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Spesso capita che i fiori recisi che ci vengono regalati o che si raccolgono in giardino non durino a lungo nelle nostre case. La colpa è la trascuratezza o la disattenzione o, semplicemente, la non conoscenza di poche e semplici regole da seguire per mantenerli vigorosi a lungo.
Il contenitore
Innanzitutto il vaso scelto deve sempre essere perfettamente pulito, spesso capita di tirare fuori dagli armadi vasi ornamentali inutilizzati per molto tempo, e quindi polverosi o frettolosamente sciacquati dopo l’uso precedente.
E non si scelga il vaso in base alle nostre preferenze estetiche, bensì in base alla quantità e grandezza dei fiori da ricoverarci: la bocca del vaso deve essere ampia per non “strozzare” i gambi e le corolle devono essere ben distanziate le une dalle altre e avere aria a sufficienza per potersi schiudere.
L’immersione
Prima di mettere i fiori nel vaso si provveda a staccare le foglie più basse in modo che non stiano a contatto con l’acqua. Quindi si immerga la parte finale del gambo nell’acqua e, con una lama affilata e ben pulita, si pratichi un taglio netto obliquo in modo da rimuovere la parte terminale dello stelo. Questa operazione facilita l’aspirazione dell’acqua dello stelo verso foglie e fiori, scongiurando la formazione di bolle d’aria nei vasi linfatici. L’operazione andrà ripetuta giornalmente avendo cura di praticare un taglio sempre obliquo di almeno un centimetro, sempre in acqua con lama pulita e affilata.
Poi occorre riempire il vaso con acqua distillata oppure bollita e lasciata decantare. La temperatura ideale per immergervi i fiori si aggira intorno ai 20°C.
Quando si immergono i fiori nell’acqua si tenga presente che le rose, forse i fiori più comunemente regalati recisi, devono essere immersi in acqua per un’altezza che non superi il 40% di quella totale. Quelli che invece hanno il gambo molle non necessitano di una quantità di acqua superiore ai 6-10 cm.
Dove posizionarlo
Il vaso va ubicato in luoghi lontani da fonti di calore, così che fiori e acqua non ne vengano inariditi. Anche le correnti d’aria sono dannose per i fiori recisi, esattamente come per le piante in terra, e aumentano la velocità con cui l’umidità evapora. I fiori ameranno un posto luminoso ma non direttamente esposto ai raggi solari. Non vanno posizionati neanche vicino ai cesti con la frutta dal momento che l’etilene emanato da questa li farà appassire più velocemente. Anche le calle e i narcisi emanano questo gas, per cui sarà meglio metterli a dimora in vasi separati dagli altri fiori recisi. I narcisi inoltre, come altre piante tipo la poinsettia, colano dai gambi recisi del liquido lattiginoso, velenoso, da separare assolutamente da altri esemplari.
Il nutrimento
Esistono dei prodotti in bustine da addizionare all’acqua che servono come nutrimento per i fiori recisi e hanno potere battericida.
Questi possono essere sostituiti con la somministrazione di candeggina pura o succo di limone che ritardano la formazione dei batteri nell’acqua, così come l’immersione nel vaso di un filo di rame.
Un nutriente particolarmente apprezzato e facilmente reperibile è lo zucchero: questi è in grado di regalare un apporto esterno nutritivo utile ai fiori recisi che non possono più godere del ciclo naturale di fotosintesi.
Cambio dell’acqua
L’acqua andrà cambiata quotidianamente se non si sono utilizzati conservanti nel vaso; in caso contrario, l’operazione andrà eseguita ogni tre giorni circa, rabboccando quotidianamente solo il livello dell’acqua se dovesse evaporare con grande rapidità.
Cura d’emergenza
Se nonostante tutte le cure i fiori avvizzissero più rapidamente di quanto desiderato, sarà opportuno immergerli in contenitore con acqua tiepida per almeno mezz’ora in modo da farli rinvenire.