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Le piante grasse rappresentano la soluzione ideale per un giardino con clima tipicamente mediterraneo, caldo, assolato e arido. Solo piante dotate di tessuti succulenti, infatti, sono in grado di resistere con una certa autonomia in queste condizioni, sfruttando la poca acqua a disposizione e capaci di accumularla dentro di sé.
Tra le piante grasse, la famiglia delle Aloaceae è molto ricca di specie, e aloe vera, in modo particolare, è molto apprezzata per più di un motivo: è rustica, bella e utile. Ed è anche facile da coltivare: va posta sempre in piena luce, in climi temperati, e ha bisogno di apporti d’acqua davvero modesti (non bisogna comunque pensare che l’aloe possa crescere bene senza essere bagnata: la carenza idrica, anzi, determina disidratazione dei tessuti fogliari, quindi riduzione delle sostanze bioattive) poiché il vero nemico della pianta è il ristagno idrico, pericoloso in genere per tutte le succulente.
Come si coltiva l’aloe vera
Decidere di coltivare un esemplare di aloe vera in casa comporta notevoli pregi, quali:
- grande facilità di coltivazione in contenitore (in piena terra prospera solamente nei luoghi più caldi della Penisola);
- limitata esigenza riguardo a fertilizzanti, irrigazione e trattamenti antiparassitari;
- notevole longevità;
- prezzo contenuto, comunque proporzionale alla grandezza degli esemplari.
L’aloe, quindi, è una pianta molto resistente, che gradisce una posizione in pieno sole, terreno fertile e soprattutto sciolto e ben drenante. Soffre gli ambienti troppo umidi (predilige climi ventilati) e le temperature inferiori a +5°C: in aree climatiche con possibilità di cali di temperatura, è consigliabile coltivare questa pianta in vaso, in modo tale da proteggerla in caso le temperature dovessero scendere sotto tali valori. L’ingombro di questa pianta si aggira sui 60 cm di diametro e altrettanti di altezza, aspetto da considerare nel momento della messa a dimora dell’aloe.
Volendo fare una fila di aloe vera, a margine di un’aiuola, ad esempio, si scavino buche profonde circa 40-50 cm a distanza di almeno 80 cm l’una dall’altra, in modo tale da ottenere una schiera fitta ma non sovrapposta delle piante attigue.
Nel caso di coltivazione in vaso, è bene utilizzare contenitori di terracotta di grosse dimensioni e dotati di maggiore stabilità perché l’apparato radicale è voluminoso e necessita di spazio. Sul fondo del vaso, che deve avere necessariamente fori di drenaggio (almeno 4), si dispongano 3-4 cm di ghiaia, onde facilitare lo sgrondo dell’acqua in eccesso, quindi terriccio di tipo universale, misto a sabbia e agriperlite (1/3). È utile separare lo strato di ghiaia e il terriccio con un pezzo di tessuto-non-tessuto, in modo da trattenere il terriccio senza però ostacolare il passaggio dell’acqua. Sempre allo scopo di facilitare il drenaggio dell’acqua in eccesso, è suggerito l’utilizzo di piedini in coccio per tenere rialzato il vaso: esistono piedini in coccio lavorato molto belli, abbinabili a vasi di coccio altrettanto belli e importanti. Ogni 2-3 anni è necessario rinvasare la pianta e rinnovarne il terriccio. La movimentazione di una pianta come l’aloe non è facile, sia per il peso che per la forma: bisogna armarsi di guanti ben robusti e forza, ed essere preferibilmente in due.
Cure alla pianta
Una volta messa a dimora, aloe vera è una pianta che richiede pochissime cure, come tutte le piante grasse. È sufficiente bagnarla, poco, solo durante il periodo più caldo dell’anno, ripetendo le bagnature solo quando il terreno è asciutto e interrompendole del tutto durante il periodo di riposo invernale. Attenzione a non bagnarne le foglie, con il rischio di rovinarle: l’acqua va data solo al terreno. Durante la stagione vegetativa è utile rinforzare la pianta somministrandole un concime specifico per piante grasse, solitamente in formato liquido, seguendo le dosi e le modalità indicate in etichetta.
Originaria, come tutte le altre piante grasse, di zone calde e semi-desertiche, completamente esposte all’insolazione diretta, l’aloe vuole ambienti pienamente illuminati: in appartamento va quindi collocata nei punti di massima luminosità, ad esempio a ridosso di una finestra esposta a Sud. Può essere coltivata in giardino solo nelle zone costiere meridionali, dove comunque va posta in posizioni soleggiate, ben al riparo dei venti. Piante cresciute in ambienti con scarsa luminosità, rapidamente deperiscono e riducono fortemente la produzione delle sostanze bioattive. Le temperature ottimali di crescita per l’aloe sono comprese tra 22 e 26°C. Tra le piante grasse, è una di quelle che meno sopporta le basse temperature del periodo invernale, pertanto deve essere garantita una temperatura minima di 5-7°C.
Il terriccio di coltivazione della pianta di aloe deve essere mediamente fertile, ma soprattutto leggero e ben drenante, in grado cioè di permettere il rapido sgrondo dell’acqua in eccesso, che deve essere favorito anche dal posizionamento, sul fondo dei contenitori, di materiali inerti (argilla espansa, pietra pomice, ghiaietto). È di fondamentale importanza tener presente che i danni maggiori per l’aloe, come per tutte le piante grasse, si hanno quasi sempre a seguito di un accumulo di acqua nel substrato.
Tutti i benefici dell’aloe vera
Aloe vera è una pianta utilissima poiché le sue foglie contengono un gel ricco di proprietà curative (disintossicanti, antinfiammatorie e lenitive), già conosciute e sfruttate addirittura dagli antichi egizi. Dallo stesso gel si estrae un succo utilizzato per curare fenomeni di stipsi e per depurare l’organismo. L’aloe vera, oggi, costituisce uno degli ingredienti principali di creme e prodotti lenitivi, motivo per cui viene ampiamente coltivata e utilizzata in ambito farmaceutico.
La sostanza trasparente gelatinosa ottenuta dalla parte centrale delle foglie più esterne, quindi quelle più anziane della pianta, si raccoglie tagliando la foglia stessa nel senso della lunghezza. Questo gel, esternamente si usa come cicatrizzante, antinfiammatorio, antibatterico, antivirale e antifungino. Se applicato tempestivamente su piccole scottature, il gel puro è spesso in grado di evitare la formazione di vesciche, svolge un’attività antisettica che protegge dalle infezioni, favorisce la cicatrizzazione, limita l’infiammazione e crea un film protettivo sulla lesione cutanea. Il gel si può applicare anche su punture di insetti, per alleviare il fastidio e disinfettare, ed è utile in caso di infezioni fungine, eruzioni cutanee, eritemi, herpes e irritazioni della pelle. Per uso interno, assunto come succo o compresse, è depurativo, stimola l’attività del sistema immunitario, contrasta ulcere e gastriti, ma va assunto sotto controllo medico.
I pregi dell’aloe vera non finiscono qui: la pianta contribuisce, infatti, a mantenere più pulita l’aria degli ambienti in cui si vive o soggiorna, perché assorbe sostanze dannose (in particolare formaldeide) e rilascia ossigeno continuamente, anche durante la notte. Questa caratteristica la rende adatta a tutti gli ambienti della casa, comprese le camere da letto.