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I cactus sono piante di sviluppo lento, non sempre facili da trattare per via delle spine e del delicato equilibrio necessario fra luce, acqua e nutrienti. Con le cure giuste possono crescere bene anche in casa e, se vengono rispettati due parametri importanti, anche fiorire.
Il primo fattore è l’età che corrisponde a una certa taglia: solo dopo che è stata raggiunta la maturità piante ben tenute possono fiorire.
Il secondo fattore è il rispetto del ciclo stagionale: le piante in casa non subiscono variazioni di clima significative per tutto l’anno e finiscono per destagionalizzarsi, vivendo in una sorta di limbo favorevole alla crescita e al mantenimento ma privo di stimolazioni che non li porta fiorire. Le stesse piante ricoverate nei mesi invernali in un locale freddo e luminoso, come potrebbe essere una scala vetrata, non più bagnate già da settembre, stimolate con nuove bagnature e fertilizzazioni a base di fosforo e potassio all’innalzarsi delle temperature, se vengono spostate all’esterno quando le minime notturne non scendono più sotto i 10°C, saliranno a fiore con regolarità e copiosamente, presentando, secondo la specie, una rifiorenza quasi continua per diversi mesi, grazie all’elevato numero di boccioli sviluppatisi in successione, o in più cicli “esplosivi”.
Quelli sferici: Grusoni, Ferocactus, Echinopsis, Gymnocactus e Gymnocalycium
I cactus sferici o colonnari sono piante di sviluppo lento. Impiegano diversi anni a raggiungere uno sviluppo tale da formare nella parte alta un anello dal quale si sviluppano diversi boccioli, di forma acuminata, che aprono corolle dai petali ligulati leggeri, quasi fossero carta velina, traslucidi e intensamente colorati. Piante affidabili e fiorifere temono l’eccesso idrico più di altre specie e devono essere sempre maneggiati con attenzioni per due motivi: la possibilità di ferirsi anche seriamente e i danni che si possono arrecare alla pianta. Le spine dei cactus sferici spinosi, come il grusone, sono lunghe e robuste, capaci causare profonde ferite e quando le spine vengono danneggiate o rotte si altera in modo permanente il disegno geometrico della pianta che sarà fortemente penalizzata dal punto di vista estetico. Per pulire la pianta e mantenerla lucente, due o tre volte l’anno utilizzare l’acqua irrorando dall’alto aggiungendo un insetticida a livello preventivo. A secco utilizzare un pennello per rimuovere la polvere.
Le mammillarie, sempre in fiore
Il genere Mammillaria è uno dei più ricchi fra le piante succulente annoverando oltre 200 specie e si possono suddividere in generale sulla base del colore dei fiori: bianchi o rossi. Le piante a fiori rossi iniziano a fiorire solo dopo un buon numero di anni, quando hanno raggiunto la maturità, mentre quelle a fiori bianchi già in fase giovanile iniziano a produrre corolle campanulate. Le mammillarie sono di forma sferica, più o meno appiattita, più o meno allungata, spinosi, in molti casi con un gran numero di spine brevi e grigie, non organizzate in una struttura a costole ma con una serie di tubercoli disposti a spirale. I fiori si aprono in una gran quantità verso la sommità della pianta, su una linea a cerchio, susseguendosi per un lungo periodo. Piante di facile coltivazione, fiorifere, si accrescono lentamente ma sono capaci di formare cospicue colonie che si arricchiscono di sempre nuovi elementi in strutture a cespo. Sono sensibili al freddo e possono essere coltivate all’aperto solo su substrati specifici, in zone particolarmente calde, e riparate dalla pioggia.
Vecchie ma insuperabili: le lingue di suocera
Gli Epiphyllum sono noti a tutti come “lingua di suocera rossa”, per via del colore dei fiori, anche se in realtà possono avere corolle di colori diversi. I fusti a portamento eretto nella parte terminale si piegano verso l’esterno divenendo decombenti. Apprezzate perché longeve, di facile coltivazione e capaci di fioriture spettacolari gli Epiphyllum hanno goduto in passato di grande popolarità e oggi è solo grazie alla proposta di varietà a fiori chiari, meno fioriferi e appariscenti ma molto eleganti, stanno riconquistando terreno. In particolare la varietà “London Sunshine” con fiori grandi fino a 15 cm che si aprono dalla primavera appena le condizioni di temperatura e irraggiamento consentono una loro “maturazione”. La parte esterna è di colore giallo squillante, quella interna bianca. La struttura della pianta è unica perché quelle che sembrano foglie sono in realtà fusti trasformati: carnosi, ma sottili, nastriformi, a margine dentato. Più resistenti ed elastici di quanto si possa credere, difficili da rompere. Ricordatevi di porre gli Epiphyllum sempre in piena luce, anche in pieno sole ma senza bagnarne le foglie o al riparo dalla pioggia perché è facile che le foglie riportino ustioni.
