vellutata e colorazione verde opaca. Presenta, inoltre, fusti sottili e semi legnosi, di colore verde brillante, al cui apice si sviluppano, in inverno, grandi infiorescenze: quelli che si considerano petali, però, sono in realtà brattee di colore diverso a seconda delle ibridazioni (rosse, bianche, rosa fucsia, gialle e anche di colore variegato). I veri fiori della stella di Natale (detti ciazi) sono simili a quelli di tutte le euphorbie, hanno piccole dimensioni, sono di colore verde o giallo e sono privi di petali.
La stella di Natale in vaso è la pianta per eccellenza che viene acquistata tra novembre e dicembre per rallegrare la casa fino, e oltre, l’anno nuovo. Chi vuole comprare questa pianta, dovrebbe scegliere gli esemplari più folti, non importa la grandezza, con brattee intensamente colorate e fusti fogliati fino alla base, senza cicatrici. Una volta giunti a casa, liberarla subito dalla confezione, in modo che luce e aria possano raggiungere tutte le parti della pianta.
Ma come curare la stella di Natale affinché viva in salute ben oltre le feste?
Le cure necessarie
Forse non tutti sanno che Poinsettia pulcherrima è una pianta che ama un clima mite con temperature costanti per tutto l’anno e ridotte escursioni termiche. Per questo deve essere trattata come una pianta da appartamento fresco o addirittura da scale (anche su pianerottolo) e da veranda, se queste sono condizionate e luminose.
Attenzione però a non posizionare la poinsettia in una zona di passaggio perché le piante con portamento eretto possono facilmente impigliarsi in chi passa e i loro rami, non molto flessibili, possono conseguentemente spezzarsi alla base rovinando l’intera chioma.
Per quanto riguarda le temperature, si raccomanda di mantenere la Stella di Natale in un range compreso tra i 15°C e i 24°C; in ogni caso, anche una temperatura leggermente più fresca, tra i 16°C e i 18°C, può contribuire a prolungare il periodo di fioritura, permettendo di godere più a lungo della bellezza della pianta.
Inoltre, la stella di Natale ama la luce brillante ma non diretta. Quindi occorre riservarle la posizione più luminosa della casa: l’ideale è porla davanti a una portafinestra che si apra solo di rado per evitare le correnti fredde. Altro fattore importantissimo che contribuisce alla durata della pianta in casa è l’umidità dell’aria e le bagnature: un’irrorazione a base di acqua non calcarea, così che non si macchino le foglie, è sempre gradita.
La pianta si bagna ogni due o tre giorni, saggiando con le dita il grado di umidità del terreno: il terriccio non deve mai seccare del tutto ma restare fresco senza essere fradicio. Per questa ragione, occorre eliminare l’acqua presente nel sottovaso dieci minuti dopo la bagnatura. Oppure, se volete tenere il sottovaso per mantenere una “bolla d’umidità” intorno alla pianta, sceglietene uno largo e riempitelo con uno strato di ghiaia di 3 cm o di argilla espansa nel quale mantenere l’acqua.
Allo stesso scopo, ogni giorno, si possono nebulizzare le foglie con acqua poco calcarea a temperatura ambiente.
Può stare all’esterno?
Sebbene vada considerata come pianta da appartamento fresco, la stella di Natale può essere trasferita all’esterno solo in un certo periodo dell’anno, ovvero in primavera, quando le temperature, anche quelle notturne, si saranno stabilizzate intorno ai 15°C.
In questo periodo andrà bagnata solo una volta la settimana in attesa che riprenda la fase di crescita attiva e in ottobre la pianta andrà riportata in casa.
Come farla rifiorire ogni anno
Per avere una stella di Natale rifiorente ogni anno sicuramente la potatura è un’operazione necessaria, sia per contenere la chioma (sugli esemplari grandi), sia per rinforzare la pianta se questa è cresciuta “filando” (producendo cioè rami lunghi e deboli).
La potatura corretta andrebbe effettuata verso il mese di marzo e prevede il taglio dei rami per un terzo della lunghezza: allo scopo, utilizzare forbici ben affilate e un paio di guanti per proteggere le mani dal lattice che potrebbe essere urticante (come tutte le piante appartenenti alla famiglia delle Euphorbiaceae, quando si spezza uno stelo della stella di Natale, colerà all’esterno una sostanza bianca irritante, da non toccare).
