Come mettere a dimora i bulbi per la fioritura estiva

Si possono mettere a dimora in piena terra, ma si adattano anche alla coltivazione in vaso.

A cura di Francesca La Rana, Anna Zorloni
Pubblicato il 28/04/2025Aggiornato il 28/04/2025
Come mettere a dimora i bulbi per la fioritura estiva

Le bulbose vanno messe a dimora nel periodo giusto: la primavera. Quando il rischio di gelate è pari a zero, è possibile procedere e piantare i bulbi estivi, come Agapanthus, Canna indica, Dahlia, Galtonia, Gladiolus, Lilium, Hemerocallis, Montbretia, Nerina, Ornithogalum, che, insieme ad altre bulbose che fioriscono in estate, sono le specie più conosciute.

In questo modo avranno la possibilità di far crescere in tempo le radici così da non avere uno sviluppo deludente. C’è chi ha conservato i bulbi dello scorso anno per tutto l’inverno in un luogo fresco e asciutto, dentro a un sacchetto di carta, e chi invece li deve acquistare: per tutti è il momento di tornare in piena terra.

La peculiarità delle bulbose è quella di provenire da zone dove le estati sono molto piovose e gli inverni rigidi e asciutti, per questo motivo una volta messe a dimora sarà necessario ricreare una condizione simile a quella dei luoghi di provenienza.

Quando piantarli 

I bulbi estivi vanno messi a dimora in primavera senza anticipare troppo, ma nemmeno tardare eccessivamente il momento corretto, perché poi iniziano a germogliare. Il germoglio deve svilupparsi sottoterra, non deve rinverdire.

Le fioriture si avranno in media da giugno a settembre. Tra quelle più note ci sono agapanti (famiglia delle Liliaceae) e nerine (famiglia delle Amaryllidaceae) con le alte infiorescenze globose a ombrella più o meno fitta, composte da fiorellini di colore blu-violaceo, bianchi o rosa; gli amarilli ‘belladonna’ (famiglia delle Amaryllidaceae), con i fiori tubulosi rosa portati all’estremità di un lungo peduncolo cavo; i gigli (famiglia delle Liliaceae), con i grossi fiori profumati; gli iris (famiglia delle Iridaceae) con gli appariscenti fiori blu o viola; i gladioli (famiglia delle Iridaceae), con le infiorescenze erette, composte da fiori di diversi colori; le fresie e le crocosmie (famiglia delle Iridaceae) con le spighe di fiori tubulosi gialli, arancioni o rossi, portati da uno stelo ricurvo; le dalie (famiglia delle Asteraceae), con gli splendidi fiori coloratissimi, di solito gli ultimi ad aprirsi a fine estate.  

Dove posizionarli

I bulbi estivi danno vita a piante che, in genere, amano la luce, quindi è bene scegliere una zona soleggiata del giardino. Per quelle dotate di stelo lungo (i gladioli e i gigli, ad esempio), è consigliabile una posizione protetta e riparata dal vento che potrebbe danneggiare o spezzare gli steli proprio sul più bello della loro fioritura.

Possono essere piantati in due modalità: c’è chi preferisce creare macchie di colore omogenee, composte da fiori dello stesso tipo, e chi ama un giardino più “disordinato”, dall’effetto spontaneo, con disposizione casuale dei bulbi e dei colori.

Utile ricordarsi che i bulbi estivi si coltivano tutti in piena terra, ma sono in grado di adattarsi al vaso. I contenitori, in questo ultimo caso, dovranno essere alti e capienti, così da occuparne tutto lo spazio; le ciotole basse vanno scartate a priori. 

Come preparare il terreno

Pochi giorni prima di mettere a dimora i bulbi estivi, è necessario lavorare in superficie il terreno; eliminare i residui di piante estirpate, le erbacce e i sassi, quindi sminuzzare il terreno e aggiungere qualche sacco di terriccio nuovo, di tipo universale, possibilmente già fertilizzato, amalgamandolo col terriccio già presente nell’aiuola, così da ammorbidirlo e arricchirlo di nutrienti (evitare il letame fresco, non particolarmente indicato per i bulbi).

