Cure al bonsai dopo le vacanze

Dopo l'estate, magari trascorsa all'aperto, le piante tornano in casa. Le cure ai bonsai adesso devono essere attente per garantire una ripresa vegetativa adeguata della pianta.

Francesca Meinardi
A cura di Francesca Meinardi
Pubblicato il 02/09/2018Aggiornato il 02/09/2018
Cure al bonsai dopo le vacanze

C’è una spiccata analogia tra il mese di settembre e il clima primaverile: la notevole escursione di temperatura tra il giorno e la notte è la medesima, ed è uguale la stimolazione della crescita dei tessuti vegetali. Le cure ai bonsai devono essere  compiute senza leggerezza soprattutto in questo mese di transizione.

Irrigazioni

Durante la calura estiva la vegetazione delle piante ha conosciuto una battuta d’arresto. Ora tra le cure ai bonsai che hanno ripreso a vegetare è importante assicurasi che non  manchi loro l’acqua.

Si bagni il terreno solo quando si è asciugato rispetto alla bagnatura precedente. Si riempiano i sottovasi con la ghiaia che, inumidita, favorisce il controllo e il mantenimento del microclima necessario.

Si bagni il terreno del bonsai solo quando si è asciugato rispetto alla bagnatura precedente. Si riempiano i sottovasi con la ghiaia che, inumidita, favorisce il controllo e il mantenimento del microclima necessario.

Concime

Insieme alle irrigazioni questo è il momento più opportuno per le concimazioni perché le piante possano rinforzare i tessuti vegetali in preparazione all’inverno. Scegliere concimi con poco azoto ma alte percentuali di fosforo e potassio. In questo modo si aiuta la pianta ad accumulare riserve per la brutta stagione senza indurla a produrre con troppo vigore dei getti che non supereranno le prime avvisaglie invernali.

I bonsai più delicati all’ombra

Nonostante l’irraggiamento non sia più quello di luglio e agosto, si tenga presente che è ancora forte, quindi si salvaguardino i bonsai più delicati come aceri, faggi o carpini, perché l’apparato fogliare non corra il rischio di seccare o di ustionarsi, mentre si mantengano al sole quelli più resistenti come i pini e gli olmi. Tutti gli esemplari che hanno perso le foglie a causa della calura estiva andranno lasciati in ombra e al fresco per evitare che producano una nuova chioma: l’autunno è il periodo in cui si avviano le piante al riposo.

Le malattie

Tra le cure ai bonsai, un problema da non sottovalutare  in questo mese di settembre sono le patologie che possono colpire gli alberelli. Temperature ancora sopra la media durante il giorno e una elevata umidità, favoriscono il proliferare di parassiti come afidi, cocciniglie e malattie fungine, prima fra tutte l’oidio. Gli aceri e le querce sono sensibili in particolare a quest’ultimo, ragione per cui non si dovrà proseguire a settembre con la nebulizzazione delle foglie. Oltre all’utilizzo di antiparassitari si può integrare il concime liquido specifico per bonsai con l’aggiunta di vitamina B, oppure acquistare un concime già integrato con vitamina B. Si tratta di prodotti che servono alle piante a superare particolari momenti di stress, quindi idonei ad aiutare le piante a non abbattersi per la somministrazione di prodotti antiparassitari.

La pulizia

Si rimuovano eventuali parti vecchie di filo metallico applicato nei mesi precedenti e non più funzionali, affinché non segnino i tessuti che sono in fase di crescita.

Si rimuovano eventuali parti vecchie di filo metallico applicato nei mesi precedenti e non più funzionali, affinché non segnino i tessuti del bonsai che sono in fase di crescita.

Si intervenga nella pulizia delle piante a foglia larga solo per la rimozione dei getti più esuberanti e dei germogli sul tronco o alla biforcazione dei rami. Si rimuovano gli aghi più vecchi nei pini. Gli esemplari dalla chioma fitta, come i Cipressi, vanno appena cimati per permettere alla luce e all’aria di circolare all’interno dell’apparato aereo.

Si intervenga nella pulizia delle piante di bonsai a foglia larga solo per la rimozione dei getti più esuberanti e dei germogli sul tronco o alla biforcazione dei rami. Si rimuovano gli aghi più vecchi nei pini. Gli esemplari dalla chioma fitta, come i Cipressi, vanno appena cimati per permettere alla luce e all’aria di circolare all’interno dell’apparato aereo.

Attenzione

A settembre non bisogna compiere alcun rinvaso, anche per le piante più sofferenti; occorre aspettare la fine del mese di ottobre.

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