Al momento di ritirare le piante in casa, non basta spostarle sulla prima mensola disponibile, occorre valutare diversi fattori ed, eventualmente, prevedere una serie di accorgimenti per garantire loro le condizioni migliori. In particolar modo bisogna sapere come illuminare nel modo giusto le piante.
Per esempio, le piante in appartamento devono essere posizionate lontane da fonti di calore puntiformi, come i termosifoni o le stufe, ma hanno la necessità di un’alta luminosità per avviare i loro processi di fotosintesi clorofilliana, e spesso i radiatori si trovano proprio sotto le finestre che potrebbero garantire quella luminosità. invece occorre considerare importante illuminare nel modo giusto le piante.
In altri casi le finestre sono munite di tende che, per dare luce all’ambiente, sono spesso aperte. Il rischio è che un irraggiamento diretto produca un effetto lente dannoso sulle foglie. Per evitare danni, in molti casi, restano a disposizione per il ricovero dei vasi solo angoli lontani dalle finestre e non adeguatamente illuminati.
La soluzione potrebbe essere quella di realizzare una scaffalatura a parete per illuminare nel modo giusto ciascuna tipologia di pianta.
Le lampade a LED
Per illuminare nel modo giusto le piante in casa, la scelta di lampade a led permette la coltivazione a consumi estremamente ridotti. Queste lampade (per sapere tutto sulle lampadine a risparmio leggi qui), che hanno in partenza costi decisamente più elevati rispetto alle tecnologie precedenti, sono nell’utilizzo quotidiano estremamente vantaggiose, perché il consumo è molto basso. Inoltre il led è una fonte luminosa che non emette assolutamente calore e può, pertanto, essere posizionata anche in prossimità della pianta senza il rischio di surriscaldare l’apparato fogliare o l’ambiente circostante.
Le distanza giuste