I vasi appesi che arredano

Per stupire e aumentare il verde in casa, anche se c'è poco spazio a terra, è possibile realizzare un "floating garden", cioè una composizione verde o fiorita, da agganciare al soffitto e da ammirare con il naso all'insù. Un'idea creativa insolita e originale, in grado di regalare unicità, colore e vitalità agli ambienti interni.

Anna Zorloni
A cura di Anna Zorloni
Pubblicato il 05/11/2022Aggiornato il 10/09/2024
floating garden

La coltivazione delle piante da interno è una passione sempre più diffusa, nonostante in casa spesso manchino gli spazi adeguati. Per ovviare a questo problema, hanno sempre più successo i “floating garden indoor”, ovvero i piccoli giardini sospesi alle pareti o al soffitto, creati con piante verdi facili da coltivare e bisognose di poche cure. Oggi sono una vera e propria tendenza che può valorizzare ogni abitazione, da ammirare con lo sguardo rivolto verso l’alto.

Attenzione alla funzionalità

Nella realizzazione del floating garden bisogna considerare che le piante, anche le meno esigenti, avranno bisogno di essere periodicamente bagnate e curate. La loro posizione dovrà essere tale da poterle quindi raggiungere con facilità. Il giardino sospeso, dunque, dovrà essere realizzato sia con un criterio estetico e ornamentale, sia rispettando gli aspetti più funzionali tra cui la praticità, indispensabile per gestire e ottenere una coltivazione di successo.

La solidità degli attacchi

La creazione di un “giardino sospeso” richiede necessariamente l’utilizzo di strutture d’appoggio orizzontali, leggere e allo stesso tempo robuste, che possano essere assicurate saldamente al soffitto o alle pareti interne di casa, in posizioni alte, così da potervi collocare i vasi senza creare ingombro o pericolo di cadere. Per la scelta della struttura d’appoggio si può dare libero sfogo alla propria fantasia: vecchie scale in legno, pulite e riverniciate (utilizzando anche un prodotto impregnante), cassette in legno o semplici bastoni, pezzi di ramo raccolti in giardino, in spiaggia o al parco, possono essere utilizzati allo scopo. L’importante è che i materiali siano robusti e solidi, in grado di sorreggere il peso delle piante che verranno attaccate e che non si spezzino facilmente. Un aspetto molto importante è che il telaio in legno utilizzato venga assicurato saldamente al soffitto o alla parete con tasselli a espansione, ganci e corde robuste o catenelle. E che i contenitori con le piante siano ben attaccati alla struttura portante per evitare che possano cadere. Le singole piante devono a loro volta essere ben assicurate dentro un contenitore stabile, per esempio un cesto o un vaso che sia il più leggero possibile, perché dovrà essere attaccato alla struttura portante tramite intrecci di corde, catene o catenelle, in modo che non si stacchi e che sia in orizzontale.

Quali piante sono adatte? Le ricadenti

Per creare un floating garden dall’aspetto gradevole, è necessario scegliere le piante giuste. Quelle più indicate sono quelle verdi da interno a portamento ricadente, che abbiano steli flessuosi e volubili, in grado di svilupparsi e allungarsi con facilità. In grado anche di ricoprire in breve tempo la struttura portante, lasciandosi ricadere verso il basso per creare una cascata scenografica. È possibile creare composizioni uniformi, come quelle descritte qui di seguito, oppure disporre le piante ad altezze diverse, così da ottenere un risultato più “dinamico”. Meglio scegliere specie di consistenza erbacea e poco pesanti, caratteristica indispensabile alla stabilità della struttura che viene adottata come sostegno. Ecco qualche suggerimento.

