La cassetta fiorita

Una vecchia cassetta di legno, pulita e pitturata di bianco, è adatta per realizzare questa composizione fiorita perché è leggera, facile da spostare e non costa nulla. Ideale per rallegrare un angolo all’ombra e per portare colore sul prato verde, dove i fiori risaltano.

Alessandro Mesini
A cura di Alessandro Mesini
Pubblicato il 03/08/2015Aggiornato il 03/08/2015
cassetta di legno bianca con solanum, dipladenia, dimorfoteca, geranio zonale

cassetta di legno bianca con solanum, dipladenia, dimorfoteca, geranio zonale

Una vecchia cassetta della frutta fatta tornare a nuova vita con il colore e poche piante fiorite: un’idea di riutilizzo facile ed economica che piacerà a tutti. Dato che lo spazio interno è limitato, abbiamo messo soltanto quattro piante, dotate di una media vigoria: un solanum a fiori bianchi, una dipladenia a fiori rosa acceso, una dimorfoteca a fiori viola e un geranio zonale a fiori rossi di piccola taglia. Si tratta di piante capaci di una lunga fioritura estiva, continua o con brevi pause per dipladenia e dimorfoteca in attesa dell’ondata successiva di fiori. Tutte piante acquistate in vaso di 12 cm di diametro per una spesa totale che può variare dai 15 ai 20 euro.

Preparare la cassetta fiorita

La cassetta è stata lavata e fatta asciugare al sole per fare diventare il legno pulito e un poco ondulato, meno rigido e perfetto.
Una volta asciutta, con pennello e tempera l’abbiamo dipinta sia all’interno sia all’esterno: il colore scelto è il bianco perché già da solo in estate su un davanzale è di forte richiamo e valorizza appieno il verde della vegetazione e le tinte forti dei fiori. Infine l’abbiamo rifinita con un impregnante ad acqua così rendere il colore resistente alla pioggia e al dilavamento.

Il trucco del sacco bianco

Per non fare uscire la terra dagli spazi liberi lasciati dalle assicelle, la cassetta è stata foderata con una borsa di materiale plastico scelta di quelle proposte presso le casse in ogni supermercato, variamente colorate. Queste shopper riutilizzabili all’interno sono tutte bianche e basta “rovesciarle” per avere un colore accostabile a quello del legno dipinto. Facciamo aderire il fondo della shopper rovesciata a quello della cassetta e ripieghiamo le pareti verticali verso l’interno in modo che restino poco sopra il margine più alto della cassetta. Con cura riempiamo di terra la borsa: vedrete che il bordo si abbasserà tanto da scomparire e non essere più visibile. Mettiamo terra fino a metà dell’altezza disponibile.

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Per primo il solanum

Poniamo sulla sinistra un piccolo Solanum jasminoides a fiore bianco con portamento ricadente che nel corso della stagione in parte decomberà e in parte produrrà tralci con infiorescenze terminali. Pianta vigorosa, esigente sia per gli apporti idrici che devono essere costanti sia per la richiesta di nutrienti, è pianta di grande soddisfazione ormai accettata dal pubblico che inizialmente guardava con sospetto questo “pomodoro da fiore”. È autopulente e l’unica manutenzione richiesta può essere l’eliminazione del secco o delle foglie ingiallite.

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La generosa dipladenia

La dipladenia, la mandevillea, e i loro ibridi, oggi sono molto apprezzati per i fiori grandi e colorati che si sono posti subito in concorrenza con gli ibischi da fiore, meno fioriferi e meno adattabili. Pianta lianosa con il progredire della stagione produrrà dei tralci decombenti che possono essere indirizzati con facilità così che lo sviluppo può essere raccolto “a cestino” su se stesso. Non richiede manutenzione se non accorciare eventuali germogli deboli e filati. La nostra dipladenia è stata posta a fianco del solanum.

Un piccolo geranio rosso vivo

True Love Red, Best Seller 2007, è un pelargone zonale, quindi pianta poliennale, selezionata appositamente per bordure basse e vasi di piccole dimensioni dove è richiesta una forma definita e compatta. Altezza e diametro sono sempre minori di 25 cm. Con foglie di colore chiaro, questa varietà si segnala per l’ottima fioritura di colore rosso vivo, con corolla semplice. I fiori sono portati poco sopra la vegetazione e risaltano con forza sul colore delle foglie. Pianta robusta deve essere concimata con moderazione. Richiede soltanto che le infiorescenze, una volta secche, siano eliminate facendo forza sul peduncolo alla base. Lo poniamo dietro alla dipladenia a fiori rosa.

La dimorfoteca è possibile

La dimorfoteca non è facile: se trattata come altre composite simili si cade in un clamoroso insuccesso. Per riuscire bisogna acquistarla ricoperta di fiori e si deve provvedere a una costante pulizia dei capolini sfioriti recidendo gli steli, con le forbici o con le dita, all’altezza delle prime foglie. In questo modo la pianta continuerà a fiorire secondo le aspettative. Si bagna con continuità senza mai affogarla. La poniamo dietro il solanum a fiori bianchi così da creare un contrasto netto.

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Le cure necessarie

Il nostro consiglio è di posare la cassetta fiorita direttamente sul prato così che risalti ancora di più, proprio come se fosse un arredo mobile al pari di un vaso da fiori. Poi non richiede cure particolari: bagnatela di sera ponendola a terra così che non macchi, spesso ma con criterio perché queste piante desiderano un substrato fresco ma non inzuppato.
Utilizzate un fertilizzante per piante fiorite una volta ogni due settimane così da sostenere un’abbondante fioritura, evitate invece quello per piante verdi per non favorire un eccessivo rigoglio che porterebbe le piante a soffocarsi una con l’altra.

Cosa farne a fine estate

A fine stagione soltanto la dimorfoteca andrà scartata, a meno che non viviate al sud in località calda dove potrete metterla in piena terra insieme alle altre.
Al centro e al nord, a inizio ottobre, rinvasate singolarmente solanum e pelargonium, in vasi di circa 18 cm, per la dipladenia sceglietene uno di una misura inferiore. Utilizzate un normale terriccio da fiore addizionato di sabbia (una parte ogni quattro) così da avere nella stagione fredda un drenaggio migliore. Ricoveratele in un luogo luminoso con temperature sempre sopra lo zero, come una veranda o una scala vetrata. Non fertilizzate e bagnate con parsimonia solo quando il terriccio asciuga. A primavera spostatela all’esterno. La dipladenia sarà quella più lenta a ripartire, il solanum tornerà a fiorire solo in estate, il geranio zonale non teme nulla e già a maggio inizierà a formare rossi corimbi.

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