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Rosa, giacinto, tulipano, girasole, iris, margherita, orchidea, dalia e azalea: ecco i fiori migliori da regalare nel giorno della festa della mamma. Può trattarsi di un bouquet di fiori recisi o di una piccola piantina in vaso pronta per essere trapiantata in giardino, ma quel che conta è dedicare a ogni mamma il fiore che più la rappresenta tenendo conto dei diversi significati che ognuno di questi incarna. Gli appassionati del fai da te, poi, avranno l’occasione di cimentarsi con 4 semplici lavoretti a tema floreale per confezionare un dono davvero unico e originale: insomma, le idee per stupire le mamme la seconda domenica di maggio di certo non mancano!
Quali fiori regalare per la festa della mamma
Tra i fiori da regalare per la festa della mamma c’è insomma l’imbarazzo della scelta, ma è meglio optare per mazzi di fiori con una sola specie, bouquet misti o piante fiorite? Ovviamente non esiste una risposta corretta: il punto di partenza per la scelta deve essere sempre la stagione, ma poi è bene, naturalmente, farsi guidare dai gusti della mamma per trovare il fiore a lei più gradito, anche per quanto riguarda i colori, senza sottovalutare lo spazio a disposizione in casa, sul balcone o, per chi lo ha, in giardino. Buona norma è anche scegliere la varietà giusta tenendo conto del pollice più meno verde e del tempo che il destinatario può dedicare alla pianta: inutile regalare fiori bisognosi di cure e attenzioni a chi ha scarsa propensione per il giardinaggio.
Vediamo allora i 9 fiori più belli da donare alla propria mamma, con il loro relativo significato.
Rosa, per non sbagliare
È la scelta più classica, ma non per questo meno affascinante. Per stupire la mamma si può scegliere una varietà speciale, come le rose italiane recentemente ibridate. Anche il linguaggio delle rose cambia a seconda del loro colore: quelle bianche esprimono stima e ammirazione, le rose rosse sono il simbolo dell’amore profondo.
Giacinto, il bianco che incanta
Nel linguaggio dei fiori il giacinto, un fiore dalla bellezza classica, rappresenta la benevolenza e la fiducia. In più ha il vantaggio di durare tanto e di poter essere coltivato sia in vaso sia in piena terra. Perfetto per le mamme che amano i fiori intensamente profumati.
Tulipano, il potere della rinascita
Dedizione, amore e tenacia sono i messaggi trasmessi dal tulipano, una bulbosa che sa rinascere ogni anno superando il clima rigido invernale. Se reciso, va messo in vasi piuttosto alti perché lo stelo tende a piegarsi; in piena terra, se correttamente curato, sa regalare bellissime fioriture ogni primavera.
Azalea, il fiore irrinunciabile
Simbolo dell’amore puro, l’azalea è il fiore per eccellenza da regalare alla mamma, come la rosa. Una piantina di azalea potrà essere prima tenuta in casa e poi piantata in giardino oppure mantenuta in contenitore, l’importante è scegliere il terreno adeguato: trattandosi di una pianta acidofila, l’azalea non sopporta i suoli a composizione basica e con presenza di calcare attivo e va concimata con fertilizzanti specifici.
Iris, adatto a tutte le mamme
Legato alla mitologia greca, l’iris è un fiore dal significato un po’ ambivalente: rappresenta infatti sia amore che dolore ed è possibile trovarlo in un arcobaleno di colori. Una volta messo a dimora, è un fiore che cresce senza bisogno di particolari cure ed è quindi perfetto per le mamme che hanno poco tempo libero.
Girasole, simbolo di primavera
Allegro, gioioso, solare, il girasole rappresenta la felicità e l’ottimismo e incarna perfettamente lo spirito spensierato della primavera. Può crescere anche in vaso, purché piuttosto grande, ma l’ideale sarebbe la coltivazione in giardino anche per via delle sue foglie un po’ ingombranti. Fondamentale è la scelta della posizione: sempre in pieno sole e al caldo.
Margherita, semplice ma non banale
Rappresentano la semplicità d’animo e la spontaneità, quindi sono adatte alle mamme dall’animo semplice e diretto. Anche recise hanno una buona durata.
Orchidea, pura bellezza
Ideali per mamme raffinate, le piante di orchidea portano in casa eleganza e bellezza: in qualità di dono, comunicano al destinatario che è una persona fondamentale nella nostra vita e quindi rappresentano un bellissimo regalo per la festa della mamma. Per farle durare a lungo occorre evitare il sole diretto e le correnti d’aria, oltre che fornire loro nutrimento dalla primavera all’inizio dell’estate, utilizzando un fertilizzante specifico ricco di potassio, azoto e fosforo in parti uguali.