Il taglio va eseguito appena sopra l’innesto di una foglia e la cicatrice va trattata con zolfo in polvere.
Al termine dell’operazione di potatura, riposizionare le piante in un luogo fresco e luminoso della casa, sulle scale, sul pianerottolo oppure all’esterno (solo se le temperature lo consentono), al riparo dai raggi diretti del sole. Per agevolare la rifioritura, somministrare un fertilizzante per piante da fiore quando l’arbusto riprende a crescere con forza dopo la fase di potatura.
Come farla durare tutto l’inverno
Spesso le stelle di Natale nel giro di qualche settimana tendono a perdere la loro bellezza, ad allungarsi e a ingiallire, fino a perdere le foglie e a ridursi a pochi fusticini spogli. Le condizioni di luce e temperatura sbagliate, infatti, non giovano alla bellezza di questa pianta che, invece, con le cure giuste è possibile coltivare per diversi anni e vedere “fiorire” ogni Natale.
Quindi, per tenere in vita la stella di Natale, oltre alle cure specificate in precedenza, bisogna cambiare vaso, soprattutto se questa operazione non è mai stata fatta dopo l’acquisto.
In particolare, a metà estate occorre rinvasarla in un contenitore di una misura superiore con un substrato ricco di torba e ben drenato, senza mai pressare troppo il terriccio. Nel caso si scelgano vasi di terracotta nuovi, lasciarli a bagno almeno una notte prima dell’utilizzo.
Per essere certi che sia tempo di sostituire il vaso, osservate la pianta: se le foglie sono sottodimensionate e di colore chiaro significa proprio che il contenitore è troppo piccolo e la pianta non assorbe nutrienti in misura sufficiente.
Non vanno però rinvasate solo le piante sofferenti: si rinvasano anche le piante adulte che stanno da più di due anni nello stesso contenitore, le piante con radici che escono dai fori di scolo e quelle che presentano un terriccio molto impoverito (che somiglia a polvere) e il cui vaso appare molto leggero.
Come anticipato, è fondamentale che il terriccio nuovo sia ben drenante: per ridurre il rischio di ristagno, preparatelo mescolando insieme torba, sabbia e perlite al terriccio universale.
È necessario, inoltre, prestare particolare attenzione all’operazione di rinvaso perché l’apparato radicale della stella di Natale è delicato e spesso, nel tentativo di liberarlo dalla reticella che avvolgeva la piantina in fase giovanile, lo si danneggia irrimediabilmente portando la pianta a un rapido declino, fino alla morte.
Dopo aver verificato anche che il pane radicale sia libero da insetti e larve (in questo caso è meglio gettare la pianta), inserire con cura la stella di Natale nel nuovo contenitore, aggiungere il nuovo terriccio preparato e premere la superficie con le mani aperte per stabilizzare bene la pianta. Infine, annaffiare abbondantemente.
Problemi ricorrenti
Le stelle di Natale tendono a presentare dei problemi abbastanza comuni, che si susseguono dopo le prime settimane di vita rigogliosa. Se affrontati in modo celere, possono essere risolti assicurando così alla pianta una vita longeva.
Foglie che cadono
La perdita delle foglie potrebbe essere la conseguenza del riscaldamento troppo alto e dell’aria eccessivamente secca in appartamento; per risolvere il problema, si può spostare la pianta in un ambiente più fresco e sempre luminoso, come le scale o la veranda.
Le annaffiature andranno ridotte ed eseguite solo quando il terriccio risulterà secco e asciutto. Per decidere quanto annaffiare la pianta, bisogna valutare anche il peso del vaso perché, specie per le piante di taglia media e grande, non esiste un’adeguata proporzione fra massa fogliare e terra disponibile, e le piante con poca terra asciugano rapidamente e hanno bisogno di acqua più spesso.
Foglie secche
Se le foglie seccano significa che la posizione è troppo calda e priva di umidità o le annaffiature sono insufficienti. In questo caso, bagnare la pianta per immersione in acqua non fredda, lasciare scolare e riprendere le bagnature regolari a giorni alterni, eliminando sempre l’acqua che resta nel sottovaso.
