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Sono molte le persone che apprezzano le piante carnivore cui si sono avvicinate per curiosità oppure nella speranza di controllare gli insetti presenti in casa nella bella stagione senza ricorrere agli insetticidi. In effetti si tratta di specie che, con modalità differenti, intrappolano gli insetti per assicurarsi i nutrienti; in particolare cercano l’azoto contenuto nelle proteine degli insetti. Tra le più indicate alla coltivazione in casa e più facilmente reperibili ci sono Drosera capensis, Dionaea muscipula, Sarracenia purpurea e Nepenthes che sono anche quelle che attirano maggiormente gli insetti. Tuttavia non sono facilissime da coltivare in casa per le condizioni ambientali richieste: in primavera devono essere poste a mezz’ombra, riparate dai raggi solari e annaffiate in modo da mantenere sempre il terriccio umido, ma non fradicio.
Come catturano gli insetti
Sono oltre 600 le specie piante insettivore esistenti, appartengono a 7 famiglie e a 15 generi. Ognuna ha sviluppato un proprio sistema ingegnoso e diverso per catturare e sfruttare gli insetti: alcune specie, le Dioneae, catturano attivamente la preda, altre invece (Drosera) attendono la preda svolgendo un ruolo passivo.
Drosera capensis
La carnivora più nota è Drosera capensis, che svolge un ruolo passivo nella cattura degli insetti. Le foglie sono ricoperte da peli ghiandolari che secernono un liquido viscoso. Gli insetti che si appoggiano sui peli, prima rimangono incollati e poi sono avvolti dagli stessi. La pianta produce enzimi che trasformano le proteine dell’insetto in sostanze azotate assorbibili dalla pianta. Prezzo: in vaso da 12 cm di Ø 10 euro.
Dionaea muscipula
La pianta non supera i 10 cm di altezza ed ha trappole nella parte terminale delle foglie. Possiede foglie a cerniera che contengono 3 – 4 setole sensitive e colorate che attraggono gli insetti. Le setole toccate per più volte, fanno scattare le foglie che possiedono lungo tutto il margine denti o ciglia che si chiudono. Durante un certo periodo di tempo (anche 30 giorni), l’insetto catturato viene demolito e trasformato in un succo nutrizionale azotato con cui la pianta si nutre. Alla fine del processo la pianta riapre la sua trappola per ricominciare la caccia. Dionaea muscipula è in grado di catturare, per tutta l’estate, numerose mosche e altri insetti volanti. Nel caso che nella trappola vi cada qualcosa che la pianta non può utilizzare le foglie si riaprono dopo pochi giorni. Prezzo: in vaso da 12 cm di Ø 15 euro.
Sarracenia purpurea
La più efficiente tra le piante carnivore, ha un elegante imbuto formato da foglie allungate e cave che, in alcune varietà, può arrivare anche a 70 cm di lunghezza e può essere coperto da un cappuccio colorato che ha la capacità di attirare gli insetti. Gli insetti si nutrono di una sorta di nettare dall’effetto narcotizzante che in breve li stordisce, cadono all’interno dell’imbuto, per finire in una sostanza liquida che li annega. Questa pianta è piuttosto facile da coltivare e in primavera fiorisce in modo molto appariscente. Prezzo: in vaso da 12 cm di Ø 12 euro.
Nephentes
La pianta svolge un ruolo passivo nella cattura degli insetti. Nepenthes è provvista di strutture particolari chiamate ascidi (foglie modificate) che fungono da trappola: l’insetto viene attirato sia dal colore sia dal nettare che vi è sul bordo ma, essendo la superficie viscida, cade all’interno dove vi è del liquido nel quale muore annegato. Prezzo: in vaso da 12 cm di Ø 12 euro.