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Il centrotavola di San Valentino con i fiori è sicuramente un accessorio originale per festeggiare il 14 febbraio in modo conviviale insieme al proprio partner. Posto su una tavola elegantemente imbandita, magari con un paio di candele accese per creare un’intima atmosfera, renderà la cena in compagnia della dolce metà davvero romantica. Largo quindi alle rose rosse, certo, ma non solo perché la festa degli innamorati ci può rendere davvero creativi in fatto di decorazioni e i fiori che simboleggiano e comunicano amore sono davvero tanti: orchidee, tulipani, peonie, garofani… insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti! Ma come realizzare il perfetto centrotavola di San Valentino fai da te? Basta scegliere tra le nostre proposte la più adatta alla serata speciale e seguire pochi semplici step.
Centrotavola di San Valentino con latte portafiori, per una tavola d’amore
Lattine vuote che diventano originali contenitori di fiori e bacche rosse, con un’etichetta personalizzata: un’idea per il centrotavola di San Valentino con i fiori che si potrà replicare in ogni occasione importante, anche un compleanno. Bastano dei barattoli di latta usati e ripuliti e un foglio di carta su cui stampare una frase d’effetto, in questo caso un bellissimo messaggio d’amore.
Occorrente
- 3 barattoli di latta, alti 10 cm e del diametro di 7 cm, puliti
- 3 fogli di carta bianca, della misura adatta al barattolo scelto, su cui scrivere, o stampare, una frase a effetto (noi abbiamo scelto ‘Contiene sentimenti’ e un cuoricino)
- 1 spugna da fioristi per fiori freschi
- Acqua
- 1 contenitore per liquidi
- 12 steli di garofanini a mazzetti rosso brillante (Dianthus caryophyllus)
- 2 rametti di bacche di Ilex verticillata
- 1 ramo di Eucalyptus parvifolia
- 3 rami di Muehlenbeckia complexa
- 1 coltellino dalla lama affilata
- Nastro biadesivo
Procedimento
Appoggiare delicatamente la spugna nel contenitore riempito d’acqua e lasciarla inzuppare da sola: quando si sarà completamente depositata sul fondo sarà pronta. È importante non spingere in alcun modo la spugna, diversamente non si bagnerà completamente e i punti rimasti asciutti non irrigheranno i fiori.
Tagliare la spugna in tre parti uguali con il coltellino e sagomare ogni parte secondo la forma del barattolo; introdurre la spugna lasciandola fuoriuscire un paio di centimetri e smussare verso l’alto tutti i lati.
Su un tavolo predisporre tutto il materiale vegetale, tagliato e pulito. Iniziare a inserire nella spugna piccoli rametti di Eucalyptus tagliandoli con il coltellino inclinato a 45 gradi, per creare una base verde chiaro. Iniziare dal basso per evitare di lasciare la spugna a vista, lasciando lo spazio anche per fiori e bacche, e procedere verso l’alto.
Prendere qualche stelo di Dianthus e tagliare a 45 gradi tutti i fusticini che portano fiori. Accompagnarli delicatamente nella fase di introduzione nella spugna per evitare che si spezzino. Intervallare i fiori alle foglie, facendo in modo che i fiori risultino ben distribuiti nella composizione.
Prendere il ramo di Ilex, scegliere i rametti che portano bacche fino alla sommità, e con molta cautela, per evitare di tagliarvi le dita, tagliarli con il coltellino in una misura compatibile con l’altezza dei fiori inseriti. Ricordarsi di lasciare una parte legnosa in basso ed evitare di spezzare i rametti con le mani (usare sempre il coltellino).
Inserire l’Ilex nella composizione, intervallandolo ai fiori e alle foglie. A questo punto prendere il barattolo, allontanarlo da sé e farlo ruotare per verificare che ci sia una buona distribuzione di fiori, bacche e foglie e non ci siano vuoti, e che il peso ottico dei vari elementi sia calibrato.
Recidere il ramo di Muehlenbeckia in tre parti lunghe circa 20-25 cm e inserire le estremità di ognuna, privata delle foglie, in due punti diversi e opposti della composizione. Si creerà un piccolo gioco di archi che sovrastano fiori e bacche senza appesantire, ma anzi ingentilendo il risultato.