Dalia, per dire grazie
Simbolo di eleganza e riconoscenza, la dalia è un fiore complesso, adatto a donne raffinate e dalla personalità esuberante. Le piante di dalia devono essere irrigate con cura, ma solo se si dispone di un terreno ben drenato per non favorire il ristagno, e fertilizzate con prodotti specifici ricchi di fosforo e potassio.
Quattro fai da te con i fiori per la festa della mamma
I fiori possono essere anche il punto di partenza per creare una composizione con le proprie mani, magari anche coinvolgendo i bambini, usando materiali semplici e facilmente reperibili. Trattandosi di fiori recisi, questi fai da te avranno durata più breve di una piantina fiorita ma più lunga di un semplice bouquet e si possono utilizzare anche per decorare una tavola all’aperto oltre che, nel caso della ghirlanda, l’ingresso di casa.
Composizione fiorita romantica con ranuncoli e fresie
Nel giorno della sua festa, perché non sorprendere la mamma con una composizione di fiori recisi dai colori delicati, resa unica dall’uso di stoffe vintage e moquette verde prato per rivestire il contenitore: sarà perfetta anche negli ambienti più moderni. La composizione appare classica e romantica per via delle varietà usate (ranuncoli, rose, rosmarino, wax flower, fresie), per le nuance scelte e per l’effetto “a bouquet”. Il tocco che la rende al tempo stesso attuale e particolare è da ricercarsi nei tessuti inaspettati, pesanti, dalla trama grossa, in contrasto di colore.
Occorrente
- spugna per fioristi con diametro 20 cm, altezza 10-15 cm
- pellicola di plastica da cucina
- stoffe recuperate di tipo diverso, a contrasto (qui è stato usato un telo arancione un po’ vintage e due pezzi di moquette colore verde prato)
- cordino di plastica da giardinaggio
- rose Rosaspina O’Hara
- ranuncoli Clone
- fresie bianche
- rametti di Wax Flower (Chamelaucium uncinatum)
- rametti di rosmarino fiorito
Procedimento
Immergere la spugna nell’acqua per qualche ora. Quando è imbevuta bene, scolarla e avvolgerla con la pellicola da cucina trasparente nella parte laterale e inferiore: deve tenere l’umidità il più possibile. Poi avvolgerla nella stoffa pesante colorata, anche ripiegata in due, fino a nascondere la spugna alla vista.
Avvolgere attorno alla spugna anche i due pezzi di tessuto verde (se è necessario i tessuti si possono anche sovrapporre), poi bloccare il tutto con più giri di cordino cavo verde plastificato e chiudere con un nodo stretto.
È il momento di inserire le rose. Prima, togliere tutte le foglie dagli steli e poi ridurli alla lunghezza di 20 cm con un taglio obliquo molto affilato per poterli inserire facilmente nella spugna. Creare un primo gruppo centrale con tre rose vicine, più alto dei fiori circostanti. Proseguire inserendo le fresie.
Posizionare i ranuncoli: i fiori vanno inseriti nella spugna in modo da restare più bassi man mano che ci si allontana dal gruppo centrale delle rose. Ricavare dal wax flower tanti rametti fioriti di circa 20 cm e collocarli nella spugna. In particolare usarli per decorare il bordo esterno, vicino alla stoffa.
Osservare bene la composizione e valutare dove sono presenti dei vuoti. Per riempirli, inserire i fiori rimasti e i boccioli che si apriranno tra qualche giorno. I fiori più grossi andrebbero messi al centro, i più piccoli verso l’esterno. Se alcuni steli non entrano nella spugna, forarla con uno stecchino. L’ultima aggiunta è il rosmarino fiorito che darà un tocco di colore verde all’insieme e un aroma inconfondibile. Infine, appoggiare la composizione sul tavolo e osservarla ruotandola. Se dovesse esserci un vuoto, spostare delicatamente le corolle con le mani e aggiungere fiori.
Foto di: Damiano Giacomello
Ghirlanda di rose e aromatiche
Come decorazione alternativa da regalare, ecco una piccola ghirlanda da appendere alla porta, realizzata con i fiori freschi oppure essiccati; in questo secondo caso, colore, consistenza e forma saranno alterati ma contribuiranno a far assumere alla creazione un particolare fascino. Tra le piante più apprezzate, facili da coltivare e fonte di grandissima soddisfazione, ci sono sicuramente le rose e, più inaspettatamente, le erbe aromatiche che, oltre a essere decorative e utili in cucina, si prestano alla realizzazione di interessanti decorazioni.
