Ficus benjamin: le cure al rientro in casa

Tra settembre e ottobre la pianta rientra in appartamento e richiede cure speciali: la potatura mirata della chioma e il controllo sanitario.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 26/09/2015Aggiornato il 26/09/2015
cure ficus benjamin

Ficus benjamin, originario delle zone tropicali dell’Asia, appartiene al genere Ficus ed è una delle piante più coltivate in casa alle nostre latitudini per il fogliame ornamentale. Durante l’estate, come molte piante d’appartamento, il ficus viene spostato all’aperto, sul balcone o in giardino. Poi in questa stagione, quando le temperature esterne notturne si abbassano è il momento di riportarlo in appartamento. Ma prima occorre effettuare due operazioni essenziali.

1- Potatura del ficus benjamin

Durante la bella stagione la pianta avrà sviluppato una folta chioma. Prima di riportarla in casa è necessario qualche intervento di potatura. Si esegue eliminando inizialmente tutte le parti secche che spesso si sviluppano all’interno della chioma; oltre che antiestetiche, possono essere veicoli di malattie e parassiti. Utilizzare un paio di forbici affilate e non tagliare troppo vicino al fusto, lasciare un piccolo sperone (di 1 cm). Una volta eliminato il secco, se la chioma è troppo sviluppata rispetto al contenitore o alle dimensioni della stanza che la ospiterà, è utile eseguire una potatura di contenimento. Quest’operazione deve essere eseguita secondo la tecnica del taglio di ritorno ovvero non si devono mai cimare gli apici. Come regola generale non bisogna asportare mai più del 30% della vegetazione complessiva della pianta.

Attenzione!
Durante la potatura la pianta emette in prossimità del taglio abbondanti secrezioni di lattice. Questa sostanza bianca e appiccicosa è irritante se viene a contatto con la pelle ma è facilmente asportabile attraverso un risciacquo con acqua e sapone. Operare quindi utilizzando un paio di guanti.

2- Controllo sanitario

F. benjamin viene spesso attaccato dalla cocciniglia cotonosa, insetto che colpisce sia il tronco, che le foglie. Prima di riportarlo in casa è necessario fare un controllo accurato soprattutto all’inserzione delle foglie. Nel caso di attacco lieve hanno una certa efficacia i trattamenti a base di sapone di Marsiglia sotto forma di soluzione acquosa.
Se il problema è più grave, i trattamenti si effettuano con specifici insetticidi liquidi: generalmente si tratta di oli minerali bianchi attivati, che, ricoprendo i parassiti con un film oleoso, ne occludono i pori e le strutture respiratorie, fino a soffocarli, oppure con principi attivi più specifici (Clorpirifos metile, Thiacloprid) nel caso di gravi attacchi. In presenza di forte infestazione, è meglio eliminare le parti gravemente malate ed intervenire con gli insetticidi solamente sulle porzioni meno invase.

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