A questo punto non resta che attaccare il nastro biadesivo sul lato posteriore del foglio di carta, avendo cura di non creare bolle. Poi avvolgere il foglio intorno al barattolo in modo che la scritta si trovi al centro. Per terminare la nostra idea per San Valentino, realizzare gli altri due barattoli secondo lo stesso procedimento.
Centrotavola per il 14 febbraio con rose e melette
È nei classici toni del rosso, con rose, rametti e bacche, questo centrotavola fai da te pensato per la festa di San Valentino. Facile da realizzare e di sicuro impatto, questa composizione ha una nota di leggerezza davvero unica: le meline sospese.
Occorrente
- Rami sottili di cornus alba ‘Sibirica’ o ‘Elegantissina’ o altro cornus dai rami rosso acceso
- 4 rose ‘Red Naomi’ a stelo corto
- 2 rametti di piccoli cinorrodi (bacche) di rosa a mazzetti (qui Rosa ‘Autumn Joy’)
- 10 frutti di melo da fiore (qui Malus ‘Red Sentinel’)
- 1 spugna da fioristi per fiori freschi
- Acqua
- 1 contenitore per liquidi
- 1 sacchetto di plastica trasparente a tenuta stagna, circa 15 x 30 cm
- Forbici o cesoie
- 1 coltellino dalla lama affilata
- 1 tronchesino
- 2-3 elastici in gomma
- 1 vaso di 8 cm di diametro che faccia da dima
- Filo di ferro grezzo 0,7 mm di diametro
- Nastrino rosso alto 6 mm con bordo armato
Procedimento
Aiutandosi con il coltellino, ricavare dalla spugna un blocco con i lati di circa 8 cm. Appoggiarlo nel contenitore riempito d’acqua e lasciarlo inzuppare senza fare pressione: quando la spugna si sarà completamente depositata sul fondo sarà pronta. Poi estrarla, farla scolare leggermente e, aiutandosi con il vaso rotondo, tagliare gli angoli per sagomarla, fino a ottenere un cilindro.
Introdurre la spugna nel sacchetto di plastica e ripiegare verso il basso la parte in eccedenza.
Posizionare un rametto di cornus davanti alla spugna e tagliarlo, utilizzando le cesoie, circa 1 o 2 cm sopra l’altezza della spugna. Tagliare anche tutti gli altri rametti alla stessa altezza del primo (qualche millimetro di differenza tra l’uno e l’altro può regalare un effetto più gradevole).
Mettere un elastico all’esterno del sacchetto, in modo che regga bene ma non stringa troppo la spugna; inserire sotto l’elastico tutti i rametti, fino a rivestire completamente la superficie esterna della spugna.
Recidere i fusti delle rose e i rametti di cinorrodi a un’altezza di circa 4 cm con il coltellino, tenendo un’inclinazione di 45 gradi. Inserire la prima rosa nella spugna, tenendola ben dritta e posizionandola vicino alla circonferenza dove si trovano i rametti di cornus.
Inserire le altre 3 rose, disponendole in modo da formare un quadrato e cercando di distanziarle per creare un po’ di spazio per le bacche (ma non deve essere troppo).
Riempire gli spazi lasciati vuoti con i cinorrodi, anche facendoli sbucare tra i cornus, a un livello più basso di quello delle rose, mentre al centro della spugna qualche bacca dovrà spuntare più in alto delle rose.
Avvolgere il nastrino rosso sopra l’elastico, in modo da nasconderlo, facendo più giri a piacimento, e chiudere con un nodo doppio ben fermo, senza fare alcun fiocco.
Tagliare dal filo di ferro 10 segmenti lunghi circa 10 cm ciascuno. Tenere una melina salda in mano e, con delicatezza, inserire il fil di ferro, fino a circa metà del frutto.
Non rimane che terminare la composizione creando movimento, con le meline che sembrano fluttuare e danzare nell’aria. Infilare i fili con le meline nella spugna, facendoli affondare di un paio di centimetri (necessari per farli rimanere fermi e stabili), 5 sul bordo esterno della composizione e 5 all’interno. Per verificare una buona distribuzione del peso ottico degli elementi, allontanare la composizione e farla ruotare; se serve, spostare alcuni elementi o apportare qualche cambiamento.