Occorrente
- 2 o 3 rami di vitalba (oppure di glicine o caprifoglio) lunghi circa 50 cm privati delle foglie
- rose diverse per dimensione, di colore bianco e rosa
- rametti misti di erbe aromatiche: rosmarino, salvia e santolina chamaecyparissus
- filo di ferro da fiorista
- cotone idrofilo
- carta stagnola
Procedimento
La vitalba (Clematis vitalba) è un’erba infestante del bosco presente in abbondanza sul nostro territorio, ma qualora non doveste trovarla si può usare in alternativa un qualsiasi altro tralcio di pianta che emetta lunghi getti come il glicine, il caprifoglio, il falso gelsomino (cauterizzando il taglio per fermare l’uscita del lattice) o il kiwi. Piegare a cerchio i tralci per fare una coroncina di circa 20 cm di diametro. Poi fermarli nei punti iniziali e finali con il filo di ferro da fiorista.
Eliminare la parte fogliare inferiore dai gambi delle erbe aromatiche (foto sopra) e tutte le foglie dalle rose. Quindi procedere con la fase di condizionamento, che serve per prolungare la durata di fiori e foglie nelle composizioni: il procedimento consiste nell’immergere il materiale vegetale che interessa (in questo caso i gambi nudi degli steli di aromatiche e delle rose) in un secchio con acqua fresca, per un periodo di 2 – 8 ore. In tal modo il materiale vegetale può assorbire una grande riserva idrica e restare vivo più a lungo.
Per preservare la freschezza delle rose, avvolgere la parte terminale del gambo con un pezzetto di cotone idrofilo imbibito d’acqua fredda (foto sopra) e fasciare il tutto con un piccolo pezzetto di carta stagnola. Quindi procedere nella preparazione dei mazzetti che orneranno la ghirlanda: prendere due rametti differenti di aromatiche e una rosa nella stagnola; legarli insieme con il filo di ferro (foto sotto). Calcolare che per una ghirlanda di 20 cm di diametro, serviranno circa 25 mazzetti.
Con il filo di ferro, fissare alla base il primo mazzetto e procedere in senso orario. Legando i mazzetti in successione, fare in modo di sovrapporre le corolle ai gambi, per nascondere il filo di ferro e i gambi fasciati con la stagnola. Continuare fino a completare il giro (foto sotto).
La ghirlanda fresca potrà essere utilizzata come centrotavola con una candela al centro, oppure si può appendere a una parete o altro supporto verticale, legandola con uno spago o un nastro di raso. Quando la decorazione inizierà a perdere la sua freschezza, non gettarla ma provare a essiccarla: basta porla su un piano orizzontale, in un luogo fresco, buio e ben areato. Il tempo necessario all’essiccazione dipende da tanti fattori, non ultimo il clima (in genere sono necessari da 15 a 30 giorni circa).
La ghirlanda con i fiori essiccati
Per realizzare la ghirlanda con i fiori essiccati, bisogna raccogliere le piante di prima mattina in un giorno asciutto e soleggiato, quando la rugiada è ormai evaporata. Il successo dell’essiccazione parte dalla raccolta: ogni traccia di umidità potrebbe comprometterne la riuscita. Prelevare con un coltello affilato, o le cesoie, i rami che portano il fogliame più fresco e i fiori giunti alla piena maturazione, le cui corolle non sono ancora troppo aperte.
I fiori raccolti si possono anche essiccare all’aria aperta. PiantaRe due chiodini su un’asse di legno e tendere un filo, poi appendere lo stelo del fiore capovolto e fermarlo con una molletta da bucato.
Il tempo di essiccazione dipende da fattori ambientali e dalla grandezza del fiore: potrà variare da alcuni giorni a una o più settimane. Ecco alcuni suggerimenti affinché il procedimento abbia successo:
- è necessario eseguire l’operazione in un locale che dovrà essere il più fresco possibile, aerato e poco luminoso;
- i fiori saranno pronti quando al tatto risulteranno totalmente asciutti e “croccanti”;
- si possono anche raggruppare e fare essiccare insieme dai tre ai cinque steli fioriti o le aromatiche insieme;
- privare i mazzetti delle foglie e assicurarsi che gli steli non siano attorcigliati tra loro per evitare si possano spezzare una volta secchi;
- legare i mazzetti subito sotto le corolle con un elastico, migliore dello spago in quanto seguirà il naturale ritiro del materiale. Appendere i mazzetti ben distanziati sempre con le corolle rivolte verso il basso;
- tenere presente che i colori perderanno naturalmente vividezza e le corolle saranno molto fragili. Conservare i fiori senza toccarli.
Foto di: Simonetta Chiarugi
Borsa fiorita con ranuncoli e tulipani
Con un po’ di fantasia e tanta creatività una vecchia borsa in paglia si può trasformare in un insolito cesto portafiori, da spostare dove serve: all’ingresso di casa accoglierà festosamente gli ospiti, appoggiato su una credenza creerà un angolo colorato, sotto il patio o in un terrazzo coperto aggiungerà un tocco “country” all’ambiente. Per far durare più a lungo questo bellissimo fai da te, la sera basterà aggiungere abbondante acqua alla spugna e poi riporre la borsa sul davanzale perché le basse temperature allungano la vita dei fiori recisi. Ben tenuto potrà durare più di una settimana.
