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Spathiphyllum, chiamato comunemente spatifillo, è una pianta rizomatosa appartenente alla famiglia delle Araceae molto comune come pianta d’appartamento. È longeva e molto rustica, di facile coltivazione e non richiede particolari cure colturali, si adatta alle diverse situazioni di luminosità e umidità ambientale. Possiede foglie verdi, lanceolate, lunghe e lucenti, particolarmente ornamentali e un falso fiore denominato “spata”. In realtà si tratta di una brattea cioè una foglia modificata che avvolge i fiori e le infiorescenze. La spata, assume la colorazione bianca quando raggiunge la maturazione poi un colore verde pallido. Le foglie imbrunite o le spate che iniziano a sfiorire vanno eliminate dalla base. La specie più coltivata è Spathiphyllum wallisii, originaria della Colombia e Venezuela, che produce infiorescenze in grande quantità dalla primavera fino all’autunno.
Il cambio del contenitore
A maggio si rinvasano tutte le piante che presentano il terriccio ormai esaurito (che appare polveroso) e quelle piante le cui radici fuoriescono dal foro di scolo. Prima di operare, procurarsi un vaso con un diametro di almeno 3-4 cm più grande rispetto a quello precedente e del terriccio a base di torba da mescolare a corteccia sminuzzata e sabbia grossolana, in modo da renderlo leggermente acido. La pianta non ama i ristagni idrici, per questo motivo disporre sul fondo del vaso uno strato di almeno 3 cm di argilla espansa, poi inserire uno strato di terriccio, la pianta e quindi riempire la parte restante con il terriccio torbato avanzato. Premere con le mani e annaffiare bene.
Come si moltiplica lo spatifillo
Se la pianta è nello stesso vaso da alcuni anni, al momento del cambio è possibile eseguire anche la moltiplicazione.
Le cure: tenere in luogo ombreggiato
Le piante rinvasate e quelle riprodotte devono essere collocate all’ombra in un luogo riparato fino a quando non inizieranno a spuntare i nuovi germogli, segnale dell’avvenuto radicamento. Durante il periodo estivo lo spatifillo può essere spostato all’aperto ma in un luogo ombreggiato e lontano dalle correnti d’aria. Le temperature ideali sono di 20-25°C. Per pulire le foglie consigliamo sempre di non utilizzare i lucidanti fogliari ma un panno morbido inumidito con acqua non calcarea (distillata oppure pioggia o acqua acidulata).