Piante ricadenti da interno nei vasi appesi

I cosiddetti basket appesi sono molto utili per chi ha soffitti alti oppure angoli inutilizzati che vorrebbe decorare con qualche pianta. Sono perfetti per piante bisognose di poche cure, dal fogliame ricadente, che non temono le alte temperature. Però bisogna ricordarsi di bagnarle e assicurare sempre un terriccio ben drenato.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 17/04/2015Aggiornato il 17/04/2015
piante ricadenti

I cesti appesi a una trave o a un gancio con le proprie piante preferite sono facili da preparare, colorano la casa e hanno la capacità di “ampliare” lo spazio disponibile perché sfruttano spazi in genere vuoti e inutilizzati. Non dobbiamo mai sottovalutare però il peso che può assumere un cestino completo di terra, piante e acqua: ragione per cui per fissare il basket ai ganci aerei o alle traverse disponibili in casa, è opportuno utilizzare una catena piuttosto che una corda. I luoghi dove esporre i cesti pensili dipendono dalle caratteristiche delle piante che si scelgono per la composizione; sono da escludere in ogni caso luoghi soggetti a correnti d’aria o esposizioni dirette alla luce del sole, soprattutto con l’arrivo delle giornate più calde.

Preparare il contenitore

I modelli e i materiali utilizzabili sono molti: cesti in vimini, vasi in terracotta, latte di recupero o i più diffusi cestini in griglia metallica. La cosa fondamentale è che il drenaggio sia garantito. Per ottenere un buon drenaggio inserire all’interno del cesto un vaso in terracotta che restituisce l’acqua delle bagnature gradualmente e che impedisce eventuali gocciolamenti dall’alto se si utilizza un annaffiatoio a becco lungo per le bagnature.

L’acqua

Appena terminata la disposizione delle piante nel vaso, bagnare abbondantemente in modo da favorire l’attecchimento delle radici al nuovo substrato. Le irrigazioni dovranno comunque essere regolari, consapevoli che la scarsa entità di terra a disposizione in casa si secca con facilità, ma non abbondanti per non dilavare i pochi nutrienti presenti nel terriccio.

1. Per bagnare e curare la composizione appesa in alto, si può usare una scaletta oppure, ancora meglio, un gancio a carrucola che consenta di far salire e scendere agevolmente e senza sforzo il basket.

1. Per bagnare e curare la composizione di piante ricadenti appesa in alto, si può usare una scaletta oppure, ancora meglio, un gancio a carrucola che consenta di far salire e scendere agevolmente e senza sforzo il basket.

2. Per bagnature complete che regalino qualche giorno di autonomia, soprattutto nei mesi caldi, si può riempire un capiente contenitore (o la vasca da bagno) con acqua a temperatura ambiente; si immerge il basket e lo si lascia fino a quando il terriccio non sia saturo d’acqua. Quindi si fa scolare il contenitore e si riappende.

2. Per bagnature delle piante ricadenti complete che regalino qualche giorno di autonomia, soprattutto nei mesi caldi, si può riempire un capiente contenitore (o la vasca da bagno) con acqua a temperatura ambiente; si immerge il basket e lo si lascia fino a quando il terriccio non sia saturo d’acqua. Quindi si fa scolare il contenitore e si riappende.

 

Le piante giuste per il basket

Nella scelta degli esemplari per la composizione dei cestini pensili si deve tenere conto che le piante da accostare devono avere le stesse esigenze in fatto di luce e acqua, altrimenti si possono creare dei pericolosi squilibri. Oltre agli accostamenti più classici, come edera o fucsie, la scelta può ricadere su Pothos, Columnea, Adiantum Caudatum e Pilea depressa.

Pothos

Si presta ad essere posto nel cesto appeso perché ha fusti ricadenti e fogliame verde brillante che, se esposto in ambienti luminosi ma non ai raggi diretti della luce solare, vanta delle intense striature sulle lamine. Teme le correnti d’aria ma in fatto di temperature si adatta a vivere dai 13°C ai 27°C, quindi è da considerarsi una pianta molto versatile.

Columnea

Sempreverde, è un’altra perfetta candidata per il cestino pensile, adatta soprattutto agli ambienti con un elevato tasso di umidità. È provvista di sottili fusti ricadenti e possiede foglie ovali, spesse, di colore verde intenso.

Felce

Adiantum caudatum è una felce dal fogliame leggero e decorativo. Teme le correnti d’aria e ama i luoghi più ombrosi in quanto in natura prolifera nel sottobosco; le sue fronde si allungano fino a raggiungere i 30 cm soprattutto se collocata nelle stanze meno calde della casa.

Pilea depressa

Pianta facile da coltivare, strisciante, Pilea depressa ama come l’Adiantum i luoghi poco luminosi e molto umidi. La pianta mostra nel tempo un portamento cespuglioso e i suoi apici vegetativi possono essere utilizzati per la propagazione della pianta.

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