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Sono molte le piante che trascorrono l’estate in casa. Alcune specie che normalmente starebbero meglio all’aperto potrebbero avere delle motivazioni precise per restare in casa quest’anno.
Altre specie, invece, vivono ugualmente bene anche in appartamento e, per chi non ha la possibilità di trasferirle, diventano una scelta obbligatoria.
Stanno in casa perché….
Dimensioni eccessive
Se le piante hanno raggiunto dimensioni eccessive, addirittura ingombranti, per esempio i due metri o più, difficilmente si riescono a trasportare. Ciò si verifica soprattutto per Ficus benjamina, Dracaena fragrans “Massangeana” (tronchetto della felicità), dracena (Dracaena deremensis), Monstera deliciosa e Philodendron scandens (filodendro), kentia (Howea forsteriana).
La convalescenza
In alcune circostanze non è il caso di spostare la pianta per la sua salute. Per esempio se è in fase di ripresa da avversità parassitarie o da poco sottoposte a trapianto. Meglio garantire un continuativo periodo di riposo al riparo delle mura domestiche fino al completo risanamento o alla ripresa vegetativa successiva al rinvaso.
Il vaso è prezioso
A volte la pianta è stata inserita in un contenitore di particolare pregio oppure fragile (ceramica, vetro) che potrebbe facilmente rompersi, nel caso di caduta a terra della pianta a seguito dell’azione di forti temporali o venti estivi.
Per alcune piante non è necessario uscire
Vi sono piante che, se sono ben curate anche in questi periodi, possono facilmente restare in casa senza veder compromesso il loro aspetto, la crescita e le condizioni sanitarie.
1 – TROPICALI DA FOGLIAME DECORATIVO
Le principali sono:
croton (Codiaeum variegatum),
aspidistra (Aspidistra elatior)
pothos (Scindapsus aureus)
asparagina (Asparagus sprengeri),
capelvenere (Adiantum capillus-veneris)
erba miseria (Tradescantia zebrina),
pilea (Pilea cadierei),
peperomia (Peperomia camerata),
falangio (Chlorophytum comosum).
Dovendo rimanere all’interno durante i mesi più caldi, queste piante necessitano di frequenti nebulizzazioni fogliari sul fogliame, utili a creare attorno alla parte aerea il benefico clima umido tipico delle foreste tropicali. L’umidificazione dell’ambiente previene la secchezza delle punte e consente un rigoglioso e veloce sviluppo vegetativo.
Anche l’ irrigazione vera e propria non va trascurata, bensì deve garantire che il terriccio in superficie permanga sempre leggermente inumidito; spesso può inoltre risultare utile lasciare un po’ di acqua nel sottovaso.
Generalmente i rinvasi e i rinnovi di substrato vengono effettuati in primavera. Tuttavia tali operazioni, per queste piante, possono essere eseguite anche in periodo estivo, evitando comunque di intervenire durante i periodi più caldi e siccitosi.
Il terriccio, per questi rinvasi o per i rinnovi superficiali, deve essere molto fertile ed organico, a base fondamentalmente di torba bionda o bruna, con in aggiunta, eventualmente, una minima percentuale ( 20 % ) di foglie di bosco ben triturate.
2 – PIANTE DA FIORE
Le piante da fiore per l’interno generalmente in estate non sono fiorite, ma questo è il periodo in cui molte di esse stanno formando le strutture che in autunno o nelle primavera successiva daranno fiore.
Quelle che è consigliabile mantenere in casa anche durante il periodo estivo sono principalmente
billbergia (Aechmea fasciata),
violetta africana (Saintpaulia jonantha),
calancola (kalanchoe blossfeldiana),
anturio (anthurium andreanum),
spatifillo (Spathiphyllum),
e alcuni generi di orchidea (Cymbidium, Phalenopsis, Dendrobium).
Per queste piante è importante, anche durante i mesi più caldi, non trascurare le concimazioni, che vanno effettuate ogni circa tre settimane, con prodotti liquidi ricchi in fosforo, potassio e ferro ( rinvenibili negli specifici fertilizzanti per piante da fiore ), elementi in grado di stimolare una futura fioritura abbondante e di qualità.
Anche le irrigazioni vanno garantite con regolarità, anche se durante il periodo estivo, in assenza di fiori, queste piante richiedono meno acqua rispetto a quelle da fogliame decorativo. Alcune specie da fiore Aechmea fasciata, Saintpaulia jonantha e Kalanchoe blossfeldiana però non sopportano le nebulizzazioni sulle foglie, che facilmente subiscono lesioni sotto forma di decolorazioni o ingiallimenti a seguito del contatto con l’acqua.
3 – Piante grasse
Tra le succulente più indicate per la continua permanenza in appartamento, vi sono quelle appartenenti ai generi:
Ferocactus,
Echinocactus,
Opuntia,
Euphorbia,
Mammillaria,
Sansevieria.
Le piante grasse necessitano di temperature medio-alte, luce intensa e scarsa umidità dell’aria.
Se in casa queste condizioni vengono soddisfatte, esse possono sempre vivere negli spazi interni, dove, in estate, possono facilmente essere sottoposte a cambio di vaso ed essere moltiplicate, mediante divisioni delle piante madri o tramite talea.
Il substrato per i rinvasi o per le operazioni di moltiplicazione, deve essere molto leggero e drenante, quindi costituito per metà da terriccio universale soffice e moderatamente fertile, e per metà da sabbia di fiume, indispensabile per garantire il corretto drenaggio dell’acqua di irrigazione.
L’estate rappresenta l’epoca di maggior sviluppo e crescita delle piante grasse, pertanto vanno ad esse garantite regolari irrigazioni ( ogni circa 10-15 giorni ) ed almeno 1-2 concimazioni con prodotti specifici, ricchi particolarmente in fosforo.