Per cambiare l’aspetto alla composizione, si possono sostituire le rose con dei ranuncoli di colore rosso, come ‘Passion’: hanno una corolla grande quanto quella delle rose e una buona durata. Il nastrino rosso serve per dare un tocco di freschezza alla composizione; sostituendolo con un nastro di velluto bordeaux alto 3 cm legato a fiocco si aggiunge una nota più formale ed elegante.
Si ringrazia LombardaFlor (www.lombardaflor.it), per l’ospitalità e per i fiori utilizzati nel servizio fotografico.
Centrotavola di San Valentino con le rose
Cosa c’è di più efficace e romantico di un messaggio d’amore, come un gigantesco “love” scritto con i fiori? Questo centrotavola di San Valentino è un’idea molto simpatica e creativa per stupire il partner e colorare la mise en place con un anticipo di primavera.
Occorrente
- Rose fresche di colore rosa e di diverse dimensioni con stelo
- Spugna da fioristi
- Muschio
- Lettere L,O,V,E di compensato, o altro materiale, cave (volendo si possono costruire a casa assemblando le singole parti di ogni lettera con colla a caldo)
- Coltellino
Procedimento
La parte più lunga di questo fai da te è la costruzione delle lettere, ma se le avete acquistate già pronte, sarà davvero semplice dare vita al centrotavola. Per prima cosa, occorre sagomare la spugna da fioristi a forma di lettere con un coltellino, in modo che possiate collocarla all’interno delle vostre vocali e consonanti. Una volta fatta l’operazione, occorrerà porre le lettere di spugna in una bacinella d’acqua per una mezz’oretta circa, in modo che assorbano naturalmente il liquido. Ora si possono trasferire le lettere di spugna nell’incavo delle lettere di compensato e procedere al riempimento con rose e muschio. Il muschio va adagiato per primo sulla spugna, in modo da nasconderla completamente, dopodiché basterà infilare gli steli delle rose, alternandone le dimensioni, all’interno delle sagome di spugna lungo tutto il perimetro di ogni lettera. La presenza della spugna vi permetterà di mantenere fresco più a lungo il vostro centrotavola, ricordando comunque di nebulizzarlo ogni giorno con acqua fresca e di controllare quotidianamente che ogni spugna sia sempre ben umida.
Centrotavola con vaso per San Valentino
Un evergreen che fa sempre fare bella figura, è il centrotavola con vaso di fiori per San Valentino. Semplice sì, ma di grande eleganza e soprattutto ideale per chi ha poco tempo da dedicare all’organizzazione della cena del 14 febbraio.
Occorrente
- Vaso colorato o monocromatico di ceramica
- Fiori di rosa (ad esempio varietà rosa rampicante DAVID HOCKNEY ® Meibritty o rosa JEAN DE LA FONTAINE ® Meiffable) con boccioli
- Fiori di prato bianchi (come Achillea millefolium L., Aegopodium podagraria L.)
Procedimento
Poiché la realizzazione del centrotavola è ovviamente semplicissima, lo sforzo decorativo dovrà concentrarsi sulla scelta dei fiori recisi e del contenitore dove porli. Per quanto riguarda i fiori, si può spaziare tra un’ampissima scelta: le rose, rosa o rosse, sono da sempre il simbolo dell’amore e della passione, quindi rappresentano la scelta più ovvia. Orchidee e tulipani rossi sono un’alternativa alle rose altrettanto raffinata dato che le prime venivano anticamente utilizzate per preparare filtri e pozioni d’amore, secondo la credenza popolare che attribuisce all’orchidea proprietà afrodisiache, mentre i tulipani, nel linguaggio dei fiori, rappresentano la perfezione e l’equilibrio delle relazioni. Una scelta meno scontata, ma di sicura riuscita, è rappresentata dagli Anthurium o la succulenta Hoya kerrii che, con i particolari petali e foglie cuoriformi, di certo sapranno inviare un bellissimo messaggio d’amore. La scelta del fiore dipenderà anche dal tipo di vaso che avete in mente di usare. Se è particolarmente decorato e colorato, come nel nostro caso, meglio puntare sul monocromatismo dei petali scegliendo, ad esempio, una delle tante tinte presenti sulla decorazione del recipiente: eviterete così un effetto arlecchino che rischia di scadere subito nel kitsch. Attenzione anche alle proporzioni tra dimensioni del vaso e lunghezza degli steli o larghezza dei boccioli: anche in questo caso deve essere l’armonia di insieme a guidare la scelta. Un ultimo consiglio: se il centrotavola rimarrà sul desco per tutta la cena, meglio evitare i fiori eccessivamente profumati perché potrebbero alla lunga infastidire e interferire con l’aroma delle pietanze.
