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Rinvasare le orchidee è un’operazione in genere necessaria dopo circa due anni dall’acquisto. Se la nostra orchidea si trova bene nell’ambiente che le offriamo, può accadere che il vaso di plastica trasparente in cui si trova risulti piccolo e inadeguato. Per capirlo basta guardare le radici: se tendono a uscire dal vaso non piegatele per infilarle nel terriccio, rischiate solo di spezzarle. Meglio rinvasare la pianta in un contenitore di qualche centimetro più grande ma sempre trasparente. Ecco come procedere.
Come si fa a rinvasare le orchidee
Bagnate l’orchidea normalmente: mettete il vaso in una bacinella e riempitela d’acqua fino a coprire il terriccio. Lasciate le radici in acqua per una decina di minuti. Poi estraete il vaso dalla ciotola e appoggiatelo sul piano del lavandino per altri 10 minuti, per fare sgrondare l’acqua.
Quindi appoggiate il vaso sul piano di lavoro, estraete la pianta delicatamente dal contenitore, togliete il terriccio e ispezionate l’apparato radicale: con tagli puliti e decisi recidete eventuali radici secche o spezzate.
Riempite per circa ¼ il nuovo vaso (poco più grande) con terreno specifico per orchidee; inserite la pianta al centro e aggiungete altro terriccio.
Pressate con cura il substrato e, con l’aiuto di un bastoncino, riempite per quanto possibile gli spazi attorno alle radici.
E dopo?
Se sono stati effettuati dei tagli per eliminare le radici vecchie o rovinate, è consigliabile non bagnare per i successivi 4-5 giorni, dando tempo alla pianta di cicatrizzare ed evitare l’insorgenza di funghi.
Nel caso non sia stato eseguito alcun taglio, bagnate nuovamente la pianta per lasciare il terriccio umido e leggero.
Pulizia e terriccio
Quando irrigate la vostra orchidea, approfittatene per lavare le foglie con un panno e l’acqua: servirà a togliere la polvere.
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