Il carpobrotus, invidiato da chi non ha il clima adatto
Il fico degli Ottentotti, Carpobrotus acinaciformis, è fra le piante succulente da fiore quella che più è in grado di destare meraviglia e invidia. Invidia perché rinaturalizzato cresce spontaneo in non poche zone litoranee della nostra penisola mentre coltivarlo, anche in vaso, al di fuori del suo areale non è facile. I grandi capolini colorati, fra gli otto e i dieci centimetri di diametro, si aprono soltanto in pieno sole e per tutta l’estate. È facilmente riconoscibile per i suoi fusti striscianti dalle foglie angolose, falcate e cuneiformi, portate erette, talvolta di colore rosso acceso. Capace di radicare sulla sabbia, fra le crepe delle rocce, o addirittura nelle crepe di vecchi muri a secco, è sensibile solo al calpestio e al freddo. Originario del Sud Africa si moltiplica facilmente per seme.
Gli amanti del sole: margherite succulente
Con il nome “amanti del sole” siamo soliti indicare le oltre mille specie che formavano il grande genere Mesembryanthemum. Si tratta di piante succulente caratterizzate da uno sviluppo in altezza in genere basso o modesto con fioriture ricche e continuate per tutta l’estate se poste in condizioni favorevoli di luce intensa, temperatura elevata e stabile, substrato con drenaggio efficiente e bagnature modeste e regolari. La struttura del fiore è quella di una margherita con soli petali ligulati, di colore intenso e brillante, dal rosso al bianco, dal giallo all’arancione, dal rosa al fucsia. Oggi ad essere coltivati sono soprattutto ibridi ed è difficile trovare in commercio, se non nei garden specializzati, specie o varietà classificate.
Delosperma: tappezzanti succulente
Discorso totalmente opposto per i Delosperma, un genere di piante tappezzanti, succulente, con foglie allungate e appuntite, capaci di grandi fioriture nel periodo estivo. I collezionisti possono davvero sbizzarrirsi scegliendo fra un buon numero di specie, varietà e ibridi tutti attentamente classificati e con caratteristiche particolari: dal classico “John Proffitt”, molto fiorifero ma sensibile al freddo, all’ibrido bicolore “Red Montain” vigoroso e resistente, al piccolo “Deleewiae” capace di ricoprirsi interamente di fiori.
Stapelia fiori stellati ad agosto
Le Stapelie sono note a tutti gli amanti di piante succulente per la particolarità dei suoi fiori: bellissimi a vedersi, ma non certo profumati. Sono più di settanta le specie che compongono il genere Stapelia, appartenente alla famiglia delle Asclepiadaceae, Stapelia variegata è la specie più diffusa, originaria della Provincia del Capo in Sud Africa, che raggiunge un’altezza di 10 cm o poco più. I fusti sono ramificati fin dalla base così da formare cespi densi che salendo verso l’alto si aprono a ventaglio. Sono spessi e carnosi, con quattro costolature, tipiche del genere, dentate grossolanamente. Il colore uniforme è grigio verde, con macchie porpora, non presenti in tutti i soggetti. I fiori hanno forma di stella a cinque punte, una per ogni petalo. Il colore di fondo è giallo chiaro con macchie e striature dal rosso mattone al bruno. Al centro della stella presentano un anello in rilievo di colore fra il bianco ed il giallastro con macchie dal rosso al bruno. Sono grandi, raggiungono un diametro di 8 cm e prima di dischiudersi ricordano un origami in attesa di essere aperto. Sbocciano alla base dei fusti più esterni del vaso e ricadono fuori da questo così da essere ben in evidenza. I fiori piuttosto durevoli si formano sul lato della pianta esposta al sole nel mese di agosto. La fioritura però non è sempre certa e, mentre alcune piante possono produrne un gran numero, altre non fioriscono per nulla o la fioritura è un evento sporadico che non avviene tutti gli anni e nemmeno a scadenze regolari. Solo le piante tenute in posizione soleggiata riescono a fiorire e a crescere con forza. Dai fiori fecondati si originano frutti a forma di corna che contengono numerosi semi dotati di lunghi peli, delicati e facili a rompersi. I frutti sono particolarmente decorativi quando si presentano affiancati riproducendo la forma di un paio di corna di toro.
Dove collocarle
In estate si possono portare all’esterno e in inverno si ricoverano su scale vetrate se manca il posto in casa purché la temperatura non scenda al di sotto dei 10°C, sempre dove la pianta possa godere del sole diretto. È sconsigliabile tenere la pianta in casa o in luoghi umidi ad alta temperatura. Una buona ventilazione mantiene la pianta sana limitando gli attacchi fungini, difficili da combattere, che si manifestano con l’annerimento delle punte. Piante esposte a luce indiretta e/o scarsa mostreranno crescita apicale chiara, di colore diverso dalla base; se posizionate correttamente assumeranno colore uniforme.