Occorrente
- borsa di paglia con due manici
- foglio di materiale plastico
- ranuncoli di colore rosa pastello e rosa salmone
- tulipani varietà Super Parrot di colore bianco e verde
- piantine sempreverdi da raccogliere in giardino, come edera variegata, lonicera nitida a foglia bicolore e ceanotus
- spugna da fioristi
- nastro giallo di raso alto circa 3 cm
Procedimento
Con un foglio intero di materiale plastico, senza praticare tagli ma solo piegature, foderare l’interno della borsa. Fissare il foglio di plastica lungo i bordi del contenitore con una graffettatrice o con ago e filo.
All’interno della borsa porre una spugna da fioristi, tagliandola della giusta misura così che non sporga dal bordo ma resti 1-2 cm sotto. Prima di iniziare questa fase, bagnare un poco la spugna, versando l’acqua in modo che tutta la superficie, schiacciandola, risulti umida.
Inserire nella spugna una serie di lunghi rametti di edera variegata, poi disporre i tulipani alle due estremità della borsa in due o tre ordini sovrapposti (i più alti per mantenere la posizione e non appoggiarsi pesantemente sugli altri dovranno essere inferrettati). Avere cura di togliere le foglie, lasciando solo l’ultima, e accorciare lo stelo a circa 20 cm di lunghezza. Inserire i tulipani nella spugna con un’angolazione di circa 30 °: questo accorgimento, unito al loro portamento eretto, farà sì che i tulipani si sporgano oltre il margine della borsa, in due macchie di colore primaverili.
Per terminare questa fase aggiungere il verde raccolto in giardino.
Tagliare lo stelo principale dei ranuncoli alla lunghezza di circa 15 cm e fissarlo nella spugna. Porre i ranuncoli leggermente inclinati verso l’esterno, quasi si appoggiassero sui tulipani: dovranno essere abbastanza vicini ma non troppo perché al secondo giorno le corolle aperte raddoppieranno il diametro. I ranuncoli eretti contrasteranno con i tulipani decombenti e il colore tenue, rosa e salmone, ammorbidirà la loro rigidità.
Aggiungere altro verde per porre più in risalto il colore rosa dei fiori e per colmare gli spazi.
I manici, fino ad ora lasciati liberi, andranno legati insieme con in nastro giallo di raso, lasciando due estremità di stoffa lunghe una decina di centimetri. I manici, ora legati, definiranno uno spazio centrale che non è ancora stato decorato e che andrà riempito con tulipani, sempreverdi e ranuncoli, tagliati corti così da restare al di sotto dell’impugnatura, ma non troppo da sprofondare dentro la borsa.
Dopo un controllo finale per riposizionare i fiori e colmare eventuali vuoti, formare con le estremità libere del nastro un bel fiocco.
Foto di: Alessandro Masini
Cestino fiorito con rose e succulente
Oltre alla borsa di paglia, un bellissimo e originale (oltre che a costo zero) contenitore per una composizione fiorita è il cestino di legno: il risultato sarà di grande effetto e durerà più a lungo di un mazzo di fiori recisi.
Occorrente
- cestino rotondo a bordo alto, di 30 cm di diametro, in legno grezzo (meglio se spennellato di bianco in modo non continuo, così da conferire all’oggetto un aspetto vissuto e familiare)
- 1 o 2 spugne da fioristi
- 10 rose Marie Claire in fase di bocciolo e 3 rami di rosa Super Bubbles
- succulente: si possono usare le proprie preferite, dai sempervivum, alle eucheverie, alla Cotyledon ladysmithiensis dalle foglie tomentose, fino alle crassule dalle foglie cerose, e altro ancora.
- rametti di edera variegata a foglia piccola e rametti di cotonastro franchetti con foglie ovali verde scuro non lucido.
- rametti di viburno fioriti
- 3 rametti di brunia
Procedimento
Procedere dall’esterno verso l’interno, infilando nella spugna prima gli elementi verdi, cercando di distribuire le diverse specie uniformemente.
Aggiungere poi le rose, dopo averne accorciato i gambi, mescolando le due varietà.
Solo alla fine, negli spazi rimasti vuoti, inserire le succulente.
Per far durare più a lungo questo cestino fiorito, porre la composizione in posizione luminosa ma non sotto il sole diretto, bagnarla ogni giorno, e la sera spostarla in una stanza fredda: trattata in questo modo potrà durare una settimana. Anche all’aperto valgono le stesse accortezze.
Foto di: Alessandro Mesini
La primavera è la stagione ideale per abbandonarsi alla bellissima arte del fai da te: grazie ai centrotavola primaverili la casa si colora e si anima con le nuance più incantevoli della natura!