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Ogni orchidea ha caratteristiche specifiche derivanti dal luogo di provenienza e quindi esigenze particolari che la differenziano dalle altre. Tuttavia quasi tutte le specie coltivate in appartamento (soprattutto Phalaenopsis, Dendrobium e Cambrie) hanno necessità comuni, in particolare per quel che riguarda il fattore luminosità.
Orchidee vicino alle finestre
La luce è uno degli aspetti basilari per il buono sviluppo di qualunque pianta; in particolare se di origine tropicale ha la necessità di vivere in un luogo molto luminoso. In inverno le postazioni prossime alle finestre in genere sono da evitare a causa delle pericolose correnti d’aria fredda che si insinuano ogni volta che si cambia aria alla stanza. Da evitare anche se sotto i davanzali si trovano i termosifoni: il calore continuo e l’aria secca nuocciono molto alla pianta. Con l’arrivo della primavera, dopo aver spento i termosifoni, è il momento di riportare i vasi sui davanzali o comunque in prossimità delle finestre. I raggi diretti del sole tuttavia non devono colpire la pianta sulle foglie o sui fiori durante le ore più calde della giornata per non provocare spiacevoli scottature. L’ideale è mettere i vasi su portafiori o mobiletti posti a una certa altezza per avere più luce possibile, che si possano spostare tra le ore 12 e le 16.
Prima la pulizia
Prima di spostare le piante vicino alle finestre, è bene pulire le foglie con un panno umido. Queste saranno ricoperte da un pulviscolo untuoso tale da non permettere alle piante di traspirare con naturalezza.
Anche le radici
Essendo l’orchidea una pianta epifita, in natura ha l’apparato radicale esposto in piena luce. Quindi per le piante è proficuo esporre alla luce anche l’apparato radicale mettendole a dimora in vasetti trasparenti.
Da evitare
In ogni caso evitate di mettere a dimora le orchidee in luoghi semibui o dove per la maggior parte della giornata si trovino condizioni di scarsa luminosità: non fiorirebbero mai.
Nebulizzare spesso
Oltre alla luce è importante che venga mantenuto alto il livello di umidità intorno alla pianta con vaporizzazioni sulle foglie e non sui fiori. Le orchidee vanno bagnate frequentemente, il sistema migliore è immergere il vaso in una bacinella piena d’acqua e lasciare che il substrato si bagni completamente. Quindi si deve far scolare l’acqua in eccesso dai fori di drenaggio e riporre la pianta sopra il sottovaso. Senza esagerare, per non causare secchezza alle radici, si può aggiungere all’acqua per le annaffiature del concime specifico per orchidee una volta al mese in modo da sostenere e aiutare la fioritura.