Decorazione a cuore per la tavola di San Valentino
Dici amore e pensi: cuore! Ecco perché a San Valentino proprio non può mancare questo simbolo sulla tavola. Protagonisti sono, anche in questo caso, fiori, erbe spontanee e piante dai rami sottili e flessibili come edera e salice. Vediamo allora come realizzare, a costo praticamente zero, delle decorazioni cuoriformi davvero uniche.
Decorazione a cuore con edera e salice
Chi ama le idee originali, resterà piacevolmente stupito da questo centrotavola di San Valentino da appendere sopra la tavola (ma nulla vieta di appoggiarlo, ovviamente). Specialmente se il tavolino è piuttosto piccolo, per una cena del 14 febbraio più raccolta e intima, può non esserci spazio per il centrotavola: ecco che allora sospenderlo poco sopra la mensa diventa una soluzione furba e creativa al tempo stesso.
Occorrente
- 6 rami di salice sottili, lunghi circa un metro
- Edera della varietà “glacier” a foglia piccola
- 9 rose rosse piccole
- Nastro rosso tipo raso di due larghezze diverse
- Ferretti da fioristi
- Filo metallico da fioristi sottile
Procedimento
Nella stagione invernale si possono spuntare i salici senza arrecare danni alla pianta, purché non si taglino pezzi da rami con diametro superiore a 7 cm. Scegliere, invece, rami lunghi circa un metro che nel punto di taglio abbiano un diametro di circa mezzo centimetro o anche meno. Verificare che siamo flessibili e integri perché altrimenti, se hanno zone necrotiche o secche, al momento di modellarli si spezzeranno. Togliere le ramificazioni secondarie tagliandole a raso e anche le foglie, se ancora presenti, lasciando solo quelle in posizione distale (sulla punta). Una volta pronti, iniziare a piegare i rami sfruttandone l’elasticità intrinseca.
Affiancare tre rami fra loro, prenderli per le punte e tagliarli alla base in modo che siano tutti della stessa lunghezza. Fermarli insieme con un ferretto da fiorista stringendo con forza. Il colore verde del ferretto sulla corteccia del salice diverrà difficile da individuare. Impugnarli saldamente alla base così da impedire che, nonostante il ferretto, scorrano fra loro mentre li piegherete per dare forma al cuore. Con l’altra mano prendere le cime e progressivamente piegarle fino a portarle pari alla base, senza sovrapporle perché la struttura, per mantenere leggerezza e semplicità, deve essere piatta. Procedere per gradi così da non imporre al legno uno sforzo troppo violento rovinando le fibre (che devono restare integre), e opporre allo sforzo una certa resistenza per disegnare la curvatura che ci interessa. Tenere un attimo il legno in posa e poi far scorrere le punte più in basso della base di circa tre dita. In questo modo il pennacchio di foglie lasciato sui rami coprirà la base dei rami stessi. Con un altro paio di ferretti da fioristi fissare insieme base ed estremità. Quello che avrete ottenuto sarà un elemento a forma di goccia con un lato, quello corrispondente alla base dei rami (di maggior diametro), più resistente e diritto, e un altro lato armoniosamente curvo. Ripetere l’operazione con altri tre rami in modo da ottenere due elementi simili, se non identici. Affiancando fra loro le due gocce di salice, lungo il lato diritto, otterrete una struttura a forma di cuore. Fissare bene le due parti fra loro utilizzando altri ferretti da fioristi, a diverse altezze. Abbiate cura di affiancarle senza sovrapporle perché in questo modo i rami sembreranno far parte di un unico fascio per poi piegarsi in due direzioni opposte.
