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Scindapsus aureus, chiamato comunemente potos, appartiene alla famiglia delle Araceae ed è originario delle isole Salomone (nell’oceano Pacifico). Le foglie lucide e consistenti sono cuoriformi e hanno una profonda scanalatura al centro che le divide; sono variegate in verde pallido, giallo o bianco, al centro o lungo i margini. La specie S. pictus ha foglie appuntite, di colore verde opaco con screziature biancastre argentate. Adesso è il momento di moltiplicare il potos in modo molto facile.
La posizione
Il potos non ha particolari esigenze e può essere coltivato durante i mesi estivi più caldi sia in casa che all’aperto in balcone. Se possibile, sarebbe meglio spostarlo all’aperto perché le piante traggono vantaggio delle migliori condizioni climatiche (umidità e temperatura).
Per chi tiene il potos in casa, la pianta ama le posizioni luminose. Tollera bene anche gli ambienti mediamente illuminati ma, in questo caso, le foglie diventano uniformemente verdi, perdendo tutte le striature chiare, perché non c’è luce a sufficienza.
Acqua
Annaffiare solo quando il terriccio si è completamente essiccato. La pianta può resistere anche per 8-10 giorni senza acqua e, in ogni caso, preferisce patire un po’ di sete piuttosto che essere annaffiata troppo.
Se le piante sono coltivate intorno a un tutore di muschio, inumidirlo costantemente, mentre se sono ricadenti e prive di tutore, è opportuno vaporizzarle con acqua possibilmente non calcarea una volta la settimana.
Pulire le foglie periodicamente dalla polvere, il modo più semplice è posizionarle dentro la vasca e pulirle con il getto della doccia, poi lasciare sgrondare ed asciugare.
Per chi lo può spostare fuori
Chi può collocare il potos sul balcone durante la stagione calda, deve avere cura di metterlo all’ombra perché i raggi diretti del sole potrebbero bruciare le foglie. L’ideale è posizionare i vasi vicini a quelli di altre piante che prediligono posizioni ombreggiate, in modo da creare il microclima ideale per l’estate.
Se possibile sistemare i vasi sopra a portavasi riempiti di argilla espansa dove dovrà essere sempre presente un filo d’acqua che evaporando garantirà un ambiente umido.
Anche all’aperto annaffiare solo quando il terriccio si è completamente essiccato; non è necessario nebulizzare regolarmente, intervenire solo in caso di caldo persistente, durante i mesi di luglio e agosto e sempre di mattina, per evitare che le gocce d’acqua, concentrando la luce del sole, provochino delle scottature.
Moltiplicare il potos
Moltiplicare il potos è molto facile: gli steli del potos possono essere accorciati in questo periodo e con le porzioni possono essere eseguite talee da fare radicare in acqua.