Agrumi in vaso: belli e buoni

Molti agrumi crescono bene in vaso, fioriscono con meravigliose zagare profumate e fruttificano a lungo. Ma bisogna sapere quale specie acquistare, come coltivarli e proteggerli dal freddo.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 13/02/2015Aggiornato il 13/02/2015
limone lunario Citrus limon
Gli agrumi sono l’immagine stessa della solarità, forse perché i frutti giungono a maturazione quando tutti gli altri alberi sono spogli. Chi non ha ceduto alla tentazione di acquistare un limone in vaso con il desiderio di raccoglierne i frutti? Ecco quali agrumi scegliere tra i tanti, come coltivarli bene per coglierne i frutti e godersi lo spettacolo della fioritura profumata.

Clementine tardive (Citrus clementina “rubino”): ottime da mangiare

Clementine tardive (Citrus clementina “mandarino rubino”)

 

I frutti della varietà “rubino” spiccano da lontano sul fogliame verde lucido delle foglie per la nota di colore particolarmente intensa ed accesa, forte e allo stesso tempo brillante, mai cupa. Per questa caratteristica e per la capacità dei frutti di restare sui rami fino al mese di aprile è molto apprezzata come pianta ornamentale. I frutti classicamente non di forma globosa ma un poco schiacciati e con le calotte depresse in corrispondenza del picciolo e al suo opposto, maturano a partire da gennaio, con due tre mesi di ritardo sul clementine classico che è un agrume precoce. Le clementine sono apprezzate per la polpa succosa e la scarsità di semi. Le foglie sono scure e di forma lanceolata, la pianta ha buona vigoria, la fioritura principale avviene in primavera con fiori grandi.

Lumie (Citrus lumia): frutti grandi e gustosi

lumia di napoli citrus lumia

 

Le lumie sono agrumi ornamentali dal frutto con ricco mesocarpo bianco e polpa succosa al centro, molto aromatici entrambi, gustosi da consumare freschi o passati in padella per una veloce caramellatura. Si tratta di un gruppo di agrumi ibridi conosciuti fin dall’antichità che sembrano derivare da cedro, limone e pummelo. I frutti colpiscono per le grandi dimensioni, la forma leggermente piriforme, la buccia gialla, densa e piacevolissima al tatto. I rami che portano frutti tendono a piegarsi e nelle piante di piccola taglia o coltivate in questa forma possono adagiarsi sul terreno. La lumia di Napoli è una varietà tutta italiana.

Limone lunario (Citrus limon “lunario”): fiori tutti i mesi

In foto, esemplari di limone lunario.

 

I limoni sono l’agrume in vaso più coltivato vuoi per la loro facile adattabilità, vuoi perché sono quelli che più facilmente possono dare raccolto. La varietà “lunario” è tra le più decorative che si conoscano per l’abbondanza di frutti che la pianta può produrre tutto l’anno. All’interno di un giardino o di un agrumeto ornamentale può costituire un punto focale di attenzione valido tutto l’anno. Il lunario deve il suo nome proprio alla peculiarità di fiorire e fruttificare tutti le lune, cioè i mesi, dell’anno. Coniuga così l’aspetto decorativo e quello produttivo. La forma allungata del frutto è accentuata dalla conformazione delle due estremità, l’apice del frutto e la zona di inserzione del peduncolo, particolarmente sviluppate. La buccia di colore giallo, più intenso nei frutti maturi, è sottile. La polpa è abbondante, succosa, con pochi semi, e gradevole perché non marcatamente acida. Le foglie sono di forma ellittica con apice ben appuntito, di colore deciso. Il limone a frutti rosso è uguale in tutto e per tutto agli altri ma presenta questa particolare colorazione dell’esocarpo che lo rende molto decorativo.

Kumquat (Fortunella obovata): il mandarino cinese

Kumquat

 

Le fortunelle conosciute come kumquat o mandarini cinesi sono originarie dei vari paesi dell’Estremo Oriente. Si tratta di piante di sviluppo modesto, spesso con portamento quasi arbustivo, ideali per la coltivazione in vaso dove tendono a nanizzare o in piccoli giardini, utilizzati anche come bonsai. Fortunella obovata è pianta conosciuta fin dall’antichità, originaria della Cina, di aspetto piacevole, vegetazione compatta, forma tendenzialmente rotondeggiante. I frutti che si presentano lisci al tatto, ben colorati in arancione, molto numerosi, più grandi di quelli delle altre fortunelle, possono restare a lungo sulla pianta aumentandone il valore decorativo. Il sapore della polpa è dominato da una nota acida. Le foglie sono scure e lucide nella pagina superiore, più chiare in quelle inferiori, i rami sono protetti da spine, i fiori sono singoli e di colore bianco.

Come coltivarli

Il segreto è il ricovero invernale

Il momento critico è rappresentato dal ricovero invernale. Cercate la migliore sistemazione possibile anche se potrebbe significare un “trasloco”. Il locale che deve accogliere gli agrumi in vaso deve essere molto luminoso perché con poca luce tendono a spogliarsi eccessivamente e con una temperatura il più possibile stabile e intorno ai 5-10°C. Il locale deve essere arieggiato con regolarità perché l’umidità stagnante crea le condizioni favorevoli a tutte le parassitosi e le bagnature dovranno servire solo a mantenere la giusta idratazione della pianta. In questa fase l’eliminazione del sottovaso, così che l’eccesso si disperda e non possa essere riassorbito, è sempre una scelta vincente. Una volta ogni due settimane le piante vanno attentamente ispezionate per verificarne lo stato di salute e intervenire prontamente.

Ma attenti al caldo estivo

Durante la buona stagione, l’agrume in vaso deve solo essere esposto al sole e bagnato perché la vegetazione si rinnovi. Però attenzione al sole che può bruciare gli agrumi in vaso specie se dal ricovero invernale si passano direttamente in pieno sole. Il consiglio è di spostare i vasi prima al riparo di un portico che li protegga dal sole del mezzogiorno, poi in pieno sole. Solo bagnature frequenti permettono alle piante in vaso di resistere al pieno sole e alle temperature elevate che il terriccio raggiunge dentro i vasi. Tutti gli agrumi temono il ristagno idrico, ma ogni settimana devono essere irrigati con abbondanza, ma per le piante in vaso è bene eliminare il sottovaso. Quando è possibile utilizzate acqua non dura e mai fredda, preferendo lasciarla negli annaffiatoi per una giornata così che perda il cloro e raggiunga la temperatura ambiente. Ricordate che gli apporti irregolari favoriscono, specie quando i frutti sono vicini alla fase di maturazione, la rottura della buccia e la cascola dei frutti immaturi.

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 1.5 / 5, basato su 2 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!