L’edera a foglie piccole e variegate del tipo glacier ha la misura giusta per questo tipo di realizzazione, ossia l’ampiezza delle foglie più grandi dovrebbe essere di circa 4 cm. Queste ultime si fissano alla struttura nel punto dove base e punte dei rami si affiancano. I più lunghi correranno su quello che per chi osserva è il lato destro. Con l’aiuto del filo metallico verde da fioristi sottile, fissarli alla curvatura dei rami per tutta la loro lunghezza, fino ad arrivare dove il fascio di base si divide. Sull’altro lato disporre tralci più corti che accompagnino la curvatura solo per metà, lasciando libere le cime di sporgere di qualche centimetro, movimentando così un disegno altrimenti troppo lineare.
Le rose rosse sono il fiore per eccellenza di San Valentino: in questo caso abbiamo scelto roselline di piccola taglia, economiche e abbastanza durevoli. Pulire i gambi dalle foglie mantenendo solo quella prossima al fiore per ridurre il volume finale. Partendo dal punto d’incontro fra cime e base dei rami disporre le roselline a scaletta così da creare un elemento di colore intenso allungato che segua la curvatura dei rami, più su un lato (quello con l’edera più corta), che sull’altro. Questa, e non la piegatura dei rami, è l’operazione più impegnativa perché se ponessimo le rose a mazzo finiremmo per creare una sorta di grumo di colore che attira su di sé tutta l’attenzione e sbilancia l’effetto. Si lavora con la corona stesa sul piano e poi in mano, come fosse un mazzo a scala, per valutarne l’effetto: gli aggiustamenti sono sempre necessari. Fermare le rose con il filo metallico sottile da fioristi e, solo alla fine, tagliare la parte dei gambi che eccede.
Utilizzare subito il nastro più sottile per fermare e rendere ancora più salda la posizione delle rose; utilizzare il nastro più largo, di circa un centimetro, per formare una spirale lungo il fascio dei rami. Con la tecnica delle anelle sovrapposte, alla base e nel punto in cui i rami si dividono, formare due fiocchi (quello alla base deve essere un poco più grande dell’altro). Fissarli alla struttura utilizzando il nastro più sottile dello stesso colore. A questo punto non resta che far passare il nastro rosso sottile dentro “un’orecchia” del cuore, senza legarlo, ma lasciando che si equilibri da solo, e appenderlo sopra la tavola imbandita. Il decoro sospeso apparirà sghembo esaltando la scelta di aver posto gli elementi decorativi, edera e rose, in modo diverso lungo le due curvature, e rendendo trascurabile o giustificata una certa diseguaglianza fra i due elementi portanti della struttura.
Il cuore può essere preparato anche un paio di giorni prima se avete modo di conservarlo al fresco. Affinché le rose non appassiscano, ponetele dentro a un secchio con qualche centimetro d’acqua così che si comportino come un fiore reciso. Passato San Valentino, è possibile conservare la struttura di salice per usarla in altre occasioni: aggiungendo gerbere dai colori freschi sarà, ad esempio, perfetta per la Festa della Mamma.
Decorazione a cuore con margherite
Una passeggiata all’aria aperta, ora che le giornate cominciano pian piano ad allungarsi, può essere l’occasione giusta per raccogliere tanti fiorellini spontanei, da disporre sulla tavola per far sbocciare un romantico cuore coloratissimo.
Occorrente
- Pratoline comuni o margherite
- Piantine a fiori viola (viole, violette, campanula, agapanto…)
- Piantine a fiori gialli (forsizia, potentilla anserina, ranuncolo, crocus…)
Procedimento
La realizzazione di questo cuore-centrotavola è semplicissima e non richiede alcuna manualità particolare. L’unica accortezza è di allestire la decorazione all’ultimo momento poiché i fiori recisi appariranno freschi come appena colti per poco tempo. Per predisporre i fiorellini con più facilità si può ritagliare un cuore di carta e utilizzarlo come stencil distribuendo i fiori all’interno della sagoma ritagliata. Il cuore di fiorellini può essere variopinto, monocromatico o bicromatico a seconda dei colori prevalenti sulla mise en place. Si consiglia di allestire la composizione direttamente sulla tavola nuda, senza tovaglia, e optare per sottopiatti o tovagliette all’americana: in questo modo il centrotavola di San Valentino spiccherà ancor di più con i suoi toni vividi e accesi!
San Valentino non è la sola occasione per preparare un bellissimo fai da te con cui decorare casa: con il giusto centrotavola invernale si può abbellire la sala da pranzo fino all’arrivo della primavera!
Foto in copertina di TerriC via pixabay.com