Contenuti trattati
Se le piante d’appartamento non hanno ancora ripreso a pieno ritmo l’attività di crescita, è il momento giusto per svasarle e sostituire il terriccio impoverito. E se si nota che il contenitore è diventato troppo piccolo per la pianta, è l’occasione per cambiarlo e rinvasare in uno poco più grande. Nel caso di piante erbacee a sviluppo cespitoso, che si sviluppano lateralmente allargandosi a occupare tutto il vaso, in concomitanza al rinvaso è possibile eseguire la moltiplicazione per divisione dei cespi. È un’operazione che permette di ottenere due o più piante a partire da un’unica di partenza (chiamata “pianta-madre”). Si può adottare questa tecnica nel caso di numerose piante d’appartamento, tra cui Anthurium, Aspidistra, Cyperus, Spatiphyllum, Sansevieria e felci.
Come si fa la divisione del cespo
Se la pianta è sviluppata al punto da occupare interamente il vaso in cui è cresciuta nel corso degli anni, occorre la divisione del cespo, che servirà anche a ringiovanire l’esemplare, e il rinvaso.
Quando la pianta appare come un voluminoso ammasso di cespi fitti, uniti strettamente gli uni agli altri, occorre procedere estraendo la zolla dal vaso. Se questa operazione risultasse difficile, si consiglia di non bagnare la pianta per qualche giorno: il distacco del pane radicale dalle pareti del vaso risulterà più facile a terreno asciutto. Un’altra tecnica utile è quella di battere il vaso sul pavimento, facilitando in questo modo il distacco della terra, oppure di passare una lama piatta lungo il bordo interno del vaso.
Una volta estratta dal vaso, la pianta mostra il suo apparato radicale contorto e compresso, che avvolge se stesso e la terra. Con le mani, indossando un paio di guanti protettivi, si procede a ripulire l’apparato radicale dalla terra e ad allargare e districare il più possibile le radici. Si dovranno tagliare tutte quelle morte, secche o marce e si lasceranno solo quelle vive e belle turgide. La separazione dei cespi viene eseguita a mano, con delicatezza, cercando di non lesionare le radici. Si può scegliere se dividere i cespi in due parti, ottenendo due piante di dimensioni simili, oppure di separarne uno grosso e un paio piccoli, ottenendo una pianta più grande e una o più piante-figlie, composte ognuna da uno o più cespi con radici. Infine, si procede a rinvasare le singole piante ottenute, scegliendo vasi delle dimensioni adatte a contenerle.
Preparare i nuovi contenitori
Una volta diviso il cespo in più parti, queste devono essere rinvasate in un contenitore di dimensioni adeguate. Sul fondo del vaso porre uno strato di materiale drenante (argilla espansa o ghiaia) e sopra un mix di terriccio universale e concime granulare a lenta cessione. Valutare se il colletto della pianta è posto alla giusta altezza, se è troppo alto oppure troppo affondato rispetto al bordo superiore del vaso. Una volta appoggiato il pane radicale all’interno del vaso, bene al centro e mantenendo dritta la pianta, colmare tutti gli spazi vuoti con ulteriore terriccio. Infine, si innaffia con abbondante acqua. Con la bagnatura è possibile che la terra si compatti, abbassandosi di livello: in questo caso sarà necessario aggiungere altra terra.
La posizione giusta
Le piante ottenute andranno sistemate nella posizione a loro più consona, così come lo era per la pianta-madre: un luogo luminoso della casa, dove non vengano raggiunte dai raggi diretti del sole tramite i vetri delle finestre e lontane da condizionatori o spifferi d’aria. Bagnate regolarmente, nutrite con un fertilizzante specifico per piante d’appartamento (seguendo dosi e modalità specificate sull’etichetta) e curate nella maniera opportuna, le piante ottenute proseguiranno il loro sviluppo, mostrandosi in tutta la loro bellezza.