Contenuti trattati
L’Echinacea rafforza le difese
A scopo medicinale si acquista il rizoma di Echinacea angustifolia, che già i nativi degli Stati Uniti usavano fresco o essiccato per la disinfezione di ferite e lesioni. La pianta di echinacea ha effettivamente virtù elasticizzanti, cicatrizzanti, antinfettive e soprattutto immunostimolanti cioè rinforza le difese naturali dell’organismo.
Nel trattamento delle forme influenzali e di raffreddamento in genere: si diluiscono 30-40 gocce di tintura madre (da acquistare in erboristeria o in farmacia) in mezzo bicchiere d’acqua bollita lasciata intiepidire e si bevono. Due o tre volte al giorno.
Come azione preventiva per stimolare le difese immunitarie assumerne 10-15 gocce in mezzo bicchiere d’acqua al mattino per tre settimane; poi interrompere 10 giorni e poi ripetere il ciclo.
Per uso esterno, in caso di geloni, irritazioni cutanee da freddo, dermatiti si applicano impacchi di garza imbevuta in un bicchiere d’acqua con 10-15 gocce di tintura madre.
Contro la tosse: l’Eucalipto e il Timo
Le foglie adulte della pianta di Eucalyptus globulus, raccolte tra giugno e luglio, sono le più ricche di oli aromatici. Vengono private dei piccioli, fatte essiccare all’ombra e all’aria in strati sottili e poi conservate al buio in sacchetti di carta. Si acquistano in erboristeria o nelle farmacie con rimedi naturali. L’olio essenziale di eucaliptolo, di cui le foglie sono particolarmente ricche, ha virtù antisettiche e balsamiche che aiutano a combattere tosse, raffreddore, sinusite e mal di gola. Contro la tosse secca, per fluidificare le secrezioni, l’infuso di eucalipto è perfetto: si prepara lasciando in infusione per 5 minuti 2 grammi di foglie sminuzzate in una tazza d’acqua bollente; poi si filtra, si fa intiepidire e si beve. Se ne possono prendere due o tre tazzine al giorno fino a guarigione.
Contro raffreddori e sinusiti, è preferibile il fumento: si porta a bollore un pentolino d’acqua e dopo aver spento il fuoco si aggiunge un cucchiaio di foglie d’eucalipto. Si aspirano i vapori coprendosi il capo con un asciugamano. L’aggiunta di due cucchiaini di bicarbonato alimenta la vaporizzazione. Se è necessario calmare la tosse grassa ed espellere le secrezioni, meglio scegliere il Timo che ha anche proprietà antisettiche.
Per Thymus vulgaris la raccolta delle sommità fiorite si svolge tra maggio e luglio. Dopo l’essiccazione in luoghi freschi e ventilati, si eliminano i fusti e si conservano le foglie al riparo dalla luce. Contro la tosse si assume una tazza di infuso due o tre volte al giorno: si prepara mettendo un cucchiaino di foglie essiccate in una tazza d’acqua bollente, si lascia riposare per 10 minuti e poi si filtra, si fa intiepidire e si beve.
Altri usi
L’infuso di timo aiuta anche a digerire e a contrastare il senso di pesantezza dopo pranzo, se assunto dopo i pasti.
Per disinfettare il cavo orale, si consigliano sciacqui e gargarismi con un infuso più concentrato preparato con un cucchiaio colmo di foglie di timo per una tazza d’acqua. Dopo averla fatta intiepidire si filtra e si utilizza per sciacquare la bocca.
Le proprietà tonificanti della pianta sono da sfruttare anche per bagni tonificanti e pediluvi caldi: nel primo caso si chiudono 500 g di foglie in un sacchettino di stoffa e si mette nella vasca da bagno. Per defatigare i piedi ottimo il pediluvio con un cucchiaio di foglie.
Meno noto è l’impiego del timo per alleviare i dolori reumatici. È necessario preparare un infuso di un cucchiaio e mezzo di timo per tazza da versare su compresse di garza da appoggiare sulle parti dolenti.
Attenzioni
Come per tutte le erbe da assumere per via orale, è opportuno sentire il parere del medico in caso di malattie croniche, allergie, assunzione contemporanea di farmaci, gravidanza, allattamento e per uso pediatrico.