Perdita di tono
Quando la pianta perde di tono e le foglie si presentano afflosciate significa che la stella di Natale soffre il freddo o è stata esposta a correnti fredde. Trasferendola in un locale più caldo, avrà modo di riprendersi anche se in parte si spoglierà perdendo le foglie più grandi.
Foglie e brattee macchiate
In questo caso, irrorate con acqua non calcarea oppure verificate che il terriccio non sia eccessivamente umido e non sia presente acqua nel sottovaso. In questo secondo caso sospendete immediatamente le bagnature, spostate il vaso in un luogo caldo e aspettate che il terriccio asciughi prima di riprendere a annaffiare.
Colori sbiaditi
Se i colori sbiadiscono o le brattee colorate cadono, la pianta è in stato asfittico e potrebbero già essere in corso fenomeni di marcescenza dell’apparato radicale: allora sospendete le bagnature e spostatela in una stanza più calda e luminosa, anche sole diretto per poco tempo e se la stagione invernale lo consente.
Per far tornare rossa la stella di Natale, e mantenere il colore durante tutto l’anno, bisogna prestare sempre attenzione alle temperature in appartamento e optare per un oscuramento prolungato della pianta.
Aspetto sofferente
A volte capita che Poinsettie apparentemente in buona salute e ben curate muoiano in modo repentino. Il problema può essere di origine virale e non dovuto a errori di gestione e non c’è soluzione.
Se sulle brattee rosse appaiono macchie grigie, vuol dire che per la pianta non c’è nulla da fare a causa di un attacco fungino: in questo caso è necessario gettare sia la pianta che il terriccio che rappresenta un pericoloso veicolo di infezione. Non c’è speranza nemmeno quando l’acqua che si accumula nel sottovaso assume il caratteristico odore di detersivo, una reazione chimica causata dalla fermentazione dei tessuti radicali già morti.
Buone speranze di risolvere il problema si hanno nel caso in cui le foglie si mostrassero appiccicose e infestate dagli afidi; la costante formazione di nuove foglie fa sì che i tessuti giovani siano particolarmente appetibili per questi parassiti e la stella di Natale, fra le piante di casa, è la prima a esserne colpita. In caso di attacco, rimuovere gli insetti manualmente e applicare un insetticida a base di piretro.
La cocciniglia a scudetto si riesce a individuare facilmente perché risalta sulla corteccia chiara; se, invece, sulla pagina inferiore delle foglie ci sono piccoli insetti bianchi si tratta di mosca bianca. Per risolvere tali infestazioni, per prima cosa eliminare manualmente più insetti possibile, poi introdurre la pianta in un sacco trasparente e trattarla con un insetticida, così da non disperdere il prodotto. Liberarla dopo due giorni e ripetere il trattamento dopo due settimane.
Quando metterla al buio
La stella di Natale è una pianta definita “brevidiurna”, cioè emette i boccioli solo quando le ore di luce giornaliere sono inferiori a 12; condizione che si verifica solitamente da ottobre in avanti nella nostra area climatica. Dopo qualche settimana dall’emissione dei boccioli, la pianta fiorisce e le brattee esterne si tingono di rosso.
Per ottenere la fioritura proprio nel periodo natalizio, i vivaisti riducono artificialmente le ore di luce in serra: per Natale le piante saranno pronte, nutrite e trattate in modo tale da assumere l’aspetto compatto e colorato che piace tanto.
Anche a livello domestico è possibile giocare sull’alternanza luce/buio artificiale: a settembre inoltrato, per stimolare l’emissione dei boccioli e la successiva fioritura, la pianta dovrà essere posta in condizioni di poca luce, non più di 10 ore al giorno, per 8 settimane, passate le quali si avrà una nuova fioritura. Con questi accorgimenti, dunque, cercando di seguire le tecniche dei vivaisti floricoltori, sarà possibile far rifiorire a dicembre la stella di Natale per più anni consecutivi.
Attenzione a cani e gatti
La stella di Natale è tossica per gli animali domestici: l’intossicazione può avvenire per ingestione ma anche solo per semplice masticazione di foglie o brattee. Se gli amici a quattro zampe le ingeriscono possono manifestare diarrea, vomito, dilatazione della pupilla e altri disturbi all’intestino.
Video Tutorial
Il direttore della rivista Casa in Fiore Marcella Valverde mostra, in questo video, come prendersi cura della stella di Natale tutto l’anno e a cosa fare particolare attenzione!