Pothos
Scindapsus, chiamato anche Epipremnum e comunemente detto potos o pothos (della famiglia delle Araceae), soprattutto nelle specie Scindapsus aureus e S. pictus, si adatta perfettamente alla coltivazione sospesa. Ha dimensioni medio-piccole, è poco esigente e facile da coltivare, oltre che di rapido sviluppo. Gli steli erbacei si allungano rimanendo morbidi, quindi la pianta può ricadere verso il basso o adattarsi alle strutture portanti. Piace molto per le sue foglie a forma di cuore, con la lamina carnosa di colore verde lucido o screziate di giallo (S. aureus ‘Golden Queen’), o caratterizzate da maculature grigio-argentee (S. pictus ‘Argyraeus’). È adatto per assorbire gli inquinanti presenti negli ambienti interni. 

Schlumbergera
Schlumbergera truncata, o Zygocactus truncatus, è una diffusa specie succulenta a portamento ricadente, appartenente alla famiglia delle Cactaceae. Viene anche detta “Cactus di Natale”, poiché fiorisce proprio nel periodo natalizio, tra dicembre e la fine dell’inverno. È una piantina dalla struttura molto semplice, formata da segmenti verdi, carnosi e appiattiti, simili a foglie (chiamati “cladodi”), uniti in successione. È facilissima da coltivare in ambiente domestico: inserita nel floating garden, questa pianta crea una decorativa cascata verde rallegrata, nel periodo invernale, dalla presenza di brillanti fiori di colore fucsia.

Senecio rowleyanus
Non può mancare la “pianta del rosario”, Senecio rowleyanus, specie succulenta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, che appare proprio come un insieme di tanti lunghi (oltre mezzo metro) fili di perle o grani di un rosario, come ricorda il suo nome, ricadenti verso il basso. Sono i suoi steli ricadenti, che portano foglioline globose del diametro massimo di 1 cm, di colore verde. La pianta garantisce uno straordinario effetto scenografico.

Per averlo fiorito d’inverno

floating-garden-fiorito-in-inverno

Materiale occorrente:
✓ 2 Senecio rowleyanus in vaso di diametro 8 cm
✓ 3 Schlumbergera truncata in vaso di diametro 8 cm
✓ bastone in legno lungo 55-60 cm
✓ 2 tasselli a espansione conviti dotate di gancio aperto per appendere il bastone al soffitto con corda resistente
✓ corda resistente e colorata a piacere: 2 pezzi lunghi 150 cm
✓ una scatola di legno da bottiglia di vino tipo Magnum da 3 litri, dimensioni 48,5x14x14 cm
✓ foglio di cellophane 100×100 cm
✓ argilla espansa

Come si procede
Con un trapano, inserire i due tasselli a espansione nel soffitto alla distanza di circa 30 cm. Ai due ganci vengono assicurati due pezzi di corda (tagliati dai due pezzi da 150 cm), regolati alla lunghezza che si desidera, sempre in base all’altezza del soffitto (nel disegno qui sopra sono di 20-25 cm). All’estremità inferiore delle due corde viene legato il bastone, mantenuto orizzontale. Si procede a preparare la cassetta. Per prima cosa foderare l’interno con un foglio di cellophane piegato doppio per renderla impermeabile, considerato che le piantine dovranno essere bagnate. Sul fondo, sopra il foglio, stendere uno strato di argilla espansa dello spessore necessario a mantenere i vasi alla giusta altezza, una volta inseriti. Poi posizionare le cinque piantine alternate, in modo che la vegetazione possa ricadere all’esterno della scatola. Con i due pezzi restanti di corda colorata occorre ora creare due lunghe maniglie che avvolgeranno la scatola, così che la cassetta potrà essere facilmente appesa al bastone. Chi avesse la scatola più grande, tipo quella per bottiglie Magnum da 5 litri (54x15x15 cm), può inserire 5 piantine in vasetti poco più grandi, del diametro di 10 cm.

