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Nelle abitazioni esistono ambienti umidi in misura maggiore rispetto ad altri; per esempio la stanza da bagno e la cucina in cui è costante la presenza di vapore acqueo. Nessuna pianta è realmente in grado di abbassare il livello di umidità in questi locali, ma alcuni esemplari trovano nelle condizioni di caldo ed elevata umidità una situazione ideale per prosperare. Se in questi ambienti ci sono le dimensioni adeguate, si possono creare dei veri e propri angoli esotici dal momento che la maggior parte delle piante adatte all’ambiente descritto è di provenienza tropicale.
Spathiphyllum
Chiamato anche “giglio della pace”, ama gli ambienti umidi e caldi tipicidelle foreste pluviali tropicali di cui è originario, e predilige una luminosità media derivante da luce indiretta. In casa si deve coltivare sempre al di sopra dei 12°C e sarebbe buona norma ruotare il vaso ogni due settimane perché tutto l’apparato fogliare possa disporre in maniera omogenea delle fonti luminose permettendo alla pianta di crescere equilibrata. Le annaffiature vanno condotte con regolarità e le parti morte della pianta regolarmente asportate.
Fatsia japonica
La fatsia ha splendide foglie ornamentali e cresce bene con le radici affondate in terreni costantemente umidi e senza ristagni. I locali poco luminosi non influiscono sulla sua crescita, per questo motivo si può coltivare anche in bagni con finestre di ridotte dimensioni.
Tillandsia
Arriva dalle zone tropicali americane ed è una pianta che, grazie ai tricomi che ricoprono le sue foglie, è in grado di assorbire dall’ambiente la giusta quantità di umidità per crescere.
Ajuga reptans
Comunemente conosciuta come bugola o erba di San Lorenzo, è un altro esemplare che ama i luoghi poco luminosi. Predilige vivere in terreni a pH acido, ma anche altri tipi di terreno le consentono di svilupparsi senza problemi, purché le annaffiature siano regolari e abbondanti.
Monstera deliciosa
La monstera deliciosa fa parte della famiglia delle monstera. È una pianta resistente che si può collocare un po’ ovunque. Il problema è l’esuberanza nella crescita della chioma cespugliosa caratterizzata dalle grandi foglie frastagliate, quindi si devono avere a disposizione dei locali non troppo angusti anche se senza luce piena; ha l’esigenza di essere coltivata in un terreno costantemente umido ma non inzuppato.
Rampicanti e ricadenti
Un piacevole effetto scenografico esotico può essere affidato anche alle piante rampicanti o ricadenti che gradiscono ambienti umidi e poco luminosi.
Il Philodendron hastatum o quello bipennifolium sono adatti a creare sinuose cascate di foglie lucenti che seguiranno l’andamento dei tutori guida, preferibilmente rivestiti di muschio.
Per mensole e ripiani si possono invece scegliere delle felci: la felce di Boston (Nephrolepis exaltata) è una pianta che umidifica gli ambienti e ha l’enorme vantaggio di purificare l’aria contro le esalazioni di formaldeide. La felce capelvenere (Adiantum capillus-veneris) è un’altra specie ricca di proprietà terapeutiche, molto attraente per i suoi sottili steli neri.
Se l’angolo esotico deve avere un effetto naturale, si suggerisce di non lasciare i vasi a vista, ma di coprirli con la vegetazione quanmeido l’apparato aereo sia ricadente o ridondante, oppure li si inserisca in cesti di vimini o di legno che creino un effetto più rustico.