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Quando si riproducono le piante erbacee per talea può capitare che i fusti, in corrispondenza del terreno, marciscano prima dell’emissione delle radichette. È questo l’inconveniente principale che capita quando si opera in casa, dove non sono sempre garantite le condizioni ottimali di temperatura, luce e umidità. Per ovviare a questo problema si possono fare radicare le talee in acqua: in questo modo non subiscono marcescenze dei tessuti e radicano più velocemente. Per esempio, in questo periodo dell’anno, si può riprodurre con successo attraverso la talea fatta radicare in acqua Coleus blumei, piccola pianta ornamentale.
Le spettacolari foglie colorate del coleus
Al genere Coleus, della famiglia delle Lamiaceae, appartengono piante perenni e annuali, con portamento eretto, di natura erbacea o semiarbustiva, coltivate per la bellezza delle foglie che possono essere di vari colori (rosso chiazzato, bicolore, verdi, marginate o venate di verde, di giallo o di rosa) con forme differenti (principalmente cuoriformi). La specie più conosciuta e la più diffusa, dalla quale derivano la maggior parte delle cultivar, è Coleus blumei con le foglie di forma ovale e margini dentellati, di colore verde pallido con screziature porpora o ramato.
Oltre al coleus, tra le piante d’appartamento che si prestano a essere riprodotte attraverso talea in acqua, troviamo il pothos, il singonio, il filodendro, lo spatifillo, la dieffenbachia e il clorofito. Anche molte piante aromatiche radicano facilmente in acqua, per esempio la menta, il basilico, la salvia, la melissa e il timo.
Una semplice tecnica per moltiplicare il coleus
Procurarsi le talee tagliando con un coltello ben affilato, porzioni di stelo di coleus della lunghezza di 15 cm. Tagliare ogni parte sotto un nodo (punto d’inserzione delle foglie al fusto) e togliere tutte le foglie basali, lasciando solo le due superiori.
1. Le talee vanno poste in un vaso di vetro riempito fino a metà di acqua, un livello da mantenere sempre alla stessa altezza, con opportune aggiunte quando serve.
2. Per la radicazione sono necessarie almeno 4-5 settimane. Durante questo periodo, controllare periodicamente il livello dell’acqua, in modo che i gambi siano sempre sommersi.
Dopo e meglio aspettare che spuntino le radici
Le talee radicate possono essere coltivate negli appositi vasi da idrocoltura, oppure nel terreno. In quest’ultimo caso, prima di rinvasare le talee, è sempre consigliabile attendere che le radici siano lunghe almeno 4-6 cm. Quindi procurarsi vasetti di 6 cm di diametro con substrato leggero, costituito da due parti di sabbia e due di terriccio universale e trapiantarle con molta delicatezza. Si tenga presente che le radici abituate a grandi quantità di acqua, nelle prime settimane dopo il travaso dovranno essere annaffiate regolarmente. Le giovani piante in casa devono essere esposte alla luce, non al sole diretto.
Coltivazione in idrocoltura
Per tutte le piante ottenute dalle talee fatte radicare in acqua, l’idrocoltura rappresenta il metodo di coltivazione ottimale. Si tratta di una coltivazione senza terra, in cui le radici sono immerse in un substrato di argilla espansa a contatto con l’acqua in un apposito vaso. Questo tipo di coltivazione richiede cure veloci, come il controllo del livello dell’acqua e la somministrazione periodica dell’apposito concime a scambio ionico. I vasi da idrocoltura sono costituiti da un vaso esterno, o portavaso, in cui si trova l’acqua e da un vaso interno contenente l’argilla espansa, che ha il compito di sostenere la pianta: quest’ultimo è provvisto di fessure per il passaggio della soluzione nutritiva e la fuoriuscita delle radici. Nel vaso è integrato l’indicatore dell’acqua, che permette di rilevare l’altezza della soluzione.