La struttura più semplice

gloating-garden-con-potos

Materiale occorrente:
✓ 3 Scindapsus aureus (potos) in vaso di diametro 14-16 cm
✓ canna di bamboo resistente o bastone in legno lungo 100 cm
✓ 2 tasselli a espansione con viti dotate di gancio aperto
✓ catenelle in acciaio zincato di circa 30 cm (in base all’altezza del soffitto)
✓ 2 anelli in acciaio inox
✓ 3 ganci a S in acciaio inox
✓ 3 panieri portavaso del diametro sufficiente a contenere i vasi dotati di catenelle o corde
✓ argilla espansa

Come si procede
Con un trapano fissare i tasselli a espansione al soffitto, alla distanza di circa 70 cm. Ai ganci fissati al soffitto appendere le due catenelle (la cui lunghezza viene decisa in base all’altezza del soffitto stesso). All’estremità inferiore di ogni catenella inserire un anello di diametro sufficiente a contenere il bastone. Ora che il bastone è stato assicurato al soffitto, si procede a sistemare i potos. È indispensabile porre ogni vasetto in un portavaso leggero dotato di catenelle (serviranno ad appenderlo al bastone con i ganci a S). I portavasi devono tenere le piante in orizzontale, per bagnarle senza fuoriuscite di acqua. Per evitare dannosi ristagni idrici, è consigliabile inserire biglie di argilla espansa tra il vaso e il portavaso. Le biglie di argilla espansa, materiale poroso e molto leggero (aspetto importante per una struttura appesa), sono utili per regolare e mantenere l’umidità necessaria alle piante, favorendo contemporaneamente il drenaggio dell’acqua eventualmente in eccesso nei vasetti. La distanza tra le piante deve essere tale da creare un insieme omogeneo e uniforme, con l’effetto di una cascata verde di steli ricchi di foglie ricadenti verso il basso. Per ottenere un insieme più ordinato è bene regolare gli steli delle tre piante in maniera che abbiano la stessa lunghezza.

Le cure necessarie

Le piante da scegliere per creare un floating garden devono essere poco esigenti e accontentarsi di cure minime, considerata la difficoltà di raggiungerle una volta sistemate sulla struttura sospesa. Le piante utilizzate in queste pagine sono tutte specie che richiedono una posizione luminosa, ma non amano ricevere la luce diretta del sole anche attraverso i vetri: quindi possono essere coltivate in una stanza dotata di tende leggere alle finestre, che schermino i raggi diretti ma lascino filtrare la luce all’interno. In relazione all’irrigazione, si consiglia di scegliere piante di tipo succulento o bassa esigenza idrica (come quelle da noi suggerite oppure la Tillandsia) ma che andranno in ogni caso bagnate. L’annaffiatura dovrà essere eseguita raggiungendole con un annaffiatoio leggero e maneggevole, dal becco sottile, sempre con una scala. Nel caso l’aria di casa sia molto secca, è necessario ricorrere all’utilizzo di un vaporizzatore per aumentare l’umidità ambientale, gradita alla pianta. In più, l’aria troppo secca crea l’ambiente ideale per lo sviluppo degli acari. È necessario somministrare regolarmente un prodotto fertilizzante specifico per piante verdi, da diluire in acqua alle dosi indicate in etichetta e da fornire tramite irrigazione al terreno o per via fogliare, utilizzando uno spruzzino. Molto comodi sono i fertilizzanti in pastiglia, da inserire nel terreno: rilasceranno gli elementi nutritivi di cui sono composti, sciogliendosi a contatto con l’umidità del terreno stesso.

Come capire se c’è un problema

Se le piante mostrano foglie ingiallite, secche o comparsa di marciumi, occorre prestare attenzione: questi sono i principali campanelli d’allarme che indicano la presenza di una malattia o di condizioni di coltura errate. È importante saper riconoscere i sintomi il più in fretta possibile, non appena compaiono, così da poter intervenire tempestivamente con il giusto rimedio, somministrando un prodotto antiparassitario o correggendo condizioni di coltivazione sbagliate, spesso legate a eccessi o carenze di acqua o di luce. Anche la presenza di spifferi o correnti d’aria, o la vicinanza a termosifoni o condizionatori d’aria, possono costituire motivo di sofferenza delle piante coltivate in casa.

 

 

 

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