Se il terreno è troppo pesante o compattato, è consigliabile aggiungere un po’ di sabbia, così da renderlo più morbido e accogliente per i bulbi estivi.

Istruzioni per interrare alla giusta profondità

I bulbi estivi non richiedono profondità elevate, dipende dalla specie e soprattutto dalle dimensioni del bulbo stesso; si dice che un bulbo debba essere interrato, indicativamente, a una profondità pari al doppio della sua altezza.

In media vanno interrati dagli 8-10 cm (il ranuncolo, ad esempio) ai 20-30 cm (Agapanthus ed Hemerocallis), come indicato nello schema. Fare attenzione anche alla distanza tra i bulbi sul terreno; dipende dall’ingombro della pianta che si svilupperà e varia generalmente dai 10 cm del Ranuncolo ai 60-70 cm dell’Agapanthus.

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Come scavare la buca

Ci si può aiutare con una paletta appuntita: la buca deve essere leggermente più larga rispetto alle dimensioni del bulbo. Una volta adagiato sul fondo della buca, il bulbo va ricoperto con la stessa terra che è stata rimossa scavando. 

Per aiutarci a piantare i bulbi, esiste anche l'attrezzo apposito, il “piantabulbi”: si tratta di una sorta di cono in metallo all’interno del quale viene inserito il bulbo; con questo attrezzo si può scavare la buca e, una volta divaricato, inserirvi direttamente il bulbo.

Per aiutarci a piantare i bulbi estivi, esiste anche l’attrezzo apposito, il “piantabulbi”: si tratta di una sorta di cono in metallo all’interno del quale viene inserito il bulbo; con questo attrezzo si può scavare la buca e, una volta divaricato, inserirvi direttamente il bulbo.

Per facilitare il lavoro c’è il piantabulbi, un piccolo attrezzo a forma di tronco di cono, che serve per scavare la buca nel terreno estraendo la terra in eccesso; nella buca sarà alloggiato il bulbo e la terra estratta servirà a coprirlo.

Il piantatoio si usa per i bulbi più piccoli. Si tratta di un attrezzo a forma di cono appuntito che permette di bucare con facilità la terra e praticare un foro di piccole dimensioni in cui inserire il bulbo; in alternativa, si può utilizzare anche con una semplice paletta da giardiniere.

Un paio di guanti e delle ginocchiere da giardinaggio serviranno per lavorare comodamente accovacciati a terra senza sporcarsi, inumidirsi e accusare dolori alle ginocchia.

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Gli strumenti per piantare i bulbi comodamente e con cura

Quando avviene la germinazione

Dopo averli messi a dimora, bisogna attendere circa 4-6 settimane per veder nascere le prime foglioline e ammirare i boccioli dei fiori che, gradualmente si apriranno regalano uno spettacolo coloratissimo. É importante bagnare sempre il terreno per ottenere il risultato atteso. 

Come prendersene cura

Una volta a dimora, i bulbi andranno annaffiati costantemente. In questo modo svilupperanno rapidamente le radici. Il terreno andrà mantenuto umido sempre per una crescita prodigiosa delle bulbose, come quella dei gladioli che si riempiono di foglie, boccioli e fiori in poco tempo.

Inoltre è importante ricordare che i bulbi necessitano di un terreno che sia fertilizzato al bisogno con fertilizzante a lento rilascio e impiegando un prodotto liquido per piante da fiore.

Un’attenzione va riservata alla siccità. Le condizioni climatiche estive sono meno favorevoli di quelle primaverili. I bulbi possono quindi soffrire caldo e insolazione, per cui vanno spesso bagnati e va eseguita la pacciamatura. Se non si avranno le giuste accortezze, in autunno i bulbi potranno essere più piccoli di quelli di partenza e diventare più sensibili. 

Come proteggere i bulbi

Nonostante siano resistenti e robusti, i bulbi estivi necessitano di protezione da limacce e chiocciole, che possono danneggiare le piantine in emergenza. Un’ispezione di mattina e di sera con conseguente lotta ai predatori sarà un buon modo per salvare le bulbose. 

Inoltre, le cannette in bambù possono aiutare le piante a crescere vigorose e ottenere una splendida fioritura. 

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